Una mostra immersiva che omaggia una storica leggenda amorosa è visibile nello spazio romano di PostermastersROMA, sede italiana della storica galleria newyorkese.
Numero Cromatico, l’arte connettiva (s)muove la memoria emozionale
THE FUTURE WILL NOT WAIT FOR US ovvero IL FUTURO NON CI ASPETTA è il titolo dell’ultimo progetto dei Numero Cromatico, collettivo artistico composto da ricercatori provenienti dal mondo delle arti visive e delle neuroscienze, esposto alla galleria T293 di Roma, fino al 24 febbraio 2023.
SUBSTRATUM G A L L E R I A. Una lirica stilla selenografica nel segno di Virginia Carbonelli
Substratum G A L L E R I A, spazio relazionale tra design e arte contemporanea, ospita la mostra intima e poetica “Alla Luna | Omaggio alla luce riflessa. Il design incontra le opere di Virginia Carbonelli”, fino al 29 aprile 2023
La fascinazione alchemica nell’arte di Francesco Filippelli
Dal 7 al 28 gennaio 2023, la galleria d’arte “Spazio 57” presenta lo scenario di un efficace racconto di connessioni esistenti tra la chimica e l’arte grazie all’esposizione “Frammenti di Temporama Alchemico” di Francesco Filippelli. L’artista, laureato in chimica, affianca la professione di pittore a quella di docente di matematica e scienze.
“A Storm is blowing from paradise” di Oscar Murillo
Qualche settimana fa si è chiusa la mostra “A storm Is Blowing From Paradise”, che ha visto Oscar Murillo protagonista presso la Scuola Grande della Misericordia di Venezia.
Setsuko a Roma | Sculture, dipinti e opere su carta alla Gagosian capitolina
“Toccare e dare forma alla terra è un modo per vivere in simbiosi con la natura” (Setsuko)
Urs Fischer | Un’altra mostra dell’artista svizzero alla Marciano Art Foundation di Los Angeles
“Con le immagini si può essere parte di qualunque cosa. Si può comunicare con qualsiasi tempo della storia” (Urs Fischer)
Passare la soglia
Ma tu rimani di Lorenzo Montinaro a Casa Vuota
Nella prima mostra personale di Lorenzo Montinaro, Ma tu rimani, a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo, le pareti di Casa Vuota divengono soglia dell’altrove, luogo di convergenza tra perdita e resto, ultima dimora e attraversamento di un passaggio spirato che riguarda universalisticamente l’io e il tu, la traccia nominale impressa su materia lapidea, la memoria di un vivere nel trascorrere e perdurare.
Gagosian New York: Urs Fischer “Denominator”
Gli oggetti sono un’estensione dei nostri corpi, dei nostri bisogni, dei nostri desideri” (Urs Fischer)
Danny Avidan: The Tragedy of Acis and Galatea
Tra mito, tragedia e pittura
Il 14 settembre 2022 ha inaugurato il solo show di Danny Avidan, The Tragedy of Acis and Galatea, che chiuderà le porte al pubblico il 29 ottobre.
Vojtěch Kovařík: “Dusk of the Gods”
Fino all’08 ottobre presso la sede di News York della galleria Mendes Wood DM è visibile la personale di Vojtěch Kovařík.
La forza del pensiero: Michele Citro
Molti – troppi – usano la forza del pensiero per inscenare spettacoli da baraccone. Michele Citro, no. Dopo aver studiato filosofia, Michele inizia a insegnare – è docente di Marketing, Economia e GUI (Graphical User Interface) presso lo IUDAV-VHEI (Valletta Higher Education Institute) – e a curare mostre d’arte. L’ultima, Luccicanza, inaugura domani il Venice Design Week.
Quarta generazione
Michelangelo Pistoletto a Lubiana
Negli spazi espositivi della Galleria Cukrarna di Lubiana, è stata inaugurata oggi, Quarta generazione, antologica dedicata a Michelangelo Pistoletto.
Giacomo Verde e il pensiero critico
Fino al 15 gennaio 2023 sarà visibile la personale di Giacomo Verde presso il CAMEC – Centro Arte Moderna e Contemporanea – La Spezia
“The Kids Are Alright” | La prima personale del duo primeria desordem
Il 23 settembre ha inaugurato la prima personale del duo artistico portoghese primeira desordem presso la sede portoghese di Monitor (Lisbona) e sarà visibile fino al 29 ottobre.
Il Roy Lichtenstein della costiera amalfitana
L’arte di Giuseppe Palermo sembra fatta apposta per confermare lo stereotipo dell’artista del Sud: coloratissima, dirompente, sprizzante energia da tutti i pori. La prima parola che mi è venuta in mente osservando i suoi lavori – e conoscendo l’artista di persona – è stata “ammunina”: come in quell’espressione in napoletano “facite ammuina”, letteralmente “fate confusione”, che è sovente ricondotta a un comando contenuto in un cosiddetto “Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie”; un falso conclamato, visto che un libro simile non è stato mai stampato. Anche l’arte di Giuseppe non è affatto improvvisata. Come quando, giusto per fare un esempio, egli riproduce ingigantendoli i decori delle maioliche della costiera amalfitana. Ciò che Roy Lichtenstein operava coi miti del suo tempo, Giuseppe lo fa coi segni del nostro passato, inducendoli a riviverlo, a renderlo attuale. Come lavoro spontaneo, non c’è male.