La Sistematica è un “Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio e dell’identificazione delle relazioni tra esseri viventi e fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono la classificazione” (Enciclopedia Treccani). Questa rubrica di Andrea Guastella non riguarda tuttavia gli eucarioti, ma il Mondo dell’arte descritto come sistema (Lawrence Alloway, “Artforum”, 1972), e non ha alcuna pretesa di elaborare tassonomie. Si propone, questo sì, di indagare le relazioni sistemiche – “Qual è il significato e la funzione culturale, sociale ed economica dell’arte figurativa nella situazione attuale? Qual è il rapporto esistente fra valore estetico e valore economico in una società in cui anche la produzione artistica tende ad essere connotata e condizionata ormai in forma sempre crescente dal mercato e dalla moda? In che misura l’attuale interazione organica fra la rete internazionale delle gallerie e quella dei musei, che caratterizza il mondo dell’arte contemporanea al suo livello più alto, incide sulle modalità creative degli artisti e su quelle della fruizione da parte del pubblico?” (Francesco Poli, Il sistema dell’arte contemporanea, Laterza, 2009), e si dovrebbe continuare – attraverso la viva voce dei soggetti interessati: critici, collezionisti, galleristi, curatori. Persino gli artisti, se si comportano bene, hanno diritto di parola.

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Gallerista e curatrice: Susanna Occhipinti

Si è appena conclusa a Ragusa, presso l’Auditorium San Vincenzo Ferreri, una mostra di Giovanni Blanco. Visitandola nella giornata inaugurale, mi aveva colpito, oltre alla qualità di alcune opere, l’assenza di curatore. Molti artisti scelgono sempre più spesso questa strada. Avrebbero tuttavia qualche problema a perseguirla sino in fondo senza la collaborazione dei galleristi, che a loro volta, miracolosamente rinsaviti dalla sbornia modaiola dei primi due decenni del duemila, stanno tornando a “curare” i propri artisti. Ne abbiamo discusso con Susanna Occhipinti, proprietaria e responsabile dell’omonimo spazio ragusano.

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Humilitas occidit Superbiam

Una installazione scultorea, opera di Alex Caminiti, realizzata dal Collettivo Gas e dallo scultore Moschetto, è stata collocata il 4 settembre scorso presso l’atrio del Palazzo del governo e del Libero consorzio dei comuni della provincia di Agrigento. Lo stesso giorno ha trovato posto presso i saloni di rappresentanza della Prefettura agrigentina anche un ritratto di Caravaggio, opera del Collettivo Gas, che offre un collegamento ideale con la scultura, nel segno del viaggio (in Sicilia) come passaggio dalla morte alla vita. Le opere, in singolare coincidenza con la crisi migratoria che sta attraversando la Sicilia, e in particolar modo il territorio di Agrigento, in cui ricade l’isola di Lampedusa, attualmente al collasso, sono una donazione dello scultore Moschetto e del Collettivo Gas.

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Icone

“Ogni volta che influencer Venere crea un post, un grafico, un fotografo, un social media manager e una persona mediamente intelligente, muoiono”. Così un commento a non ricordo quale uscita della Venere influencer digitale di Open to Meraviglia. Eppure, a dispetto dei lutti reali o simulati, abbiamo tutti un fortissimo bisogno di icone: dallo sport allo spettacolo alla politica alla moda non c’è ambito che sfugga al desiderio umano troppo umano di identificarci in un vaso d’elezione. Un desiderio che ci ha indotto a plasmare il mondo secondo i nostri sogni – senza questa capacità di creare enti astratti non esisterebbero né banche né nazioni – ma che ha anche, come la banalità disarmante di certe campagne pubblicitarie dimostra chiaramente, pericolosi lati oscuri. L’arte – in questo caso la pittura di Francesca Nesteri, che alle Icone ha dedicato una serie – è insieme un antidoto e un vaccino contro i rischi dell’appiattimento e dell’assimilazione. Il testo seguente introduce l’ultimo catalogo, dal titolo omonimo, dell’artista romana.

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Questo non è un uovo

“Se non ti ubriachi eviti il lupo”. La frase infelice del compagno della Meloni ha fatto il giro del mondo: a dimostrazione che, come gli artisti sanno bene, le parole hanno un peso, cominciando da quelle sottintese e terminando con quelle negate. La prima che mi è venuta in mente è l’uovo – l’uomo – di Salvatore Cammilleri, artista siciliano trapiantato a Roma che, sempre a Roma, esporrà le sue Uova alla Pop presso la Galleria Triphè dal 21 settembre prossimo in una mostra personale a cura di Maria Laura Perilli, visitabile sino al mese di dicembre. Segue il testo che ho scritto per il suo ultimo catalogo Friuti semu!.

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III. Danzando sul vuoto. Kamran Afshar Naderi

In questa terza e ultima puntata del mio dialogo con Kamran Afshar Naderi, architetto, scultore e designer iraniano di fama mondiale innamorato dell’Italia, in cui ha studiato, parliamo di arte contemporanea tra Iran e Italia, in particolare della sua, dagli anni Settanta ai nostri giorni.

La rubrica Sistematica tornerà il 1° settembre

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II. Danzando sul vuoto. Kamran Afshar Naderi

In questa seconda parte del mio dialogo con Kamran Afshar Naderi, architetto, scultore e designer iraniano di fama mondiale innamorato dell’Italia, in cui ha studiato, parliamo di arte contemporanea tra Iran e Italia, in particolare della sua, dagli anni Settanta ai nostri giorni.

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Danzando sul vuoto. Kamran Afshar Naderi

In questo dialogo con Kamran Afshar Naderi, architetto, scultore e designer iraniano di fama mondiale innamorato dell’Italia, in cui ha studiato, parliamo di arte contemporanea tra Iran e Italia, in particolare della sua, dagli anni Settanta ai nostri giorni.

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Fotografia concettuale

“Si dipinge col cerviello et non con le mani”. Così Michelangelo in una sua lettera: una riflessione che azzera almeno un secolo di discussioni sull’arte “pensata”. Interpretando, stavolta, un sonetto del celeberrimo autore, Andrea Guastella dice la sua sulla cosiddetta “fotografia concettuale”.

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I sogni vanno inseguiti: Michele Tombolini

Incontro Michele Tombolini, reduce dall’ultima Biennale, in margine a una sua residenza d’artista promossa dalla Fondazione Donà dalle Rose, ospite dei conti Chiara e Francesco Donà dalle Rose presso il palazzo della famiglia a Palermo, già Palazzo Imperatore. Le sue parole – come le opere realizzate sotto il sole di Sicilia, calde e luminose più del solito – sono una salutare ventata di ottimismo.

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Un Atelier nel cuore di Roma. A colloquio con Roberto Gramiccia

Con la mostra dal titolo LameLapis, personale doppia di Oscar Turco e Paolo Di Nozzi, dal 15 al 29 giugno, si è inaugurato a Roma il progetto Atelier Quattro Fontane di Roberto Gramiccia, sostenuto e reso possibile da Stefano Compagnucci, il quale trasformerà periodicamente il suo atelier, situato davanti alla Galleria Nazionale di Arte Antica a Palazzo Barberini, in un luogo di ricerca, accoglienza e promozione di eventi espositivi e di confronto che, sotto la direzione di Roberto Gramiccia, saranno tesi ad aprire una discussione critica sugli attuali assetti dell’arte post-contemporanea. Ne abbiamo discusso col curatore, interprete acuto, come i nostri lettori sanno bene, della crisi che attanaglia oggi non solo l’arte ma la cultura nel suo complesso: una crisi che ritrova nelle deformazioni prodotte dall’industria culturale, di cui il sistema dell’arte è un’articolazione, le sue ragioni di fondo.

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Atlans Feminae: Eleonora Rossi

Da questo mese inizia il tour italiano di Atlans Feminae part. 8, ultimo nato della ormai pluridecennale produzione videoinstallativa di Eleonora Rossi. Il primo incontro, che ho il piacere di presentare, si tiene il 16 giugno presso il Centro Servizi Culturali di Ragusa in occasione della rassegna Extravolume. La parola ad Eleonora.

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Paul Ching-Bor. “I bambini sono puri come la carta bianca”

Si è da poco svolta a Frascati, a Villa Falconieri, la rassegna L’acquerello sulle vie del Grand Tour (1-4 giugno), unamanifestazione con i maggiori artisti internazionali esperti in acquerello organizzata da Accademia Vivarium Novum e Accademia internazionale dell’acquerello di Monza, coordinata da Marcello Carboni. Le opere realizzate saranno esposte sino all’11 giugno presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati. Per l’occasione, abbiamo intervistato Paul Ching-Bor, maestro cinese naturalizzato americano che ha esposto nei musei di mezzo mondo.

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L’arazzo da Raffaello all’arte contemporanea

Dal 27 maggio all’1 di ottobre 2023 un arazzo realizzato su cartone di Raffaello, risalente alla prima metà del XVII secolo e raffigurante Ananias e Saphira, di proprietà di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, viene esposto nella Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno. Ne è nato un progetto di arte sociale, Raffaello visita le carceri di Salerno, a cura di Michele Citro, che ha coinvolto, oltre ai detenuti, istituzioni, artisti, accademici, storici dell’arte e curatori. In questo intervento traccio una sintetica storia dell’arazzo da Raffaello a oggi.

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In soccorso alla Romagna, ZUC is back

Le immagini della devastazione in Romagna sono sotto gli occhi di tutti. Per offrire un aiuto concreto, l’associazione Fiorentina ZUC (Zone Utopiche Creative) organizza una mostra di solidarietà dal 22 al 27 maggio negli spazi del museo Bellini di Firenze (ZUC is back, temporary gallery, Museo Bellini, Lungarno Soderini 13, Firenze, 22-27 maggio 2023, ingresso libero). Ne abbiamo parlato col presidente di ZUC, l’artista Andrea Guastavino.

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Sonno di garofani

Si è conclusa il 30 aprile scorso presso il Mabos, Museo del Bosco della Sila, suggestiva location appenninica, la residenza Sense Sonno di garofani di Paolo Migliazza, con la direzione artistica di Roberto Sottile e la curatela di Gabriele Salvaterra.

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Vedi Portici e poi muori

Dal 3 maggio al 3 luglio presso la Reggia di Portici è in corso ONYRIA. Surrealismo di Ordinaria Contemporaneità, a cura di Michele Citro, con opere di oltre quaranta artisti contemporanei.