ARCO Lisboa
Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.

EQUILIBRIO|SQUILIBRIO. Francesco Granito e l’alchimia della materia

Domus Milella, nel cuore di Bari, accoglie la ricerca e le opere di Francesco Granito, le cui sculture ed installazioni, con la curatela di Carmelo Cipriani, l’allestimento ideato da Domenico Potenza ed in collaborazione con Alliance Française, propogono una messa in scena surreale e onirica che si concluderà l’8 ottobre con la presentazione della monografia edita da Esperidi.

Valeriana Berchicci e il nutrimento della luce

Valeriana Berchicci ha presentato a Roma ‘Lo Spiracolo di Santa Rita’, opera immersiva, a cura di Anita Calà e VILLAM, trasformando la Sala Santa Rita in una immensa camera oscura e riconnettendo i visitatori con la dimensione dello sguardo e della percezione di ciò che non riconosciamo più.

VINCENZO MARSIGLIA | Prospect

NM Contemporary, nel Principato di Monaco, sino al 30 settembre, accoglie Prospect, la personale di Vincenzo Marsiglia, a cura di Beatrice Audrito e Davide Sarchioni, una sorta di percorso espositivo volto a tracciare le evoluzioni di una instancabile ricerca artistica in atto da venticinque anni, in cui sperimentazione e visionarietà si propongono quali punti chiave di una intera carriera.

DAVIDE TRANCHINA | From Afar – In lontananza

Galleria Studio G7 di Bologna affida a Davide Tranchina lo scandire dei giorni d’estate con una personale in parte site specific a cura di Jessica Bianchera: From Afar – In lontananza, apportando un nuovo tassello alla ricerca che l’artista pone sul concetto di distanza e visione metafisica.

Se queste mura potessero parlare, parlerebbero? Iginio De Luca per Apulia Land Art 2021

Se queste mura potessero parlare è il titolo del progetto ideato da Iginio De Luca, a cura di Giuseppe Capparelli, in occasione dell’Apulia Land Art 2021 e ha inteso “Donare voce e luce alla Casa, affidare a Lei, come soggetto pensante e sensibile, la possibilità di parlare e comunicare all’esterno, una regia espressiva visibile anche a distanza di chilometri nel cuore della notte pugliese.”

Afterall |Stanza 101 ‘FINE A SE STESSO’

Un duo di artisti, uno splendido art hotel e una suite, la stanza 101 che Silvia ed Enzo Esposito, ovvero gli Afterall, hanno lasciato come segno di un transito condiviso, con altri artisti, all’Hotel Gran Paradiso di Sorrento, ove dormire, sostare e riposare significa immergersi nell’alveo creativo dell’arte.

USTICA 41 ANNI DOPO | Attorno al Museo

Il 27 giugno è ricorso il quarantunesimo anniversario della strage di Ustica e a Bologna l’’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica conferma la piena volontà di ricercare sempre più a fondo una verità negata mediante la sperimentazione artistica e di linguaggi molteplici, ‘attorno’ al Museo per la Memoria di Ustica, che ospita l’installazione permanente di Christian Boltanski.

Sara Forte ‘KALEIDOSCOPE’

La Rocca Malatestiana di Fano (PU) si trasforma in ‘caleidoscopico’ contenitore, spazio espositivo che accoglie la personale dell’artista Sara Forte titolata KALEIDOSCOPE, a cura di Chiara Gatti e con Umberto Galimberti in dialogo il giorno del finissage.

Vincenzo Agnetti NEG: Suonare le pause

Il Padiglione dell’Esprit Nouveau di Bologna ha ospitato, in occasione di ART CITY 2021, un progetto su Vincenzo Agnetti, a cura di Luca Cerizza, sostenuto da Banca di Bologna, che ha consentito al pubblico di scoprire, per la prima volta, un’opera a lungo scomparsa: il NEG.

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