Arte negli Spazi Temporanei. Fondazione Rusconi per la rigenerazione urbana di Bologna

Con la conferenza stampa del 22 marzo la Fondazione Rusconi di Bologna ha presentato il progetto ‘Arte negli Spazi Temporanei’, volto a riattivare luoghi inutilizzati attraverso l’arte e la sua condivisione.

Rigenerare. Lo spazio urbano, il contesto periferico, i centri storici considerati non funzionali e molto altro. Cosa significa davvero rigenerare un luogo? Significa, in primis, conoscerne le radici profonde, la storia, i suoi cambiamenti, le dinamiche antropologiche che lo hanno attraversato e caratterizzato. Perché, molto spesso, si è tentati di credere che la rigenerazione urbana passi soltanto nello strettissimo varco dell’ammodernamento strutturale, architettonico persino decorativo, ammantando con una nuova velatura quella che, al contrario, dovrebbe essere intesa come fonte principe: la rigenerazione umana. Dimensione mai immobile, quella umana, latrice e destinataria di mutamento, evoluzione ed anche involuzione, entro il solco di una traiettoria che, tuttavia, può esser ridirezionata. Se l’Arte tange da sempre il cambiamento umano, talvolta premonendone i semi filosofici, talaltra restituendone una visione ex post di memento, è il caso di ricordare quanto Bologna, città di immensa ricchezza storica ed architettonica, abbia demonizzato il suo patrimonio in favore di una spettacolarizzazione che ne ha minato le radici stesse, quelle in cui scorre la linfa di una società.

Fondazione Rusconi, Via Petroni 9, Bologna, courtesy

In tale cono d’ombra si riconosce una controtendenza, quella della Fondazione Rusconi che, con il progetto Arte negli Spazi Temporanei mira alla riattivazione di luoghi inutilizzati grazie ad innesti artistici funzionali ai passaggi transitori. Se ciò, invero, accade già grazie ad alcune realtà indipendenti, è oggi ripresa e modulata secondo un simile modus operandi dalla Fondazione Rusconi – fondata dal Comune di Bologna nel 1927, porta il nome di Pietro Giacomo Rusconi che, per volontà e lascito testamentario desiderava omaggiare ciò che guidava quella preziosa eredità: “dal grande amore alla mia vecchia città di Bologna augurandomi che essa diventi sempre più grande e bella”.-

La Fondazione, oggi presieduta da Ivano Ruscelli, continua ad evocare la memoria di Rusconi:

“L’obiettivo di ‘Arte negli Spazi Temporanei’ è duplice, ovvero trasformare una situazione di precarietà e d’incertezza in un’occasione per produrre e rilanciare nuove visioni, offrendo ad operatori culturali e artisti l’opportunità di esprimersi liberamente attraverso la propria ricerca, facendo rivivere spazi non utilizzati grazie all’arte e alla cultura”.

Spazio Temporaneo Via Petroni 22, Bologna, courtesy Fondazione Rusconi

Da Marzo a Luglio 2022 lo Spazio Temporaneo ospiterà quattro progetti, affacciati su Via Petroni 22 – brulicante strada della cittadella universitaria spesso attraversata da una lotta intestina contro il degrado, all’ombra di una Storia obliata – Prima di essere nuovamente allocati, infatti, questo spazio è stato affidato gratuitamente ad artisti, curatori ed associazioni attive in città, secondo uno spirito di farsi varco sperimentale.

A dare il via alla programmazione è, dal 22 marzo, l’associazione Hamelin con la mostra dell’illustratrice francese Joëlle Jolivet: Joëlle Jolivet a fumetti. Miss Cat e Freak Parade, promossa nell’ambito di BOOM! Crescere nei libri e della 59. edizione di Bologna Children’s Book Fair – Fiera internazionale del libro per ragazzi.

Nel mese di maggio, sarà la volta di The soft parade, progetti a cura di Marcello Tedesco di M.T.N. Museo Temporaneo Navile, “un progetto basato sul concetto di pluralità all’unisono, teso verso la creazione di un Super Linguaggio” – come dichiarato in conferenza stampa -. Una mostra che sarà coro plurimo tra sedici artisti, tra cui Luigi Ontani, Kengiro Azuma, Corrado Levi, Flavio Favelli.

The Soft Parade, a cura di Marcello Tedesco, Maggio 2022, Fondazione Rusconi – Arte negli Spazi Temporanei, courtesy

Giugno vedrà protagonisti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di Opentour, iniziativa che mette in dialogo le nuove generazioni di artisti e la città e che, in questo luogo, raggiunge significazione ancora più radicale.

Infine, in luglio, Art Motel, laboratorio permanente di arte contemporanea, darà origine ad una realtà aggregativa di residenza artistica: cinque gli artisti invitati a lavorare nello spazio di Via Petroni 22 mentre si alterneranno talk pubblici con protagonisti del contemporaneo italiano.

La conferenza stampa del 22 marzo ha posto il focus sui punti chiave del progetto, come sottolineato dalla Coordinatrice Valentina D’Accardi, dal Presidente Ivano Ruscelli, dal curatore Marcello Tedesco, da Dario Molinaro di Art Motel e da Cristina Michelini, Segretario Generale della Fondazione.

Se Bologna diventerà ‘sempre più bella e più grande’ ora è difficile dirlo; la visione illuminata di Pietro Giacomo Rusconi attraversa oggi un grande buio, eppure qualcosa sembra muoversi. Dal centro della città interrogata da Pasolini – “Cos’ha Bologna, che è così bella? L’inverno col sole e la neve, l’aria barbaricamente azzurra sul cotto. Dopo Venezia, Bologna è la più bella città d’Italia” 1969 – possa irradiarsi nuova energia destinata a ramificarsi ancora, che possa Bologna accogliere quella forza sperimentale che, da troppi decenni, ha abbandonato.


Arte negli Spazi Temporanei
di Fondazione Rusconi
Marzo – Luglio 2022
Bologna, Via Giuseppe Petroni 22|A i
info: press@sarazolla.com 346 8457982

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.