Una strana moralità avanza. Ma soprattutto qui, sul web: il luogo adatto per confondere le acque e creare divisioni senza un sano confronto
Marinella Senatore inizia la collaborazione con la galleria Mazzoleni
“Il mio lavoro è energia; un’energia che si sviluppa dal cortocircuito tra elementi differenti messi in dialogo in uno stesso spazio”. Marinella Senatore
XII EDIZIONE LAND ART AL FURLO: Cento passi, tre fontane, un filo.
Arriva anche quest’anno la chiamata alle arti gratuita della Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo suddivisa in tre concorsi a cui partecipare entro maggio.
CASCINA I.D.E.A. annuncia il programma 2021
CASCINA I.D.E.A. annuncia la riapertura del suo programma di mostre e residenze d’artista che prenderà il via questa primavera con la personale di Vannessa Safavi.
Sissi. ABITOLARIO. L’esistenza enciclopedica dell’abito nel verso linguisticato
“Abitolario” è il nuovo libro d’artista di Sissi in cui si palesa la sua ricerca da sempre tesa a restituire una nuova interpretazione del “sistema vestimentario”.
Christina Zurfluh
Fino al 27 marzo la Mario Mauroner Contemporary Art di Vienna propone il lavori dell’artista Christina Zurfluh
Il minimalismo pop di Richard Artschwager
Una nuova mostra alla Gagosian Gallery di Roma, che segue l’importante retrospettiva organizzata da Germano Celant al MART di Rovereto nel 2019, presenta quindici opere di Richard Artschwager (Washington, 1923 – Albany, 2013) le quali risalgono al periodo tra il 1964 e il 1987.
Andrea Bianconi – Spazio Alda Merini
Avrebbe compiuto 90 anni Alda Merini “nata il ventuno a primavera”. L’artista Andrea Bianconi, in collaborazione con Casa Testori e con la nuova gestione di “Casa delle Arti – Spazio Alda Merini”, organizza per il 21 marzo a Milano una performance che celebri e renda omaggio, nel giorno dell’equinozio che è anche la Giornata Mondiale della Poesia, alla voce cristallina e assoluta della poetessa. Che dettava i suoi versi al telefono.
Mostre, musei e pandemia – Vincenzo Trione
Il Black Out delle mostre “di ogni ordine e grado”, dalle esposizioni di quartiere alle grandi rassegne dei musei generalisti, ha avuto persino effetti positivi, come la cancellazione, si spera finale, di eventi solo di cassetta, economicamente, culturalmente e socialmente insostenibili. Ha altresì incoraggiato, anche attraverso l’impegno di tutti gli operatori del settore nel trovare canali alternativi, l’istaurarsi di una relazione più meditata e complessa con il pubblico. Che non può tuttavia prescindere, essendo le opere dei “corpi”, dalla fisicità del contatto. Ne abbiamo discusso, tra provocazioni mie e proposte operative del mio interlocutore, con Vincenzo Trione, storico dell’arte, critico (tra i suoi libri Effetto città. Arte cinema modernità, 2014; Contro le mostre, con Tomaso Montanari, 2017 e l’ultimoL’opera interminabile: arte e XXI secolo, 2019), firma assai nota del “Corriere della Sera” e curatore di mostre di prima grandezza come il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015, Codice Italia, e ancora ordinario presso lo IULM di Milano, dove ricopre anche il ruolo di Coordinatore del Dottorato di ricerca in Visual and Media Studies e la carica di Preside della Facoltà di Arti e Turismo, nonché, dal settembre 2020, Presidente della Scuola del Patrimonio della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali: responsabilità che lo lega a doppio filo alle difficoltà e alle esigenze dei professionisti della cultura.
Barbara Pigazzi – Through the shadow and the soul
Inaugura il prossimo 23 marzo 2021, allo Spazio Kryptos di Milano, la mostra fotografica di Barbara Pigazzi dal titolo “Through the shadow and the soul”, a cura di Francesca Interlenghi. Una personale che si compone di due progetti differenti, frutto dell’evoluzione artistica di Pigazzi che arriva a questo appuntamento forte di una nuova consapevolezza estetica ed espressiva.
“Critica della critica” all’arte della burocrazia [quarta parte] …
Ciò che rende le pagine di questa quarta parte più che mai attuali è lo spirito che le pervade. In un momento come questo – mentre l’idea stessa del progresso è in toto ripudiata, immediatamente letta come contrassegno di viète utopie, di metafisiche filosofie della storia, di dogmatici teologismi – la fatica di chi percorre la critica al liberismo nelle sue articolazioni è una lettura da non dimenticare. È insieme la dimostrazione concreta di ciò che la decostruzione futurologica può e deve essere, quando le mode dichiarano esaurito il tempo della critica.
49 artisti, 1 copertina da reinterpretare: VOGUE ITALIA, un anno dopo
NELL’APRILE 2020 VOGUE ITALIA, PER LA PRIMA VOLTA, PUBBLICÒ UNA COVER TOTAL WHITE, VEICOLANDO UN MESSAGGIO DI RISPETTO, AUSPICIO, SPERANZA E RINASCITA. LA CURATRICE VALENTINA CIARALLO HA CHIESTO A 49 ARTISTI UNA NUOVA IDEALE INTERPRETAZIONE DELLA PAGINA\TELA BIANCA