Venezia. Cantiere di restauro delle Procuratie Vecchie a cura di Generali Real Estate per la futura sede di The Human Safety Net

The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential, il nuovo allestimento di Arthur Duff curato da Luca Massimo Barbero

The Art Studio, lo spazio di ricerca artistica, di The Human Safety Net Foundation, presso le Procuratie Vecchie di Venezia, inaugurerà il 14 aprile la mostra di Arthur Duff intitolata The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential. Questa la prima esposizione del progetto presentato da Luca Massimo Barbero, che per i prossimi due anni sarà il curatore dello spazio nato con l’obiettivo di proporre artisti affini per sensibilità e creatività ai valori della Fondazione che lo ospita. Un dialogo volto a integrare e rafforzare i contenuti e l’esperienza del percorso espositivo permanente A World of Potential, all’interno del quale si colloca l’open space dell’Art Studio.

Le Procuratie Vecchie di Venezia aprirono un anno fa al pubblico per la prima volta dopo 500 anni. Il cinquecentesco edificio simbolo della città, in Piazza San Marco, restaurato sapientemente dall’architetto David Chipperfield, ora ospita uffici, spazi di coworking, un auditorium, e al terzo piano la sede della Fondazione di Assicurazioni Generali, The Human Safety Net, il movimento di persone, presente in 24 paesi, nato con l’obiettivo di “liberare il potenziale di coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità”. A rappresentare questa missione troviamo la mostra permanente A World of Potential, curata da Orna Cohen e Andreas Heinecke di Dialogue for Social Enterprise, con installazioni e contenuti multimediali di Migliore+Servetto, che grazie alla loro interattività coinvolgono i visitatori in un percorso alla scoperta delle proprie potenzialità e delle qualità negli altri, attraverso 16 installazioni che fanno riflettere su creatività, gentilezza, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale, lavoro di squadra. All’interno del percorso espositivo si trova The Art Studio, il grande open space pensato per ospitare mostre temporanee volte a rafforzare e indagare i temi di The Human Safety Net attraverso la lente dell’arte.

Premessa importante per comprendere la portata del progetto curatoriale che Luca Massimo Barbero è chiamato ad affrontare e l’installazione presentata per gli spazi dell’Art Studio da Arthur Duff. Le opere presenti traggono ispirazione dalle straordinarie xilografie giapponesi ottocentesche raffiguranti i fuochi d’artificio, che da quell’epoca in poi affascinarono il mondo intero. Attraverso la creazione di un sistema laser, linguaggio distintivo dell’artista, verranno presentate nuove forme e composizioni personalizzate per coinvolgere il potenziale e l’occhio del visitatore esortato a interagire con le opere, caleidoscopio di luci, con il fine ultimo analogo alla Fondazione stessa: donare una visita sorprendente e inaspettata alla scoperta dei nostri punti di forza. Citando le parole del curatore: “Arthur Duff ha creato un’esperienza intima e visivamente intensa che parte concettualmente dalla storia del visivo, dell’effimero e del meraviglioso, come la grande tradizione orientale dei fuochi d’artificio. La restituisce al mondo moderno nel centro di Piazza San Marco. In questo modo, coinvolge l’occhio del visitatore in ciò che dobbiamo fare quotidianamente in questa straordinaria città e nella vita. L’occhio affamato è una metafora incisiva, anche se effimera, dell’interazione tra l’occhio, noi esseri umani e le nostre potenzialità, e non solo percettiva, un’eco del lavoro che The Human Safety Net svolge nella sua attività quotidiana in 24 Paesi”