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DAMS50 o del mito dell’Alma Mater Studiorum di Bologna

Il Corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università di Bologna compie 50 anni ed un ricco programma di appuntamenti culturali che ripercorrerà le tappe della facoltà più discussa di sempre sino a giugno per rendere omaggio alla storia del DAMS

Come si fa a spiegare ‘cos’è il DAMS’ a chi non lo ha frequentato? Come si possono far comprendere i moti dell’animo che ogni studente aveva seguendo le lezioni di Renato Barilli, di Vera Fortunati o un seminario di Umberto Eco? E i borsoni colmi di libri trascinati per andare ad un esame, con il terrore di dimenticare una nota a margine ed essere bocciati? Forse non è semplice, no, ve lo posso assicurare e nel nostro immaginario, credetemi, il DAMS è ancora un pantheon laicamente sacro ed inviolabile, di cui avere cura per evitare sofisticazioni, per far sì che la sua primigenia identità non si perda nel tourbillon delle riforme ministeriali o, più semplicemente, nella possibilità che un progetto tanto ambizioso si possa confondere nelle idiosincrasie verso il sapere.

DAMS, febbraio 1977, ph. Archivio Enrico Scuro

Compie 50 anni il ‘nostro’ DAMS, quello di Bologna, quello che tutti chiamiamo “Il Dams” e che affonda le sue radici negli anni accademici 1970\1971 – 1971\1972, come sperimentazione all’interno di Lettere e Filosofia portato avanti da Benedetto Marzullo, professore ordinario di Letteratura Greca e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che delineò l’ambizione del nuovo corso, improntato sulla necessità di rispondere con un percorso di studi nuovo quello sviluppo che il sistema culturale aveva attraversato in quegli anni sia all’estero che in Italia. Marzullo guardava agli studi umanistici come volano per un innovativo alveo di istruzione e competenze futuribili. Naturalmente le riserve e le resistenze che il DAMS incontrò furono moltissime, acquietate però dal valore innovativo offerto da un modus operandi affidato sia a figure accademiche di primissimo rilievo, sia a protagonisti del mondo dell’arte, testimoni dei cambiamenti del contemporaneo hic et nunc. Nomi come quelli di Luigi Squarzina, Renato Barilli, Umberto Eco, Tomás Maldonado, Gianni Polidori, Furio Colombo, Giampaolo Bernagozzi, Alfredo Giuliani, Lamberto Pignotti, Adelio Ferrero, Giuliano Scabia, Renzo Tian, Roberto Leydi, Gianni Celati, Luigi Gozzi, Vera Fortunati, Anna Ottani Cavina, Pier Luigi Capucci, Lucia Corrain, Daniele Benati, Mauro Lucco, Deanna Lenzi, Alessandro Serra, Alfredo De Paz e molti altri sono rimasti in una sorta di compendio epico che, ancora oggi, è sinonimo di quella incredibile e forse irripetibile sperimentazione avanguardista che, da subito, riscontrò interesse e successo dagli studenti, in anni turbolenti a Bologna e non solo, e che vide, nel 1979, come prime laureate Eugenia Casini Ropa, poi divenuta figura di riferimento negli studi di Storia del Teatro e della Danza, e Deanna Farneti.

La nostalgia avanza, lo so, ma se volessimo ripercorrere il legame di Bologna con il DAMS o quello del DAMS con Bologna non basterebbe un articolo, così come per citare le diverse e trasversali figure susseguitesi tra i banchi di Via Zamboni , Via Barberia o nel Complesso di Santa Cristina – e non basta neppure una capiente libreria a contenere tutti i volumi che abbiamo comprato, fotocopiato, sottolineato e studiato e custodito come fonti di inesauribile e vivida quotidianità, fidatevi –  ma è tempo di guardare avanti.

DAMS, Assemblea 1977, ph. Archivio Enrico Scuro

E così, il 2021 segna DAMS50, un compleanno straordinario che, iniziato già lo scorso 18 marzo, vede nella fitta agenda di appuntamenti il susseguirsi di ospiti i quali, attraverso la pagina Facebook e YouTube DAMSLAb/LaSoffitta ed altri eventi in presenza – quando possibile – si apriranno agli ex alunni, ma non solo. 30 eventi, ad ingresso libero, realizzati con il supporto dell’Università di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Comune di Bologna, le realtà dipartimentali DAMSLab e La Soffitta, con le istituzioni universitarie affini Centro Internazionale di Studi Umanistici ‘Umberto Eco’ e Almae Matris Alumni Association, e le principali istituzioni e associazioni del territorio. Daria Bignardi ha aperto le tavole dialogiche online conversando con i professori Gian Mario Anselmi e Luca Barra, introdotta dal direttore del Dipartimento Giacomo Manzoli, cui seguirà, dal 25 marzo, l’incontro con Massimiliano Gioni, curatore e critico d’arte contemporanea in conversazione con Roberto Pinto; dal comunicato stampa ufficiale apprendiamo, poi, che ‘il 31 marzo sarà Chiara Alessi a parlare di cultura materiale, di design e della sua ormai celebre rubrica #designinpigiama, intervistata da Anna Rosellini e Francesco Spampinato. Molto ricco anche il programma di aprile e maggio: in calendario l’attore e regista, Toni Servillo, laureato ad honorem nel 2015, il giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi, il regista Romeo Castellucci, il trombettista Paolo Fresu. Chiudono due incontri con il giornalista Riccardo Iacona e il cantautore Giovanni Lindo Ferretti, realizzati con il supporto di BPER Banca. Completano il programma gli appuntamenti “in absentia”, dedicati alla memoria di Tondelli, Pazienza, Freak Antoni e Mazzacurati.’

Oltre a questi incontri in puro stile damsiano, seguiranno altri tipologie di testimonianze, dal 25 marzo, infatti, sarà la volta di LE MOSTRE: NO DAMS! AL MUSEO DELLA MUSICA, MIMMO PALADINO IN SALA BORSA E L’ARTE PUBBLICA DI CHEAP , tre momenti espositivi che dedicheranno al DAMS la propria ricerca; dal 24 aprile, nelle sale del Museo della Musica in Strada Maggiore, altra storica sede del corso di laurea, un allestimento progettato da Eric Lapierre, sarà suggestiva evocazione della trama d’archivio del DAMS, wunderkammer capace di (r)accogliere documenti ufficiali, rassegne stampa, materiali video e fotografici d’epoca, pubblici e privati che, dal 1971 ad oggi, narraranno la storia del corso di laurea. In Sala Borsa, invece, il 29 aprile aprirà i battenti la mostra dedicata a Mimmo Paladino – il quale, il 14 maggio, riceverà la laurea ad honorem in DAMS – Una antologica che affiancherà oltre cento disegni dell’artista dedicati alla letteratura, abbracciando Omero, Dante, Manzoni ma anche, ad esempio, Cervantes, Collodi e Lévi-Strauss, un percorso accompagnato da incursioni teatrali di Ermanna Montanari, fondatrice e direttrice artistica, assieme a Marco Martinelli, del Teatro delle Albe.  Infine, il terzo momento espositivo prenderà vita nelle strade di Bologna, promosso da CHEAP con un progetto di arte pubblica dedicata con dieci interventi di artisti ex alunni DAMS.

Ogni disciplina proporrà il proprio contributo e, dopo Arti Visive, sarà il Teatro ad omaggiare il DAMS, con tre progetti come il laboratorio condotto da Marco Martinelli; cui seguirà ‘I Sentieri del Pensiero’, dedicato a Torgeir Wethal, storico attore dell’Odin Teatret, a cura di Teatro Ridotto – Casa delle Culture, in collaborazione con il Collettivo Hospites, realizzato in occasione dell’inaugurazione dell’omonima Biblioteca e dialoghi con Eugenio Barba, Roberta Carreri e Iben Nagel Rasmussen. Il 3 e il 4 maggio il progetto proseguirà con la prima nazionale di ‘Fiori per Torgeir’ di Carreri. Il 6 maggio, infine, si terrà la lectio magistralis di Giuliano Scabia, drammaturgo e protagonista della scena teatrale italiana, oltre che uno dei padri fondatori del DAMS.

Si avvicenderanno, ancora, spettacoli e concerti de La Soffitta, missandosi armonicamente con le celebrazioni DAMS50, in un continuo e sempre in fieri confronto sui temi che riguardano la cultura ma anche il cinema, i nuovi media e la trasversalità interdisciplinare che è anima pulsante del DAMS, coralità che sarà infine testimoniata dalla realizzazione del docufilm  ‘Andate a lavorare’, prodotto da Genoma Films e dedicato alla storia e ai protagonisti damsiani.

La seconda metà del mese di giugno sarà, senza dubbio, il momento apicale dell’intera celebrazione, con interventi artistici dedicati o site specific dedicati alla scoperta delle tracce del DAMS in città, con un progetto di ‘videoinstallazioni architettoniche supportato da BPER Banca, che valorizzerà ad hoc le storiche sedi e attuali del corso di laurea […]  Dal 15 al 20 giugno, le sedi di Palazzo Marescotti-Brazzetti (via Barberia 4), del Complesso di Santa Cristina (Piazzetta Morandi) e del DAMSLab (Piazzetta Pasolini) verranno rispettivamente “accese” da tre interventi di Tommaso Arosio, Apparati Effimeri e Riccardo Benassi, storici studenti DAMS, oggi artisti e video-designer di successo internazionale, mentre le sedi storiche di via Guerrazzi, Strada Maggiore e l’Ospedale dei Bastardini saranno oggetto di un intervento di Elisa Seravalli a partire dai materiali d’archivio esistenti. Le stesse sedi ospiteranno performance, talk, tavole rotonde lungo tutto il fine settimana, dal 18 al 20 giugno, che culminerà in tre spettacoli sul palco di Piazza Maggiore, in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, ogni sera alla presenza di grandi artisti del panorama nazionale, in grado di dare voce alle tante anime creative che hanno popolato e popolano il DAMS.’

Un programma molto fitto che tenta di raccogliere e raccordare le molteplici anime del DAMS e che, il direttore, Giacomo Manzoli, così definisce: ‘Il DAMS è stato ed è la sintesi di tante cose diverse. Talento, passione, sensibilità, talvolta anche voglia di andare controcorrente e di sfidare i limiti, ma è anche rigore, disciplina, impegno. Come tutto ciò che riguarda la creatività, descrive un percorso che collega gli individui e li porta a condividere e comunicare, attraverso quegli oggetti meravigliosi che per comodità chiamiamo ‘arte’, ma che investono tutte le dimensioni dell’essere umano: occhi, orecchie, voce, corpo, tutte le forme di intelligenza cerebrale e sensoriale. L’occasione dei cinquant’anni ci ha spinto a girare per un attimo lo sguardo alla nostra storia. Senza nostalgia, ma con un po’ di orgoglio. Le radici che abbiamo trovato parlano soprattutto di cambiamento. Essere in trasformazione per rimanere sempre noi stessi.’

È nostalgia del futuro quella che attraversa noi ex alunni, una nostalgia che appartiene alle relazioni filiali, in un certo qual modo, e che, una volta cresciuti, ci ha insegnato, parafrasando Calvino, a guardare il mondo in maniera altra, a ’cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio’ attraverso la cultura. Grazie DAMS e ad maiora!

DAMS50
Bologna, Alma Mater Studiorum, marzo – giugno 2021
www.dams50.it
Facebook: @damslab.lasoffitta; YouTube: UniBoDAR

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.

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