Poetic Practical: The Unrealized Work of Chris Burden (New York: Gagosian, 2022)

Gagosian celebra il genio di Chris Burden con la pubblicazione di “Poetic Practical”

Il libro tratta una settantina di ambiziosi progetti non portati a termine dall’artista americano. E’ stato realizzato grazie al vasto archivio di disegni, lettere, fotografie, stampe, modellini e illustrazioni di Burden.

Poetic Practical raccoglie precisamente sessantasette progetti di vario tipo che Chris Burden (1946–2015) non è riuscito a completare. Queste opere incompiute offrono una prospettiva unica sul lavoro di un formidabile artista, il primo ad essere rappresentato da Larry Gagosian a partire dal 1978. I progetti sono divisi in sezioni riguardanti temi come l’energia, i sistemi, l’architettura e il potere, mentre una parte del libro è dedicata a Xanadu, una monumentale installazione mai realizzata, raffigurante un paesaggio urbano. La struttura del libro è studiata in modo da mettere in luce temi ricorrenti e relazioni tra opere d’arte apparentemente non correlate. L’epilogo esplora il contenuto dell’ultimo quaderno di appunti di Burden, mentre “Anatomy of the Artist,” un saggio del critico Donatien Grau, racconta nel dettaglio la storia di questi progetti irrealizzati. Inoltre, il libro contiene una prefazione di Yayoi Shionoiri, direttrice esecutiva del Chris Burden Estate, e un’introduzione dalla studiosa di Burden Sydney Stutterheim. “Poetic Practical: The Unrealized Work of Chris Burden” sarà acquistabile presso gli shop fisici e online di Gagosian al Prezzo di 120 dollari e verrà distribuito dalla Rizzoli International Publications.

Chris Burden era un artista radicale, senza compromessi e con una fiera coscienza sociale. Si è sempre spinto oltre, realizzando opere performative e basate sull’azione: negli anni ’70 si concentra sull’utilizzo del proprio corpo, mentre successivamente creerà delle sculture che interverranno nello spazio, delle opere ingegneristiche che caratterizzeranno l’ultima fase della sua carriera. La sua riflessione si basa sulla contemplazione della realtà contemporanea, surreale e precaria: l’artista invita lo spettatore ad unirsi in questa riflessione.

Nel suo testo, la Stutterheim parla della prospettiva unica sulla vita e sulla pratica dell’artista statunitense offerta dai progetti trattati in Poetic Practical. La storica dell’arte scrive di quando, nel 2015, Grau visita lo studio di Burden: da qui nasce l’idea del libro, un’occasione speciale per contestualizzare un materiale così raro e per introdurre i lettori al pensiero e alla metodologia dell’artista. “Nonostante la vasta gamma di questioni estetiche, metodi, media e pratiche utilizzate nell’arte di Burden, un elemento che rimane centrale nella carriera dell’artista è rappresentato dalla valutazione di limiti e barriere, evidente sia nelle sue opere portate a compimento che in queste irrealizzate” osserva la Stutterheim. “Burden ha ripetutamente messo in discussione convenzioni e parametri consolidati, in termini sociali, politici, ontologici, fisici e concettuali”.

“Per il Chris Burden Estate è un onore sapere che la pubblicazione è finalmente pronta” ha dichiarato Yayoi Shionoiri. “La nostra speranza è che sarà una risorsa utile per far conoscere meglio il lavoro di Burden, la sua pratica, i suoi interessi e le sue preoccupazioni”.

Gagosian, con il suo ricco programma di pubblicazioni, ha già realizzato quasi seicento libro, tra cui cataloghi, monografie sugli artisti, cataloghi accademici di mostre e libri d’artista ad edizione limitata. La galleria ha iniziato a pubblicare i suoi contenuti nel 1986 e oggi compete con le tradizionali case editrici artistiche. Recentemente sono stati pubblicati libri e cataloghi sull’opera di artisti come Georg Baselitz, Jean-Michel Basquiat, Helen Frankenthaler, Katharina Grosse, Damien Hirst, Donald Judd, Nam June Paik, Gerhard Richter, Ed Ruscha, Jenny Saville, Mary Weatherford e Rachel Whiteread.

Chris Burden è nato a Boston nel 1946 e ci ha lasciati nel 2015. Alcune importanti istituzioni internazionali conservano il suo lavoro: il Museum of Modern Art, il Whitney Museum of American Art, il Los Angeles County Museum of Art, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Museum of Contemporary Art di Chicago e la Tate di Londra.

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