Committenza diffusa Luigi Amerio e Fontanile

Lo sguardo attento, il fisico asciutto e scattante, il sorriso spontaneo, perennemente indaffarato, tra un pizzico di incoscienza, tanto coraggio e curiosità…Luigi Amerio, Ginetto per gli amici, ha una fissazione : far qualcosa per il suo paese, Fontanile, il paese dov’é nato e vissuto. Non è un modo di dire. La realizzazione del suo sogno è davanti ai nostri occhi.

Artista fuori dal coro, nel corso della sua carriera ha vinto premi importanti, vissuti con grande naturalezza, distogliendosi a fatica dal lavoro sua ragione di vita. Inizia così negli anni 80 la sua avventura con l’arte che tuttora continua. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Torino. “La passione si sente” come diceva il grande Santalmassi aprendo le trasmissioni di Radio24. 

Ginetto inizia il suo iter artistico partecipando  a concorsi, mostre collettive, realizza mostre personali. Presto ottiene due targhe d’argento al “Premio Arte” Mondadori. Il successo non lo allontana dall’amato Fontanile che nel frattempo diventa Patrimonio Unesco. 

Torno come per magia ad Arcumeggia, paesino sopra Varese al confine con la Svizzera dove vidi qualcosa di vagamente simile, le prime casette dipinte grazie a Carpi, Sassu e Usellini e altri Maestri di Brera. 

È Alessia Melis, “un’amica del suo paese”, come la definisce Ginetto, che propone che i muri di Fontanile diventino la sua tela come sempre a lei dobbiamo “I Muri raccontano” il manifesto” dell’iniziativa regionale per  il progetto di riqualificazione dei centri storici. Sandra Balbo poi, il sindaco, gli chiede dì inventarsi qualcosa per ingentilire l’ingresso del Paese su cui incombe un muraglione di cemento realizzato per motivi tecnici. 

Amerio accetta  immediatamente la sfida e si cimenta con qualcosa mai fatto prima, e cioè dipingere, come sempre da solo, una superficie ragguardevole, circa 60 mt x 8. Grazie a lui riaffiorerà lo stagno, scomparso da anni, con i traghetti e sulle sponde  le donne che lavavano i panni. 

Quel dipinto emoziona  gli abitanti che diventeranno  via via i suoi committenti. Mister Soap Magazine gli dedica due copertine. 

Bruna e Tiziana Ravera e la Pro Loco sposano l’iniziativa cui seguono altri incarichi, commissionati da Roberto Maffina di Milano e dai fratelli Mimmo e Ornella Gallione, a questi si affianca il  Comune di Castelnuovo Belbo con i  coniugi Bruno e Susanna Morena, Castelletto Molina, il Comune, e Roberto Iop  con un’opera appena ultimata nello storico ristorante “Nello e Lina” che affianca le precedenti. 

L’arrivo della pandemia, ma  non  lo ferma , anzi: “È proprio nei momenti più difficili che bisogna creare qualche cosa di nuovo, restando concentrati sui propri pensieri.”

Così si dedica a un un progetto lontano dall’amata  pittura, sorprendendo  un po’ tutti, come é giusto faccia un vero artista. Lascia voce  alla sua antica passione per le auto da corsa nata da una sua visita, giovanissimo, a Maranello. Creerà il suo prototipo misurandosi con il ready made, corrente molto sentita nell’arte contemporanea. Comincia a selezionare tra i materiali di scarto quelli più adatti. Un lavoro,da certosino. Non poteva trascorrere tutto il tempo “dipingendo sette giorni su sette”, così ha pensato a come realizzare  il bolide dei suoi sogni. C’è voluto quasi un anno per realizzarlo, ma ora c’è. Autosprint dedica la copertina. 

Grazie ai suoi muri che parlano gli incarichi  si moltiplicano, e a lui si deve appunto  il fenomeno inedito di una committenza diffusa e spontanea  per finanziare la realizzazione di questi dipinti che sono diventati sogni collettivi.

“Adotta un muro” è la formula scelta per sostenere economicamente la realizzazione del progetto che, oltre a beneficiare del contributo dell’amministrazione, ha ricevuto importanti donazioni da parte della cittadinanza, oltre ad una sottoscrizione pubblica, organizzata dall’associazione Amici di Fontanile.

Tiziana Leopizzi

Architetto, giornalista iscritta all’albo da circa 25 anni, è stata nominata accademico ad honorem per la sua scelta di diffondere i valori dell’arte e della cultura in modo semplice e trasversale. È membro quindi dell’AADFI l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa, voluta da Cosimo I e Giorgio Vasari nel 1563, che vanta come primo Accademico Michelangelo. Recentemente nel 2018 è stata nominata Ambasciatore della Città di Genova nel Mondo. Il suo mentore è Leonardo da Vinci il cui CV che non manca occasione di pubblicare, è fonte di saperi inestimabili per tutti noi. Usa l’arte come strumento di comunicazione realizzando progetti in Italia e all'estero.