My dear AI… di Matteo Peretti, un’opera “educata” ad interagire alla Galleria La Nuvola di Roma per la 20^ Giornata del Contemporaneo.
Tempo di Futurismo
Con la mostra romana sul Futurismo ormai alle porte, è tempo di catalogare i capolavori futuristi presenti in Italia, il più famoso dei quali è di sicuro la scultura di Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio.
A futura memoria
Mercoledì 16 ottobre è stata inaugurata all’Oratorio di San Lorenzo di Palermo “Se la memoria ha un futuro”, una performance e un’istallazione, visitabile sino al 23 dicembre, di Stefania Gesualdo.
Una barca per sognare
Si chiude lunedì 4 novembre la personale di Concetta De Pasquale Sulla rotta del cuore. La mostra, presso Villa Bosurgi a Isolabella, nel parco archeologico di Naxos Taormina, è esclusivamente raggiungibile a piedi, attraverso la lingua di terra, sommersa dall’acqua nei giorni di bassa marea, che collega l’isola alla spiaggia.
La conchiglia dell’amore
Sino al 26 novembre è in corso a Roma, presso il Museo del Foro Romano, “Cyprea: La rete di Afrodite”, a cura di Giorgio Calcara.
Eros, vuoto e indeterminazione dell’immagine. Doppia intervista a Gianluca Balocco, in arte Moor
Conosco da qualche tempo Gianluca Balocco, in arte Moor. L’altro giorno mi invia uno scritto su vuoto, eros ed indeterminazione dell’immagine: le tematiche salienti dei suoi ultimi lavori. Il testo è molto interessante. Mi sembra tuttavia che le argomentazioni di Gianluca rispondano a precise domande, che andrebbero contestualizzate; gli suggerisco, pertanto, di trasformarlo in intervista. Non passano neppure due minuti e Gianluca mi gira un dialogo serrato, con tanto di quesiti: il testo di prima, spiega, è scaturito da un confronto con l’intelligenza artificiale; confronto che, per la sua puntualità e completezza, mette seriamente in dubbio le mie competenze di intervistatore. La abbiamo pubblicata integralmente nelle prime tre puntate. Ecco cosa pensa l’artista di questa operazione.
Intervista a Gianluca Balocco, in arte Moor (parte terza)
Conosco da qualche tempo Gianluca Balocco, in arte Moor. L’altro giorno mi invia uno scritto su vuoto, eros ed indeterminazione dell’immagine: le tematiche salienti dei suoi ultimi lavori. Il testo è molto interessante. Mi sembra tuttavia che le argomentazioni di Gianluca rispondano a precise domande, che andrebbero contestualizzate; gli suggerisco, pertanto, di trasformarlo in intervista. Non passano neppure due minuti e Gianluca mi gira un dialogo serrato, con tanto di quesiti: il testo di prima, spiega, è scaturito da un confronto con l’intelligenza artificiale; confronto che, per la sua puntualità e completezza, mette seriamente in dubbio le mie competenze di intervistatore. Lo pubblichiamo integralmente, in tre puntate.
Intervista a Gianluca Balocco, in arte Moor (parte seconda)
Conosco da qualche tempo Gianluca Balocco, in arte Moor. L’altro giorno mi invia uno scritto su vuoto, eros ed indeterminazione dell’immagine: le tematiche salienti dei suoi ultimi lavori. Il testo è molto interessante. Mi sembra tuttavia che le argomentazioni di Gianluca rispondano a precise domande, che andrebbero contestualizzate; gli suggerisco, pertanto, di trasformarlo in intervista. Non passano neppure due minuti e Gianluca mi gira un dialogo serrato, con tanto di quesiti: il testo di prima, spiega, è scaturito da un confronto con l’intelligenza artificiale; confronto che, per la sua puntualità e completezza, mette seriamente in dubbio le mie competenze di intervistatore. Lo pubblichiamo integralmente, in tre puntate.
Eros, vuoto e indeterminazione dell’immagine. Doppia intervista a Gianluca Balocco, in arte Moor
Conosco da qualche tempo Gianluca Balocco, in arte Moor. L’altro giorno mi invia uno scritto su vuoto, eros ed indeterminazione dell’immagine: le tematiche salienti dei suoi ultimi lavori. Il testo è molto interessante. Mi sembra tuttavia che le argomentazioni di Gianluca rispondano a precise domande, che andrebbero contestualizzate; gli suggerisco, pertanto, di trasformarlo in intervista. Non passano neppure due minuti e Gianluca mi gira un dialogo serrato, con tanto di quesiti: il testo di prima, spiega, è scaturito da un confronto con l’intelligenza artificiale; confronto che, per la sua puntualità e completezza, mette seriamente in dubbio le mie competenze di intervistatore. Lo pubblichiamo integralmente, in tre puntate.
Lo scultore e la Santuzza
Ogni anno o quasi, in occasione della Festa di Santa Rosalia, a Palermo viene realizzato un Carro trionfale, portato in processione per le strade della città. La versione approvata per l’evento celebrativo del 2024 è stata affidata all’artista Giacomo Rizzo, che ha creato una Rosalia ieratica e monumentale: quasi un’Atena “crisoelefantina”. Ne abbiamo parlato con l’autore.
“Mai dire mai”. Giusy Emiliano
Organizzatrice di eventi e curatore indipendente, sempre in cerca di artisti di talento, Giusy Emiliano collabora stabilmente con la divisione Land and Water del Quartier Generale delle Nazioni Unite di Roma (FAO). Abbiamo parlato con lei di arte e scienza, migrazioni, sostenibilità ambientale. E, last but non least, di come un artista contemporaneo (o un altro curatore) possa “entrare” in un ambiente come il suo.
Ricordo di Angelo Guastella
È venuto a mancare il 22 luglio scorso Angelo Guastella, classe ’36, neometafisico dal linguaggio inconfondibile, sospeso tra sogno e memoria.
Anything to say?
Anything to say? A monument to courage è l’opera itinerante di Davide Dormino installata tra il 2015 e il 2024 in varie piazze europee. Andrea Guastella riflette sulle opere d’arte che stimolano la nostra partecipazione
Cesare Catania, guardando il futuro
Cesare Catania è una sorta di polistrumentista della figurazione. La sua arte – dalla pittura, alla scultura, alle contaminazioni digitali – è una macchina in continua evoluzione. In questa seconda parte del nostro colloquio, ci addentriamo nel laboratorio dell’artista, concentrandoci sul suo metodo di lavoro, sul suo rapporto con i Futuristi e sulle sue ultime creazioni, a cominciare dalle opere presentate in occasione della 60esima Biennale Arte di Venezia, dove è ospite presso il Padiglione Nazionale Camerun.