Extra Ordinario Workshop
Extra Ordinario Workshop, 2022, Vulcano Agency, ph. Nico Covre

Un workshop Extra Ordinario

La scorsa settimana insieme alla 59. Biennale d’Arte di Venezia e alla Venice Art Week, si è conclusa la terza edizione di Extra Ordinario Workshop, il laboratorio nato spontaneamente nel 2020 dalla collaborazione tra Atelier F (sodalizio artistico dei corsi di pittura di Carlo Di Raco e Martino Scavezzon all’Accademia di Belle Arti di Venezia) e Vulcano Agency, agenzia di comunicazione che ha nel suo DNA la collaborazione con l’arte contemporanea, e che ha messo a disposizione lo spazio Antares.

Il workshop ha visto quest’anno la novità della partnership con l’istituzione veneziana che, riconosciuto il valore e i risultati conseguiti nelle esperienze precedenti, ha deciso di intraprendere una collaborazione diretta.

Sono cento gli artisti che quest’anno tra giugno e settembre hanno lavorato, e tra ottobre e novembre hanno esposto le loro opere, all’interno del Padiglione Antares, collocato nel Parco scientifico Vega, a Marghera. Il progetto è stato coordinato dai curatori Daniele Capra e Nico Covre, e dai docenti Di Raco e Scavezzon, un vero e proprio laboratorio aperto che di anno in anno ha accolto sempre più curatori, collezionisti, galleristi e appassionati, interessatia conoscere e ascoltare artisti emergenti senza alcun filtro. Allo stesso tempo permette agli allievi di maturare conoscenze teorico-pratiche fondamentali per sviluppare i codici essenziali della pittura, ma anche una formazione professionale, potendosi confrontare con quelli che saranno i destinatari dei loro sforzi creativi. Inoltre, a render extra ordinaria l’esperienza, è la presenza di artisti già riconosciuti sul panorama internazionale, come Nebojša Despotović, Giulio Malinverni e Thomas Braida, che pur avendo terminato i loro studi ed essendo già presenti nel sistema dell’arte, hanno continuato a frequentare e a lavorare nell’Atelier F, diventando oggi per gli allievi l’anello di congiunzione tra periodo formativo e realtà. In particolar modo Despotović, sempre presente, è un vero vate nel workshop, un concentrato di esperienza, ispirazione e resistenza, ma anche un elemento di unione, che quest’anno nelle sue opere ha ritratto alcuni dei membri dell’Atelier F al lavoro.

Extra Ordinario Workshop nasce nei mesi successivi al primo lockdown, sfruttando intelligentemente i processi antropologici che la pandemia ha evidenziato, fondando così le basi per quello che oggi è un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. Grazie alla condivisione di risorse è stato possibile costruire un’alternativa nel sistema, nessuna delle due parti senza l’altra sarebbe riuscita in questa impresa che oggi, in totale onestà intellettuale, ci permette di accorciare e ingannare quella che anche nell’arte, come nell’industria, è diventata una filiera di selezioni e di interessi. All’interno del sistema contemporaneo, caratterizzato da biennali, bulimie espositive, fiere e gallerie, ormai non più solo fisiche ma anche online, dominato da un estremo gaslighting, questo workshop ci dona lopportunità di cogliere la nostra mela dall’albero anziché in negozio tra quelle che qualcuno ha già scelto per noi. Rappresenta la possibilità di darle le nostre attenzioni, di notarla prima di tutti, di coltivarla, osservarla crescere, e di coglierla quando secondo noi è matura. In parte un ritorno all’identità e allo scopo con la quale nacquero le accademie di belle arti in Italia.