miart 2024. no time no space Creative Direction: @cabinet_milano Photography: @charlieengman Cabinet Team: Fabio Maragno, Nicola Narbone, Rossana Passalacqua, Benedetta Stefani, Francesco Valtolina Sound: Luca Venturini @waltermagi_

miart 2024: no time no space

Dal 12 al 14 aprile 2024 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi.

Dal 12 al 14 aprile 2024 (anteprima VIP giovedì 11 aprile) torna miart la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi. “Con 181 gallerie (un incremento a doppia cifra rispetto al 2023) provenienti da 28 Paesi e 10 Premi, che saranno assegnati nei giorni di mostra, la ventottesima edizione della fiera milanese ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per tutto il pubblico dell’arte” afferma Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano.  

Attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo no time no space, miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini, mescolando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, cogliendo nel tumultuoso e mutevolissimo flusso dell’immediata attualità ciò che nell’arte è stabile e durevole.

Punto di partenza di questo percorso saranno le gallerie italiane, che rappresentano oltre la metà del totale degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti in cerca di novità ma anche di specificità locale. Rispetto alle precedenti edizioni aumenta tuttavia l’incidenza delle gallerie provenienti dall’estero, che crescono in numero ma soprattutto in qualità, grazie a significativi nuovi ingressi all’interno della sezione principale, Established. Tra queste Helena Anrather (New York), Galerie Buchholz (Colonia, Berlino), Emanuela Campoli (Parigi, Milano), Fortes D’Aloia & Gabriel (San Paolo, Rio de Janeiro), greengrassi (Londra), Georg Kargl Fine Arts (Vienna), KOW (Berlino), Fabienne Levy (Losanna, Ginevra), Galerie Neu (Berlino), Nosbaum Reding (Lussemburgo, Bruxelles), Dawid Radziszewski (Varsavia), Super Dakota (Bruxelles), e Galerie Tschudi (Zuoz, Zurigo), per citarne alcune.

Oltre alle new entries, abbondano anche le conferme da parte delle gallerie internazionali che già hanno animato le ultime edizioni della fiera, come ad esempio 1 Mira Madrid (Madrid), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Corvi-Mora (Londra), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Felix Gaudlitz (Vienna), Galerie Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM’S (Berlino), Andrew Kreps Gallery (New York), GALERIE LELONG & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Mai 36 Galerie (Zurigo), MISAKO & ROSEN (Tokyo), Galerie Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), GIAN ENZO SPERONE (Sent), Galerie Gregor Staiger (Zurigo, Milano), Gallery Sofie Van de Velde (Anversa), Galerie Fons Welters (Amsterdam), e Galerie Hubert Winter (Vienna).

Ritorna quindi come di consueto Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie focalizzate sulla promozione delle generazioni più recenti di artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un interessante mix tra ritorni – Bel Ami (Los Angeles), Sébastien Bertrand (Ginevra), Sans titre (Parigi) – e new entries, come Arcadia Missa (Londra), ASHES/ASHES (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino).

Il 2024 sarà poi segnato dalla prima edizione di Portal, un’inedita sezione curata quest’anno da Julieta González e Abaseh Mirvali, che ospita dodici selezionate gallerie che propongono dieci piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale e pensate per scoprire o riscoprire universi e pratiche artistiche solo all’apparenza lontanissime: una finestra per guardare al presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali. Gli artisti qui rappresentati saranno: Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero), CATPC (KOW), Birgit Jürgenssen (Galerie Hubert Winter), Francesco Gennari (Ciaccia Levi/ZERO…), Maria Lai (Nuova Galleria Morone), Bertina Lopes (Richard Saltoun Gallery), Turiya Magadlela & Senzeni Marasela (Kalashnikovv Gallery), Troy Makaza & Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery Harare), Franco Mazzucchelli (ChertLüdde), ed Erika Verzutti (Fortes d’Aloia & Gabriel/Andrew Kreps Gallery).

Ulteriore novità è la sezione tematica Timescape, progetto espositivo che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico di miart opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera. Attraverso una costellazione di opere d’arte, manufatti e oggetti, le gallerie che partecipano a questa sezione presentano vere e proprie micro-esposizioni, che arricchiscono miart con un approccio trans-storico e trasversale e aumentano la capacità di attrazione di collezionisti, curatori e professionisti italiani e stranieri. Questo viaggio nel tempo comincerà nel 2024 con un affondo sul primo Novecento grazie al contributo di Aleandri Arte Moderna (Roma), Bottegantica (Milano), ED Gallery (Piacenza), Galleria Carlo Virgilio & C. (Roma), Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) e Galleria Russo (Roma).

miart conferma così il suo ruolo centrale tra gli appuntamenti del mercato dell’arte, non solo allargando i propri confini, ma anche rimarcando la propria attitudine alla ricerca e ponendosi come piattaforma di osservazione della società e dei suoi cambiamenti.