La rubrica “Io la penso così…” accoglie articoli di Ezio Pagano non allineati, perché guarda a macchia di leopardo all’arte e alle sue problematiche.

I voltagabbana

Uno dei grandi poeti del nostro tempo, Pablo Neruda, ha dedicato a Renato Guttuso una poesia, della quale riporto poche righe che aiutano a leggere la sua pittura:

“Guttuso, per sapere come è il cielo e come l’acqua
Il colore azzurro si spinse alla tua patria scaturì la luce
E il fuoco prese a nascere sulla terra
Nella tua patria un odore ha la luna
Di uve bianche, di miele, di limoni caduti,
ma non c’è terra,
ma non c’è pane.
E terra e pane tu dai nella tua pittura.
(…)
Guttuso, dalla tua patria scaturì la luce e il fuoco prese a nascere sulla terra”

Guttuso inconnue

“C’era una volta una baronessa che trasformava in feticci la lingerie che indossava per le sue performance amorose con Guttuso, mostrandoli orgogliosamente alle amiche come cimeli.”

Con la cultura si mangia!

Nell’Italia del turismo culturale, ogni città per presentarsi al meglio dovrebbe dotarsi di una “Commissione cultura”. La pratica dell’amichettismo può rappresentare una forza malefica e di certo è una mancanza di rispetto.

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L’arte della banana

E se le banane marce assieme al mercato speculativo dell’arte li buttassimo nel cestino della spazzatura (in quello dell’umido s’intende), non sarebbe un buon auspicio per l’Arte del XXI secolo?

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