Leonardo Petrucci: “Una questione di spazio”

Si conclude oggi la personale dell’artista toscano, all’interno dei Musei Civici di Pesaro, ideata con l’obiettivo di veicolare tematiche antiche attraverso il supporto della tecnologia digitale.

Scienza ed astronomia sono le tematiche su cui ruota “Una questione di spazio”, personale di Leonardo Petrucci (Grosseto, 1986), a cura di Marcello Smarrelli, presso Palazzo Mosca a Pesaro.

L’esposizione –  realizzata con il supporto della Galleria Gilda Lavia – è ubicata nella sede che oggi ospita i Musei Civici di Pesaro, un tempo residenza di una delle più importanti famiglie della nobiltà pesarese, e dove è possibile ammirare famosi capolavori dell’arte come la Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini.

Dislocata in diverse sale dai toni blu “Una questione di spazio” riassume gli ultimi anni della produzione artistica di Petrucci qui articolata attraverso tre gruppi di lavori che investigano il rapporto esistente tra arte, natura e tecnologia, relazione in sintonia con la filosofia di Pesaro Capitale della Cultura 2024.

Fin da sempre la ricerca dell’artista si è focalizzata sui temi della geometria sacra, dell’alchimia, della cabala e dell’astrologia a cui ha sovrapposto contenuti a noi più contemporanei come la scienza, la biologia, la fisica quantistica e la astronomia. Facendo tesoro di importanti riferimenti culturali del Novecento, come gli scritti di Jung, degli antichi saperi artigianali tramandati anche grazie alla regione natia, la Maremma, e dell’impiego della tecnologia digitale Petrucci ha dato vita ad opere di differente genere – dall’installazione alla pittura, dalla fotografia al tessuto – realizzate attraverso un approccio alchimistico.

I suoi lavori sono, infatti, spesso il risultato di un mixer tra le innovative metodologie espressive e materiali ancestrali, primari. Esemplare è il corpus denominato Red Hope, che gode del patrocinio della Nasa (National Aeronautics and Space Administration), e consistente in una serie di tappeti di lana realizzati a mano, avvalendosi delle grandi maestranze tessili indiane dei villaggi attorno a Varanasi, nell’Uttar Pradesh. Gli artigiani, nodo dopo nodo, hanno riprodotto ai telai le fotografiche che il rover Curiosity della NASA scatta alle porzioni di suolo marziano dopo averne perforato le superfici rocciose. Obiettivo dell’opera è far calpestare i tappeti dai visitatori che saranno le prime persone a mettere piede su Marte grazie a questa semplice azione pionieristica.

L’itinerario prosegue con Tessitura Cosmica ovvero arazzi che riproducono fedelmente le texture extraterrestri presenti nelle meteoriti ferrose formatosi in 4 miliardi di anni grazie alla lentissima solidificazione degli elementi nello spazio dopo catastrofiche collisioni cosmiche tra pianeti e protopianeti. Questi composti, il cui nome deriva dal loro scopritore Alois von Beckh-Widmanstätten, sono delle vere e proprie archetipiche impronte digitali del nostro sistema solare. L’idea alla base dell’opera è riprodurre l’intreccio naturale in una veste completamente nuova ossia sotto forma di arazzi tessuti con Telai Jacquard.

Infine, l’inedito Panspermia presenta pitture ad olio su tela raffiguranti le melanconiche visioni di cadute di meteore sul pianeta Terra. Il soggetto è ossessivamente ripetuto col fine di evocare un senso di angoscia e distruzione ma anche di benessere e vitalità. Una dicotomia esplicitata già nel titolo, che fa riferimento alla teoria che ipotizza la nascita della vita sulla Terra grazie a giganteschi impatti meteoritici.

Leonardo Petrucci: “Una questione di spazio”

A cura di Marcello Smarrelli

Dal 21 novembre 2023 al 24 gennaio 2024

Palazzo Mosca, Musei Civici

Piazzetta Mosca, 29 – 61121 – Pesaro PU

Ingresso a pagamento

Orario: dal martedì al giovedì h10-13; dal venerdì alla domenica e festivi h10-13 e h15:30-19:30

Tel: +39 0721 387541

Maila Buglioni

Storico dell’arte e curatore. Dopo la Laurea Specialistica in Storia dell’arte Contemporanea presso Università La Sapienza di Roma frequenta lo stage di Operatrice Didattica presso il Servizio Educativo del MAXXI. Ha collaborato con Barbara Martusciello all’interno dei Book Corner Arti promossi da Art A Part of Cult(ure); a MEMORIE URBANE Street Art Festival a Gaeta e Terracina nel 2013 e con il progetto Galleria Cinica, Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (PG). Ha fatto parte del collettivo curatoriale ARTNOISE e del relativo web-magazine. Ha collaborato con varie riviste specializzate del settore artistico. È ideatrice e curatrice del progetto espositivo APPIA ANTICA ART PROJECT. È Capo Redattore di Segnonline, coordinando l'attività dei collaboratori per la stesura e l’organizzazione degli articoli, oltre che referente per la selezione delle news, delle inaugurazioni e degli eventi d’arte. Mail eventi@segnonline.it