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ISOLE Extimité/Sovraesposizione dell’Intimità

Una riflessione sul medium del disegno su carta è alla base della mostra tematica ISOLE. EXTIMITÉ/Sovraesposizione dell’Intimità, inauguratasi il 27 dicembre a Palazzo Tagliaferro, Comune di Andora. La mostra confronta artisti di generazioni e linguaggi differenti.
Il Museo Mineralogico Luciano Dabroi, in parallelo con il Contemporary Culture Center, espone opere provenienti da collezioni e prestiti di gallerie di profilo internazionale. Alla luce di esperienze diverse, ogni soggetto creativo collabora, interagendo, a configurare uno scenario in cui l’esperienza dell’altro e dell’altrove approda alla conoscenza di sé.

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Teres Wydler – Paesaggio e Alterità
Presentazione del Processo – Rappresentazione della Traccia

Di formazione estetico-scientifica, Teres Wydler, è un’artista svizzera – nata a Berna, vive a Zurigo e in Ticino – seriamente impegnata sull’area dei processi microbiologici alternativi e innovativi. Dopo l’attuale mostra alla SharEvolution di Genova, diretta da Chiara Pinardi, si prevede una prossima mostra in Svizzera, a cura della Direttrice Mara Folini, al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona.

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Gianni-Emilio Simonetti – Fluxus Again!

A Genova, a Palazzo Doria, è stato presentato il volume “Fluxus again! A history of a Radical Experience – 1952-1962-2022” a cura di Gianni-Emilio Simonetti, Danilo Montanari Editore-Fondazione Bonotto pubblicato in occasione dei 60 anni del movimento Fluxus

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Collage is Easy

Il 60° anniversario del movimento Fluxus viene celebrato a Genova con la personale di Gianni-Emilio Simonetti alla SharEvolution.

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Živa Kraus. Pittura come «atto di resistenza»

Per Gilles Deleuze, teorico del nomadismo e della condizione rizomatica del desiderio, la funzione della filosofia è quella di costruire concetti. Il suo approccio all’arte e ad artisti come Bacon, Cézanne, Hantaï, Herbin, Klee, Michaux, Pollock, non cessa, infatti, di strutturare forme di pensiero e tipologie di termini che possano accostarne la complessità e renderla comprensibile a chi guarda, trasmettendone il portato essenziale, intimo. «Qual è il rapporto tra l’opera d’arte e la comunicazione? Nessuno, nessuno. L’opera d’arte – continua Gilles Deleuze – non è uno strumento di comunicazione. L’opera d’arte non ha nulla a che fare con la comunicazione. L’opera d’arte non contiene, a rigor di termini, la minima informazione. In compenso c’è un’affinità fondamentale tra l’opera d’arte e l’atto di resistenza. Allora lì sì, che ha qualcosa a che fare con l’informazione e con la comunicazione, a titolo di atto di resistenza. Ma qual è il rapporto misterioso che intercorre tra un’opera d’arte e un atto di resistenza? Dal momento in cui gli uomini che resistono non hanno né il tempo né talvolta la cultura necessari per avere alcun rapporto con l’arte…non so. Malraux sviluppa un buon concetto filosofico. Malraux dice una cosa molto semplice sull’arte; dice: ‘È la sola cosa che resiste alla morte’». L’opera pittorica di una Živa Kraus Unica è un lascito culturale alla città Unica di Venezia.

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Arte e Rivelazione per un Museo di Paesaggi evenemenziali

Architetti e urbanisti, filosofi e ricercatori, orticultori e botanici, antropologi e sociologi, pedagogisti e agitatori, autori fantascientifici ed editori, provenienti da stati europei. da Israele, dal Medioriente, dalla Gran Bretagna, dal Marocco, si sono dati convegno a Venezia per delineare, su un orizzonte lagunare, il tanto paradossale quanto operazionale Museo dell’Incidente, ideato da Paul Virilio per un progetto a cura di Hala Wardé e del collettivo del MA Paul Virilio.

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Giannetto FIESCHI

Nel centenario dalla nascita, la città di Genova celebra l’artista Giannetto Fieschi (Zogno, 1921 – Genova, 2010) rileggendone storicamente, iconologicamente e semanticamente l’opera con un progetto, a cura del Prof. Andrea B. Del Guercio, di mostre in itinere dal titolo Giannetto Fieschi. Dentro al Sacro – prima tappaarticolata in venti opere pittoriche, di grandi dimensioni, in significativi disegni e incisioni, seguita dalla seconda intitolata L’Esperienza della pittura, costituita da quattro opere polimateriche –vengono esposti Corpus spirituale, Il Tedio o La Funzione è una favola, entrambi del 1951, La Strage degli Innocui del 1954, il Minotauro del 1980, tutti lavori iperdimensionati, intenzionalmente rinvianti alla parete affrescata. Nota è la considerazione di Fieschi per il «valore corale ed etico della pittura murale».

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Blu come coloritura politica, voce e tattilità come memoria

Ho visto un’alba blu, mostra/evento, su invito dell’Associazione Culturale Arteam, a cura di Livia Savorelli al Museo della Ceramica di Savona (30 ottobre – 19 dicembre) è l’esito della residenza all’Antico Giardino Laboratori,nei pressi di Albissola Marina (SV), dell’artista marchigiano, Giovanni Gaggia (1977, Pergola, cittadina tra Pesaro e Urbino in cui vive e lavora e dove ha creato, nel 2008, Casa Sponge, centro di accoglienza, rifugio di artisti e viaggiatori).

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A Roof for Silence/Un Tetto per il Silenzio-Omaggio a Paul Virilio

Torniamo a parlare della 17. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, a cura di Hashim Sarkis, impostata sulla domanda. How will we live together?/Come vivremo insieme.
Hala Wardé, l’architetta franco-libanese che cura il Padiglione del Libano nella sede dei Magazzini del Sale alle Zattere, è fondatrice dello studio HW Architecture, vincitore del concorso per il BeMA-Beirut Museum of Art e progettista, con Jean Nouvel, del Louvre Abu Dhabi. Si è formata, dal 1986 al 1989, con Paul Virilio nell’atelier dell’École Spéciale d’Architecture a Parigi.

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Claudio Costa-Hermann Nitsch. Il viaggio nell’ancestrale

Michela Rizzo, a Venezia, sottoscrive, con gli Eredi Anita Zeiro e Marisol Costa, la storicamente e concettualmente basilare mostra di Claudio Costa (Tirana 1942-Genova 1995) con Hermann Nitsch (Vienna 1938, residente e operante nel castello di Prinzendorf) curata da Stefano Castelli su un concept di Massimo Melotti, prematuramente scomparso. La presenza di Costa, nella galleria veneziana, segue la mostra curata, nel 2014, da Flaminio Gualdoni. L’imponente esposizione di opere di Nitsch è realizzata in collaborazione con l’Atelier Professor Hermann Nitsch Schloss Prinzendorf .

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Destinazioni: Viaggio tra le sponde del mare e dell’immaginario

Il percorso di lettura della mostra multimediale Destinazioni, ideata dalla curatrice Virginia Monteverde per il Galata Museo del Mare di Genova – il maggior museo marittimo del Mediterraneo – è quello cui fa cenno il titolo del saggio Dal viaggio all’opera del prefatore Giuseppe Zuccarino (nato in provincia di Genova nel 1955 è critico e traduttore).

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MARK DION – By the Sea

MARK DION – By the Sea è il titolo della prima personale alla Pinksummer di Genova, serie “goes to”, dell’artista-ricercatore-ricreatore eco-ambientale statunitense, mediante dispositivi di conoscenza, indagini sul territorio, installazioni e diagrammi grafici. La galleria genovese si distingue per scegliere i suoi autori anche in rapporto a una loro anticonvenzionale, responsabilmente critica, creativamente e cognitivamente innovativa Weltanschauung.