Gerhard Merz

Ultimi articoli

L’arte della burocrazia nel mucchio delle smart-card [prima parte]

La burocrazia è violenza contro violenza: solo nel momento in cui prende coscienza di questa propria natura essa può voler rendere superflua la propria violenza contro-artistica e vetero-liberista. Tutto quel che la sua visione incontra diventa un invito a porre domande, a seguire il filo dei pensieri e delle associazioni ovunque possa condurre e, così facendo, a scoprire inediti percorsi di senso e un nuovo modo di classificare il reale. Lascio al lettore il compito di scoprirne le più intime risonanze.

IMMAGINI OPERATIVE: il numero speciale di TBD Ultramagazine che riflette sull’attuale ricodificazione dell’immagine

È già disponibile il nuovo numero speciale di TBD Ultramagazine, iniziativa nata, nel 2019, durante CAMPO – Corso di studi e pratiche curatoriali della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, di Torino. TBD, acronimo di “To Be Defined”, è un progetto sia editoriale che curatoriale, composto dalla realizzazione di un magazine online e, parallelamente, dalla collaborazione con artisti, invitandoli a concepire un’opera correlata ai contenuti affrontati nella rispettiva rivista. Queste due fasi, poi, trovano conclusione nella realizzazione di un volume cartaceo, quale registrazione e documentazione dell’intero procedimento.

Giuseppe Zuccarino

Percorsi e devianze in Bataille e Klossowski

Del critico e traduttore ligure Giuseppe Zuccarino è appena uscito Sacrifici e simulacri. Bataille, Klossowski (Milano-Udine, Mimesis, 2021). Si tratta di un libro strutturato in due parti, che può offrire numerosi stimoli a chiunque si interessi alle trasgressive avventure di pensiero degli autori in questione, ossia Georges Bataille e Pierre Klossowski.

ARCO. Recorridos Fotográficos

I lavori di ARCO. Recorridos Fotográficos tornano in città, grazie al Comune di Madrid. Dal 4 febbraio il Centro Conde Duque ospita una mostra, curata da Rafael Doctor, che raccoglie le opinioni di un ampio gruppo di artisti nei loro tour di ARCO dal 1988 al 2010.

Giulia Agostini

Giulia Agostini | Luminous phenomena

NFC Edizioni presenta il terzo volume della collana “Luminous phenomena”, dedicata alla fotografia internazionale. Protagonista è Giulia Agostini, le cui opere sono state recentemente esposte al Center of Photography di New York, al Carrousel du Louvre di Parigi e alla Podbielski Contemporary di Milano. Il libro è accompagnato da un testo critico di Angela Madesani e da alcuni pensieri di Filippo Brunamonti e Bruce Checefsky.

Edu-Action

Edu-Action: azione educativa ed esperienza tecnologica

Dalla classe capovolta alla scuola capovolta. Edu-Action di Andrea Balzola (Meltemi, 2021), dopo una premessa sull’educazione a distanza nel periodo della pandemia, si suggeriscono alcune coordinate per integrare il rinnovamento tecnologico della scuola con la riforma dei modelli educativi che si ritiene necessario attuare. Le istituzioni e i metodi formativi devono cambiare radicalmente alla luce delle trasformazioni intervenute nelle cosiddette società avanzate dall’ultimo scorcio del Novecento a oggi. Gabriele Perretta lo ha recensito per Segnonline.

Riparte il Dorsoduro Museum Mile

Con il passaggio della Regione del Veneto in zona gialla, riprende anche la proposta culturale del Dorsoduro Museum Mile, lo straordinario percorso attraverso otto secoli di arte con itinerari integrati, comunicazione condivisa e sconti sui biglietti d’ingresso ai musei.

Arte, mercato e pandemia: Mario Cristiani

In un momento storico che ha costretto tutti gli operatori dell’arte, chi più chi meno, a ripensare il proprio ruolo, la riapertura del mercato deve per forza partire dalla consapevolezza di non attraversare una semplice fase, ma un cambiamento radicale. Che non va sprecato. Dopo un primo colloquio con Massimo De Carlo, ne abbiamo discusso per la nuova rubrica Sistematica, su Segnonline, con Mario Cristiani di Galleria Continua.

Alla ricerca del nome e del suo ri-trarsi [quarta parte]

Il dominio dell’osservazione è quello della parola e del silenzio che fissa: si tratta di dar vita a ciò che è morto nello psichico dell’immagine fotografica, di rendere il potere di comunicare a ciò che non ha trovato senso, di inventare le parole per guardare meglio … Il pensiero verbale dinanzi all’immagine fotografica è lo strumento di questo lavoro. Gettando uno sguardo nell’occhiata infinita dell’opera, giungiamo alla consapevolezza che anche nella riconoscibilità e nell’agnizione in fondo eseguiamo una visibilità proveniente dalla nostra stessa natura … Ma il nostro sguardo dov’è allora? Certamente, è un qualcosa che nasce e muore con quel complesso, infinito sguardo …