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Carla Accardi. Scrivere con il colore

Si intitola “Scrivere con il colore” la personale che la galleria Francesca Minini dedica a Carla Accardi (Trapani, 1924 – Roma, 2014), una delle voci più originali del secondo dopoguerra, fra i massimi esponenti dell’astrattismo italiano. La mostra, curata da Lorenzo Benedetti e realizzata in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo, propone un livello di lettura ulteriore del lavoro di questa artista così innovativa e di rilievo nel panorama dell’arte contemporanea, indagando l’intimo rapporto tra i suoi dipinti e la poesia.

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Il programma di mostre del Gropius Bau per il 2022

“Il 2022 del Gropius Bau ci vedrà crescere organicamente, diventando un unico sito per raccogliere, mostrare, fisicamente, artisticamente e culturalmente. Il programma per l’anno prossimo riflette proprio il nostro obiettivo di diventare uno spazio condiviso per mostre e attività per persone con diversi background, interessi, capacità e età. Vi invito a prendere parte alla nostra gamma in continua espansione di attività educative, eventi e workshop, a partecipare a retrospettive e a interessarvi di temi di assoluta attualità.” Con queste parole Stephanie Rosenthal, direttrice del Gropius Bau, annuncia il nuovo programma dell’istituzione berlinese.

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“L’Arte è mia. Ma non solo”. Dialogo sottovoce con Francesco Lauretta

Conosco Francesco Lauretta da lungo tempo. Una familiarità fatta di incontri gentili, di conversazioni en plein air tra le bellezze opulente di Palermo e tra i prospetti che paiono d’ematite di Firenze. Ho avuto così sempre modo di approfondire, di questo artista, la squisita sensibilità, l’esattezza intellettiva, la fiamma viola che lo accende. Condividiamo questo “esotismo composito” per dirla alla D’Annunzio: entrambi percorsi dal fervore di girovagare per la penisola, abbiamo custodito nel nostro organismo una sostanza intrisa dei blu radiosi delle acque abitate dalle sirene, cullata dai profumi delle pomelie e delle zagare. Una sicilianità che si esprime, nella pittura di Lauretta, nella vibratilità dei barbagli luminescenti, nell’impasto cromatico che è di purità gemmea. L’ho sempre pensato come un San Francesco che si pone con fede dinanzi alla sua tela in un’esecuzione pittorica o disegnativa che è tutta un fluire di linfe interiori, che è tutta una vera teologia dell’arte. Un citaredo dalla malinconia pacata ma dalle pupille ignee. Sono felice di tornare a dialogare con lui, in un’idea comune d’Arte.

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Fondazione ARIA inaugura la stagione dell’Armenia in Abruzzo

Nella Sala Consiliare del Comune di Pescara, la Fondazione ARIA, in collaborazione con il Comune di Pescara, l’Ambasciata d’Armenia in Italia e il Comune di Atri, ha presentato il libro Canti popolari armeni. Durante l’incontro all’insegna della cultura della comunicazione, non poteva mancare anche un’anteprima del programma culturale ARIA 2022, e in particolare della nona edizione della rassegna d’arte e culture internazionali Stills of Peace and Everyday Life.

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Robert Morris. 4 Rings, 2 Centers

Osart Gallery inaugura il prossimo 24 marzo 4 Rings, 2 Centers, una mostra dedicata all’omonima opera di Robert Morris, (Kansas City, 1931 – Kingston, 2018), presentata in occasione della prima personale milanese dell’artista presso la galleria Alessandra Castelli nel 1974. L’installazione, di dimensioni monumentali, è composta da sei elementi, per uno sviluppo totale di quasi venti metri. Ad essa è dedicata tutta la sala principale di Osart Gallery, che riunisce ed espone per la prima volta anche una serie di documenti relativi alla prima mostra dell’artista.

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Thomas Soardi, A Submerged Subversion

Si intitola “A Submerged Subversion” la mostra site-specific di Thomas Soardi (Thiene, 1991) proposta all’interno di venerazioneMUTANTE, la stagione espositiva di spazioSERRA dedicata alla trasformazione delle opere site-specific nel corso della loro permanenza, e allestita presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.

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La tela di Penelope: Silvia Scaringella

Tra il novembre e il dicembre dello scorso anno, presso la Sala Kounellis di Palazzo Belmonte Riso, sede del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, si è inaugurata “Senza titolo”, installazione temporanea di Silvia Scaringella a cura di Andrea Guastella. L’istallazione – una serie di teli dipinti a inchiostro giapponese di misura modulabile disposti al suolo su binari sfalsati – si è accompagnata “alla grande installazione di Kounellis di palazzo Riso, tra la pesantezza degli armadi poveri, comuni e rudimentali, e la leggerezza nell’essere sospesi: un contrasto, uno scontro tra equilibrio e gravità da cortocircuito visivo” (Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona) che ha creato artificialmente l’“ombra” degli armadi di Kounellis e ha costituito il palcoscenico ideale per una performance di danza di Noemi Crocilla e Giulia Tartamella, con la regia di Salvo Agria. Ne abbiamo discusso con l’autrice che, come ha scritto Claudio Strinati,“vive in sé questa esperienza di condivisione tra arte e scienza che ha assimilato sin dai suoi esordi probabilmente guardando con appassionato acume certi suoi grandi predecessori come Cornelis Escher e, più direttamente a lei vicino, Renato Mambor, da cui ha dedotto un afflato creativo attraverso il quale rielabora, ripropone e radicalmente trasforma un tema ormai profondamente sedimentato nelle nostre coscienze, quello della donna artista che predilige in modo assoluto la plasmazione della materia secondo uno spirito di vera e propria capacità e volontà generatrice. Uno spirito che non può non essere pensato come peculiarità assoluta femminile”.

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Gli NFT di Emiliano Ponzi e Giuliano Sangiorgi

«Il mondo dell’arte è cambiato» scrive Giacomo Nicolella Maschietti nel testo che accompagna l’operazione artistica di Emiliano Ponzi in collaborazione con Giuliano Sangiorgi. Il critico e giornalista si riferisce a quando, lo scorso 11 marzo 2021, da Christie’s New York, Beeple vendeva un’opera digitale per 69 milioni di dollari. Un Non Fungible Token ha modificato la nostra percezione dell’arte digitale, attraverso la consapevolezza che un certificato di proprietà e provenienza può diventare un asset d’investimento.

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Narcissus. Giuseppe Leone per Signum

Giuseppe Leone, artista ed accademico sannita, con l’opera unica Narcissus, sarà protagonista della rassegna Signum, ideata da Francesco Gallo Mazzeo per la Bibliothè Art Gallery di Roma, da lunedì 28 marzo.

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Effetto Duchamp (III)

Il grande evento di questo periodo, il grande effetto degli effetti, è questa agonia dell’effetto, l’agonia dell’accadimento e della felicità di vivere, che introduce un’idea della guerra costante e parallela. Da oggi, la sola vera pratica artistica, quella del liberalismo dell’effetto, è una pratica violenta, animatoria e alternativa alla storia: labirinto dei segni in esposizione che segue un senso insensato … La macchina memetica del ready-made cerca ovunque e, invece di essere l’incubo della significazione, serve implicitamente a ungere i bordi … Questa osservazione apre una serie di problemi che richiedono di essere affrontati. Che differenza c’è tra il gioco del ready-made e il giocare dei bambini all’angolo della strada, cioè tra il gioco dell’artista sociale nei processi di interazione e l’arte istituzionale? Perché gli storici dell’arte hanno prestato così poca attenzione al gioco sociale del ready-made?

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Excitatio. O del risveglio

Corpi, vulva, ortaggi e colore. Inaugura a Milano il 24 marzo 2022 alle ore 19, nello Spazio di Maria Calderara, la mostra Excitatio, a cura di Francesca Interlenghi, debutto del più articolato progetto dedicato all’arte al femminile di Marco Flo Meneguzzo, art dealer con una lunga tradizione familiare nel mondo dell’arte.

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Fronte e retro Italo Zuffi

Fronte e retro è la mostra a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri che il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna dedica a Italo Zuffi, artista maturato fra Bologna e l’Inghilterra, oggi di base a Milano. La retrospettiva dell’autore emiliano, che nel museo bolognese resterà allestita fino al termine della prossima primavera, si compone anche di un’ulteriore e futura esposizione. Quest’ultima sarà realizzata la prossima primavera, in occasione di Artefiera e Artcity, a Palazzo De’ Toschi spazio di proprietà della Banca di Bologna. La mostra al MAMbo si concentra sulla produzione pressoché completa dell’artista, includendo le opere degli esordi fino ai lavori del 2020. L’allestimento a Palazzo De’ Toschi invece metterà in risalto alcune indagini in campo scultoreo interpreti di un filone recente della ricerca di Italo Zuffi.