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Francesco Vezzoli alla Triennale

È stata presentata alla stampa IL PESSIMISTA NARCISISTA o IL NARCISISTA PESSIMISTA, opera del 2021 di Francesco Vezzoli, installata nel mezzanino dello Scalone d’Onore di Triennale dove resterà dal 22 febbraio al 4 aprile 2022.

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MAXXI L’Aquila presenta il programma del 2022

È stato presentato questa mattina, 21 febbraio 2022, il programma del MAXXI L’Aquila. Mostre, progetti speciali, performance, workshop, un ricco programma di appuntamenti di approfondimento culturale, esperienze nel metaverso, attività educative per famiglie, studenti e adulti.

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Icona Pop. Giuseppe Veneziano

Incorreggibile distratto, i nomi sono da sempre la mia croce: scrivere Daniel anziché Damien (Hirst) o Bansky anziché Banksy, è il minimo che mi possa capitare. Lo stesso mi succede col pittore Veneziano: per tutti, Giuseppe; per me, Domenico. Sì, Domenico come l’artista rinascimentale che, emigrato a Firenze, provò a unire il cielo con l’inferno: il colore dei fiamminghi e la crudele prospettiva. In questo caso, però, la mia colpa è veniale. Come Domenico, Giuseppe, sicilianissimo a dispetto del cognome, ama citare i grandi del presente e del passato, contaminandone i soggetti e persino gli stili. Il tutto all’insegna di un Pop che, per quanto disprezzato dalla critica ufficiale, va sempre più configurandosi quale linguaggio elettivo dell’arte contemporanea.

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Moderno, Volontarismo e s/confine: tra Menna e Beke

Questa è la seconda parte del testo del 1985, sui temi del moderno/postmoderno dibattuti durante gli incontri promossi da Città senza confine e dalla rivista Città & Città, che furono momenti di riflessione sulle “arti cosiddette analogiche e riproducibili”. In altre parole, un qualcosa del secolo scorso, che aveva conosciuto la sua epoca d’oro nello sviluppo del pensiero di László Beke che, successivamente, fu dimenticato, denigrato, svalutato dalla finta informazione documentaria e dalla storiografia banale, che negli ultimi tempi è tornata commettendo gli stessi errori di allora. Per tale motivo, questa uscita sceglie di focalizzare l’attenzione – ponendo a confronto l’eredità di Menna e Beke – sulle proposte di pensiero autonomo, indipendente, volontaristico e post-metropolitano, rispetto all’esclusivismo post-moderno.

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Alla galleria Cartavetra, il dialogo inverso di Ettore Pinelli e Giorgio Distefano

Si intitola Dialogo inverso, orientarsi tra le macerie la mostra che la galleria Cartavetra di Firenze dedica agli artisti Ettore Pinelli e Giorgio Distefano. Curato da Mattia Lapperier, il progetto espositivo è idealmente suddiviso in due appuntamenti. Il primo, che aprirà il 18 febbraio, ospiterà nelle due sale principali una quindicina di opere di Pinelli e nella terza un corpus di lavori pensati per il dialogo tra i due artisti. Il secondo, che inaugurerà il 18 marzo, insisterà prevalentemente sulla ricerca di Distefano e sul nuovo confronto con Pinelli.

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Luce dei miei occhi

Inaugurata a Fasano, in Puglia, “Luce dei miei occhi” installazione urbana realizzata dall’artista e architetto Vincenzo D’Alba nell’ambito del programma Cantiere-evento promosso dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi.