ARCO Lisboa
Paride Ranieri

La guerra come testimonianza della pace: tra musica, poesia ed arte

Con il percorso emozionale poetico del 10 Marzo 2022, l’Associazione Culturale SIFA di Pisa ha presentato presso la Casa delle Associazioni e del Volontariato di Milano, il progetto “Soggetto X”, dedicato a Hannah Arendt volto a offrire una occasione per riflettere sul tema del conflitto della pace e della guerra attraverso l’arte contemporanea con le opere di Paride Ranieri e la musica del Maestro Federico Bonsignori.

Chi non ricorda gli opliti greci, spartani e macedoni dell’antichità? Chi non ricorda il valore ed il senso di questi soldati che spesso, vivevano tutta la loro vita maschile al servizio della guerra? Vedendo il percorso emozionale artistico del 10 Marzo 2022 proposto presso la Casa delle Associazioni e del Volontariato di Milano (sede di uno dei tanti coordinamento di accoglienza per la guerra Russo – Ucraina),  proposto dalla associazione di Pisa SIFA (spettacolo intrattenimento, formazione culturale ed arte) sul tema della pace e della guerra non stupisce che siano gli “One short One Life” (2018) proiettili con testa umana (Dimensioni variabili) a venire esposti.

Ma cosa è un percorso emozionale? Ce lo spiega il maestro Federico Bonsignori, vicepresidente dell’associazione culturale SIFA e musicista che ha composto la musica “isocronismo del pendolo: ovvero la banalità del male”. Il progetto è nato dall’idea del Duo di lavorare sull’isocronismo del pendolo, cosa è e cosa serve, per poi sviluppare una serie infinita di vibrazioni sulla chitarra, una sorta di “misuratore” di energie, insomma. Quasi fosse uno strumento di divinazione. Da lì, l’idea di includere nel progetto anche Paride Ranieri che, come artista aveva creato dei proiettili, privi di ogiva ma con una testa di soldato umano. Quasi a rendere visivamente, tutta quella “banalità del male” che sia le poesie proposte e la musica volavano evocare”. E così è stato.

Durante il percorso emozionale infatti, che ha avuto come tappe il 28 Febbraio a Pisa ed il 9 Marzo con la presentazione a Milano, si poteva scegliere di svolgere il percorso con un facilitatore o meno, ad occhi chiusi o ad occhi aperti, quasi una sorta di viaggio dentro di sé al fine di fare uno zoom non tenendo lontane le immagini di morte, ma “imparando a detonarle”. Dice sempre Bonsignori : “con la guerra Russo-Ucraina siamo davanti ad un nuovo tipo di guerra. La prima nell’era digitale. È come se l’orrore del conflitto fosse un passo indietro rispetto ai post e le notizie su internet, eppure questa guerra è entrata nella quotidianità di tutti noi in modo diverso da tutte le altre sparse nel mondo: perchè siamo usciti dal periodo della pandemia. Perchè si vive da due anni nel mondo intero in stato di emergenza. Perchè ognuno ha “subito” coprifuoco e restrizioni. La scelta di parlarne in poesia e musica nasce da questo, però ci siamo resi conto che avevamo bisogno anche noi dei nostri “soldati” che come dei novelli “opliti” che evocassero tutto quello in un solo sguardo. Il lavoro di Paride Ranieri ci è piaciuto per questo. Quelle teste sui proiettili non sono solo evocativi, ma vera sintesi nel percorso emozionale da noi condotto tra il bene ed il male: vederli con una lente di ingrandimento [sono proiettili veri n.d.r] il fatto di sentire la musica isocronistica in cuffia , la lettura delle poesie e la possibilità di fare poi un percorso di counselling sulle attitudini positive di ciascuno, hanno fatto il resto”.

La guerra come testimonianza della pace che ognuno dovrebbe perseguire? Forse.

Concludendo insomma, il lavoro dell’artista Paride Ranieri ha chiuso il cerchio del percorso emozionale, dedicato al recente conflitto in Ucraina. Dove, come novelli opliti, la prima guerra dell’era digitale, inneggia a una nuova relazione tra persona e ruolo, tra realtà di un conflitto e post su internet. Percorso emozionale che, come ha spiegato il Maestro Bonsignori , ha cercato di  gettare la maschera sulla banalità del male. E vedendo le reazioni dei partecipanti, forse, ci è riuscito.

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