placeholder

The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential, il nuovo allestimento di Arthur Duff curato da Luca Massimo Barbero

The Art Studio, lo spazio di ricerca artistica, di The Human Safety Net Foundation, presso le Procuratie Vecchie di Venezia, inaugurerà il 14 aprile la mostra di Arthur Duff intitolata The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential. Questa la prima esposizione del progetto presentato da Luca Massimo Barbero, che per i prossimi due anni sarà il curatore dello spazio nato con l’obiettivo di proporre artisti affini per sensibilità e creatività ai valori della Fondazione che lo ospita. Un dialogo volto a integrare e rafforzare i contenuti e l’esperienza del percorso espositivo permanente A World of Potential, all’interno del quale si colloca l’open space dell’Art Studio.

placeholder

Un workshop Extra Ordinario

La scorsa settimana insieme alla 59. Biennale d’Arte di Venezia e alla Venice Art Week, si è conclusa la terza edizione di Extra Ordinario Workshop, il laboratorio nato spontaneamente nel 2020 dalla collaborazione tra Atelier F (sodalizio artistico dei corsi di pittura di Carlo Di Raco e Martino Scavezzon all’Accademia di Belle Arti di Venezia) e Vulcano Agency, agenzia di comunicazione che ha nel suo DNA la collaborazione con l’arte contemporanea, e che ha messo a disposizione lo spazio Antares.

placeholder

La pittura di Paolo Gioli a Venezia

In occasione dell’apertura della Galleria In Corte a Venezia, il nuovo spazio espositivo della Bugno Art Gallery*, è stata presentata una retrospettiva sugli anni giovanili di Paolo Gioli trascorsi in questa stessa città che, a distanza di qualche mese dalla sua scomparsa, ha portato all’attenzione di tutti la sua Pittura: origine e chiave dei concetti indagati durante il suo instancabile lavoro di sperimentazione, e che tutt’oggi costituisce uno dei risultati più contemporanei, coerenti e interdisciplinari delle avanguardie italiane.

placeholder

Una Biennale Danza 2022 senza confini

Si è appena concluso il 16° Festival Internazionale di Danza Contemporanea organizzato dalla Biennale Danza di Venezia che ha avuto luogo, non solo presso l’Arsenale e i Giardini ma in modo diffuso nella città, dal 22 al 31 luglio. Un’esperienza di 10 giorni, dove poter vivere e scoprire cosa sta scrivendo il mondo della danza contemporanea internazionale. Oltre 100 danzatori, coreografi, compositori e artisti, che con opere inedite o realizzate ad hoc, dialogano tra di loro, e con il pubblico, sui confini delle arti; smaterializzando davanti a noi quegli stessi confini dimostrati aleatori, ogni qualvolta che una realtà entrava in contatto con l’altra.

placeholder

Officina Malanotte. La pittura che rigenera

Officina Malanotte è un nuovo spazio post-industriale in grado di generare cultura. È un’ex officina meccanica, di proprietà della tenuta Bonotto delle Tezze, situata nel comune di Vazzola, nel trevigiano. Di recente ha ospitato cinque tra i più significativi artisti del nostro paese che praticano la pittura come Thomas Braida, Beatrice Meoni, Nazzarena Poli Maramotti, Chris Rocchegiani e Alessandro Roma, invitati in una residenza finalizzata a lavorare (insieme) sul valore (presente) del luogo, mediando e raccontando, il mondo rurale e post-industriale del Veneto di campagna.

placeholder

Omar da Mauro

Le diverse reazioni alla contemporaneità che stiamo vivendo, e che stanno avendo una forte restituzione a Venezia alla Biennale d’Arte, trovano un attivatore anche nel quartiere del Mandrione (Roma), dove un gruppo di nove artisti scelti per età e contesti diversi, in estensione di quello che è stato il loro incontro, ci fanno riflettere sul tema delle residenze d’artista oggi.