Setsuko, Magnolia I, 2022, enameled terra-cotta, 32 3/8 × 18 1/8 × 17 inches (82 × 46 × 43 cm) © Setsuko. Photo: Thomas Lannes

Setsuko a Roma | Sculture, dipinti e opere su carta alla Gagosian capitolina

“Toccare e dare forma alla terra è un modo per vivere in simbiosi con la natura” (Setsuko)

Gagosian ha ospitato la mostra “Into the Trees II”, che ha visto come protagonista l’artista giapponese Setsuko. Presso la sede romana della galleria sono state esposte sculture inedite della rinomata artista e scrittrice, già “Artista Unesco per la Pace“. Ceramiche, opere in bronzo e in legno, ispirate al mondo naturale, sono state affiancate a dipinti che ripercorrono la carriera di Setsuko. Una piccola selezione di opere su carta dell’artista del Sol Levante ha completato l’esposizione di Via Francesco Crispi 16.

L’esposizione ha approfondito la ricerca sulle opere già presentate in occasione di “Into the Trees”, prima parte di questo ciclo di esposizioni, tenutasi a Parigi. Si tratta, inoltre, del ritorno dell’artista a Roma, dove ha vissuto per quindici anni assieme al marito (il celebre Balthus, durante il periodo in cui è stato direttore dell’Académie de France a Roma, prima di spostarsi al Grand Chalet of Rossinière, in Svizzera, nel 1977). Fu proprio nella capitale che Setsuko incontrò Benoît Astier de Villatte, anch’egli residente a Villa Medici quand’era bambino. Oggi l’artista giapponese lavora presso l’atelier di Astier de Villatte a Parigi, dove realizza le sue opere e collabora con il prestigioso studio alle collezioni in ceramica. “ Into the Trees II“ è inoltre la prima mostra di Setsuko a Roma dal 1979, quando fu protagonista di una personale presso la Galleria Il Gabbiano.

Le ceramiche di Setsuko sono realizzate in terracotta: l’artista vetrifica le opere in uno smalto bianco latte, per poi dare forma a sculture di querce, rose, limoni, magnolia, melograni, mele cotogne alberi di fichi. Nelle viti in ceramica si riescono persino a notare la solidità delle radici e la consistenza nodosa della corteccia. L’artista crea magistralmente foglie, fiori, frutta e ghiande, le cui imponenti forme e delicate superfici mostrano la forza di questi elementi, anni di resistenza e di crescita, strutture vitali che denotano la forte propensione di Setsuko all’osservazione della natura. Queste opere non potevano che suscitare il ricordo delle ceramiche in terracotta giapponesi del periodo Jōmon (10,500–300 A.C.), senza dimenticare l’ispirazione proveniente dalla tradizione estetica europea – a dimostrazione del tentativo continuo di Setsuko di unire l’immaginario orientale e quello del vecchio continente.

Le ceramiche sono state affiancate da una scultura in legno di un ulivo, con le foglie e i fiori dipinti di rosso, oro e verde acqua. L’opera è stata esposta assieme a dei candelabri in bronzo, adornati con uva, fichi e melograni. Queste sculture riprendono le opere esposte durante “Regards de Setsuko”, mostra del 2021 tenutasi al Musée national du château de Malmaison, a Rueil-Malmaison. L’esposizione francese era stata ideata per consentire un dialogo tra i lavori di Setsuko e le decorazioni presenti presso la casa di Joséphine de Beauharnais e Napoleone Bonaparte. Una serie di dipinti e lavori su carta dell’artista edochiana hanno invece permesso di comprendere a fondo lo sviluppo dell’artista in oltre sessant’anni di carriera. Proprio da quegli anni ’60 in cui Setsuko risiedeva a Roma, fino ad arrivare alle opere concepite durante il lockdown. 

Resi delicatamente e definiti con precisione all’interno di uno spazio pittorico piatto, questi eleganti allestimenti di nature morte e intimi interni domestici sono talvolta ravvivati dalla presenza di piante e gatti. I dipinti rappresentano un tentativo riuscito di sintesi tra l’estetica giapponese e quella dell’Europa modernista – esattamente come nel caso delle sculture – e rivelano ancor più chiaramente la passione di Setsuko per l’osservazione, ravvicinata e contemplativa, degli oggetti che davano e danno forma alla vita di tutti i giorni di questa magnifica artista della quotidianità.

Setsuko è nata nel 1942 a Tokyo e oggi vive e lavora tra Parigi e il Grand Chalet de Rossinière. Le sue opere sono conservate presso illustri collezioni di istituzioni internazionali tra cui quella del MET di New York. Negli ultimi vent’anni, l’artista giapponese ha esposto al Palais des Nations di Ginevra (2001),presso l’Atelier de Cezanne ad Aix-en-Provence, in Francia (2012), al Grand-Château d’Ansembourg, in Lussemburgo (2014); al Sogo Museum of Art di Yokohama, con la mostra “The Life of Setsuko Klossowska de Rola” (2016) e presso il Musée national du château de Malmaison, con la mostra “Regards de Setsuko” (2021). Dal 2002 è presidente onorario della Fondation Balthus.