Eretica e retorica, la mostra di Florin Ștefan curata da Antonello Tolve presso la sede romana della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, in via dei Monti di Pietralata 16, fino al 15 giugno 2025
La nitida bellezza delle sue parole
Quando filo, colore, parola s’intrecciano, una mostra di Luisa Lanarca a cura di Giovanna dalla Chiesa tenutasi presso Maja Galleria di Arte Contemporanea, in via Monserrato 30, a Roma.
Cento anni dopo: esserci ancora
Titina Maselli presso il Casino dei Principi a Villa Torlonia, via Nomentana 70, e il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza, Piazzale Aldo Moro 5, Roma, fino al 21 aprile 2025.
Nella terra del rimpianto e della memoria
Il pavimento di casa di mia madre di Valentina De’Mathà, nell’ambito di Lascia andare, a cura di Majd El Roumy, presso Cosmo, Piazza Santa Apollonia in Trastevere 1° marzo 2025.
Ritualizzare la condanna
Nei calanchi della visione, di Antonio Della Guardia, presso Supernova, Piazza di Santa Maria in Trastevere 14, fino al 16 marzo 2025.
Un vuoto che acquieta e inquieta
La promessa del vuoto di Giovanni Termini, presso il Pastificio Cerere, in via degli Ausoni 78, a Roma, fino al 15 marzo 2025.
Muta preghiera scritta sulla sabbia
Fino al 17 settembre 2023, alla Fondation Beyeler, Riehen (Svizzera), Palimpsest di Doris Salcedo
Una poesia visiva
«Se anche palpita (perché il cuor nostro non è cangiato ma la mente sola), questa benedetta mente gli va a ricercare tutti i secreti di questo palpito, e svanisce ogn’ispirazione, svanisce ogni poesia», si legge nello Zibaldone leopardiano, e nelle stanze della biblioteca del padre Monaldo, a Recanati, quel palpito sembra intrappolato in una sfera di quarzo illuminata da un laser, in un’installazione storica di Maurizio Mochetti, qui collocata dal curatore Antonello Tolve nel cuore della mostra Io nel pensier mi fingo.