Il legame con la terra del barocco leccese è dato dall’avvincente biografia della pittrice e violoncellista Antonia Fiermonte, pugliese di nascita, alla quale il museo è stato dedicato dai nipoti Fouad Giacomo e Antonia Yasmina Filali. Per lei è stata creata una collezione di boutique hotel (Fiermontina Family Collection) e costruita così una casa ideale per farla tornare alle sue radici. Protagonista di una straordinaria storia d’amore, Antonia Fiermonte è musa e moglie prima dello scultore René Letourneur e, in seguito, dell’amico scultore Jacques Zwobada. I due, tra le tante opere di valore, avevano realizzato insieme il Monumento a Simon Bolivar a Quito e i loro laboratori, nella tenuta di Fontenay-aux-Roses a Parigi, erano divisi da un giardino. Ora questo intreccio fra vita, amore e arte si rianima nelle sale del museo di Vicolo dei Rayno’ a Lecce, grazie alla collezione di disegni, dipinti, sculture, fotografie; ma anche attraverso suoni, ologrammi, touchscreen e giochi di realtà virtuale, che ci consentono persino di proiettarsi nella tenuta parigina, alla scoperta delle tante sculture, fra cui anche quelle di Zwoboda, che sono attualmente al Centre Pompidou.
Le storie delle opere si fondono sempre con la storia personale, creando connessioni con il vissuto di ciascuno dei tre protagonisti, come nella sala Colpo di fulmine, che raccoglie le opere di Letourneur, invaghitosi di Antonia, al punto da lasciare la moglie per lei. È collocata al centro, un’imponente e sensuale scultura titolata Le pont, copia dell’originale in marmo del 1973; mentre alle pareti si possono ammirare raffinati disegni di nudo. Si passa a quella denominata l’Ossessione, con le opere di Jacques Zwobada nella cui vita irrompe Antonia, di cui si innamora perdutamente, pur nutrendo il senso di colpa nei confronti dell’amico René. Le sue sono sculture astratte, inquiete, verticali da brivido o composizioni aggrovigliate che esprimono una grande passione, che si ritroverà nelle oltre mille lettere che scriverà all’amata. Queste testimonianze epistolari, grazie ad installazioni multimediali e ologrammi sembrano rivivano nelle loro intensità, in una saletta attigua. Si giunge quindi allo spazio dedicato ai disegni di Antonia e di Jacques, con i loro ritratti che sembrano cercarsi ancora, fino alla sala dei dipinti di Antonia in cui prevalgono un colore timbrico e una ricerca della linea sinuosa e avvolgente come nell’acquerello la Maternité, del 1949. L’epilogo della storia è purtroppo tragico in quanto, dopo il divorzio da Letourneur, e dopo aver coronato il sogno d’amore con Zwobada, Antonia muore tragicamente in un incidente a Roma, pochi anni dopo. Da qui la sala dedicata al suo colossale Monumento funebre a Mentana, realizzato proprio da Zwobada, con una proiezione virtuale che crea un vortice di emozioni così come l’esperienza immersiva in 3D alla fine del percorso. La perdita incolmabile e il dolore lacerante porteranno infine i due ex amici a ritrovarsi, uniti nel ricordo di Antonia, con una forza espressiva inedita, mutata nel tempo, e solo a tratti rassegnata a tanto dolore.
Oltre a custodire questo ricco patrimonio artistico il Fiermonte Museum si apre alla ricerca di nuove visioni e ispirazioni. Nell’intento dei fondatori vuole essere luogo di scoperta, di apprendimento e di promozione della creatività, attraverso programmi educativi e il coinvolgimento attivo, anche di artisti emergenti, appartenenti alla comunità locale e alla dimensione dell’interculturalità. Un museo, dove l’arte sia sempre accessibile e a portata di mano, come in una Casa da abitare con le sue suite tematiche, ispirate alla pittura, alla scultura, alla musica e al cinema, per un viaggio artistico senza confini sia nello spazio che nel tempo.
Fiermonte Museum
vicolo dei Raynò 4, Lecce
tel. 0832 1795982