Gerhard Merz

La Sistematica è un “Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio e dell’identificazione delle relazioni tra esseri viventi e fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono la classificazione” (Enciclopedia Treccani). Questa rubrica di Andrea Guastella non riguarda tuttavia gli eucarioti, ma il Mondo dell’arte descritto come sistema (Lawrence Alloway, “Artforum”, 1972), e non ha alcuna pretesa di elaborare tassonomie. Si propone, questo sì, di indagare le relazioni sistemiche – “Qual è il significato e la funzione culturale, sociale ed economica dell’arte figurativa nella situazione attuale? Qual è il rapporto esistente fra valore estetico e valore economico in una società in cui anche la produzione artistica tende ad essere connotata e condizionata ormai in forma sempre crescente dal mercato e dalla moda? In che misura l’attuale interazione organica fra la rete internazionale delle gallerie e quella dei musei, che caratterizza il mondo dell’arte contemporanea al suo livello più alto, incide sulle modalità creative degli artisti e su quelle della fruizione da parte del pubblico?” (Francesco Poli, Il sistema dell’arte contemporanea, Laterza, 2009), e si dovrebbe continuare – attraverso la viva voce dei soggetti interessati: critici, collezionisti, galleristi, curatori. Persino gli artisti, se si comportano bene, hanno diritto di parola.

Arte cura(tela) e pandemia: Damiano Gullì

La nostra inchiesta prosegue con Damiano Gullì, head curator di fresca nomina del Public Program della Triennale di Milano, avamposto disciplinare e punto di raccordo tra il mondo dell’arte e quello del lavoro nelle sue punte più avanzate:dal design all’architettura, dalla rigenerazione urbana alla fotografia, dal teatro alle performing art.

Arte, cura(tela) e pandemia

Nelle puntate precedenti abbiamo considerato, attraverso le voci di tre galleristi italiani, la relazione tra mercato e pandemia. Segue un confronto sulle problematiche che la situazione attuale pone ai curatori.

Benedetta Spalletti

Arte, mercato e pandemia: Benedetta Spalletti

Aperta a Pescara dai primi del 2000 e dal 2018 presente anche a Milano, la galleria Vistamare è uno di quegli spazi che, lavorando con artisti consolidati come Steinbach, Baumgarten, Anselmo o Kosuth e giovani emergenti come Polys Peslikas, che ha rappresentato Cipro alla 57esima Biennale di Venezia, attualmente in mostra nella sede di Pescara, è diventata nel tempo un punto di riferimento in un mercato in continua evoluzione. Di questo mercato, della sua trasformazione causa pandemia e di un’auspicabile, futura ripartenza abbiamo discusso, dopo i colloqui con Massimo De Carlo e Mario Cristiani, con Benedetta Spalletti, nipote di Ettore Spalletti, storica fondatrice della galleria.

Arte, mercato e pandemia: Mario Cristiani

In un momento storico che ha costretto tutti gli operatori dell’arte, chi più chi meno, a ripensare il proprio ruolo, la riapertura del mercato deve per forza partire dalla consapevolezza di non attraversare una semplice fase, ma un cambiamento radicale. Che non va sprecato. Dopo un primo colloquio con Massimo De Carlo, ne abbiamo discusso per la nuova rubrica Sistematica, su Segnonline, con Mario Cristiani di Galleria Continua.

Massimo De Carlo

Arte mercato e pandemia: Massimo De Carlo

Il 2020 è stato, tra le altre cose, l’annus horribilis dell’arte. Forse solo le grandi guerre del secolo scorso erano state capaci di imporre un fermo biologico paragonabile alla chiusura pressoché totale di ogni mostra fiera o rassegna artistica nell’intero pianeta. Dopo un’euforica partenza all’insegna del dialogo, della co-creazione, della libera condivisione degli eventi, quando sembrava che tutto si fosse spostato online e la pandemia, costringendo a sfruttare a pieno le potenzialità dei mezzi digitali, stesse spalancando le porte di nuovi mercati, si è fatta strada, tra una chiusura e l’altra via via più rigorose e soffocanti, l’amara consapevolezza di non attraversare una semplice fase, ma qualcosa di più profondo e duraturo.