Mimmo Rotella

Mimmo Rotella | Catalogo ragionato

L’opera di Mimmo Rotella, proposta in ordine cronologico da una serie di volumi pubblicati da Skira, arriva al secondo volume.

Il Catalogo ragionato delle opere di Mimmo Rotella è un progetto partito nel 2016 con la pubblicazione del primo volume. Il secondo volume, sempre a cura di Germano Celant, è parte di un progetto più esteso di schedatura sistematica dell’intero corpus dell’artista.
Lo sviluppo prevede già la pubblicazione di altri volumi che si occuperanno della produzione dell’artista calabrese dal 1974 al 2006, anno della scomparsa, a Milano, di uno dei grandi interpreti dell’arte contemporanea italiana e internazionale.

Il saggio introduttivo di Germano Celant Dal Collage al décollage, dall’atropo al frottage (una rivisitazione dello stesso Celant del suo saggio apparso nel 2014 nel catalogo della mostra a Palazzo Reale a Milano Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches) non solo inquadra l’opera di Mimmo Rotella ma si presenta come un vero e proprio trattato di storia dell’arte sul linguaggio artistico da lui utilizzato. Infatti le immagini che lo accompagnano vedono opere di Picasso, Braque, Gorky, Pollock, Vedova per citarne alcuni, punti di riferimento e ricerca per Rotella, che nel 1952 lo mettono in crisi per cui sospende ogni produzione e manifestazione espositiva (P. Restany).

In questo volume però l’analisi e la verifica scientifica sono condotte sui lavori realizzati nel periodo tra il 1962 e il 1973, quando l’artista consolida il linguaggio del décollage nel suo aspetto più grafico e pop e transita alle ricerche legate alle tecniche di riproduzione fotomeccanica dell’immagine.

Mentre nel primo tomo, l’analisi e la verifica scientifica vengono condotte sui lavori realizzati nel periodo tra il 1944 e il 1961, vale a dire dalle sperimentazioni pittoriche, prima figurative e poi verso l’astrattismo geometrico, fino all’invenzione delle tecniche del décollage e del retro d’affiche, nel secondo volume, partendo dall’immagine pubblicitaria, sia essa di realizzazioni cinematografiche o di prodotti di largo consumo, Celant analizza il percorso che Rotella prosegue con le sue sperimentazioni sui décollages, ora non più informali, ma influenzati dalle nuove icone della società di massa.

Un volume che, insieme al precedente e a quelli che verranno, inquadra un periodo importante per l’arte contemporanea italiana attraverso un percorso cronologico che mettendo in luce le varie tappe evolutive che hanno caratterizzato il fare dell’artista, gli incontri con i personaggi del suo tempo, gli oggetti e soprattutto le immagini che lo ritraggono all’opera o in situazioni intime, permette una lettura ampia e documentata delle opere di Mimmo Rotella.

La pubblicazione è realizzata in collaborazione con il Mimmo Rotella Institute, costituito nel 2012 da Inna e Aghnessa Rotella e diretto da Antonella Soldaini, insieme con la Fondazione Mimmo Rotella, presieduta da Aghnessa Rotella.
http://www.mimmorotellainstitute.it/
http://www.fondazionemimmorotella.net/


Germano Celant (Genova 1940 – Milano 2020) conosciuto internazionalmente per la sua teorizzazione dell’Arte Povera è stato autore di oltre cento pubblicazioni, tra libri e cataloghi, e curatore di centinaia di mostre nei maggiori musei e istituzioni internazionali. È stato Contributing Editor delle riviste “Artforum”, New York, e dal 1991 di “Interview Magazine”, New York; dal 1999 al 2018 è stato responsabile della rubrica d’arte del settimanale “L’Espresso”, Roma; dal 2000 ha collaborato con il mensile di design “Interni”, Milano. Nel 1987 ha ricevuto il The Frank Jewett Mather Award per l’attività di critico d’arte; nel 2004 la Laurea honoris causa in Architettura dall’Università degli Studi di Genova, Facoltà di Architettura; infine, nel 2013 il The Agnes Gund Curatorial Award da parte dell’Independent Curators International, New York. Dal 1989 fino al 2008 è stato Senior Curator of Contemporary Art del Solomon R. Guggenheim Museum di New York; dal 1995 al 2014 è stato Direttore e, dal 2015, Soprintendente Artistico e Scientifico della Fondazione Prada; nel 1997 è stato Direttore della 47ma Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia; nel 2004 è stato Supervisore Artistico della programmazione dei cento eventi culturali di “Genova 2004, Capitale Europea della Cultura”; dal 2005 è Curatore della Fondazione Aldo Rossi, Milano, e dal 2008 è Curatore artistico e scientifico della Fondazione Annabianca e Emilio Vedova, Venezia. Dal 2009 al 2011 è stato Responsabile scientifico per Arte e Architettura alla Triennale di Milano. È stato Curatore della mostra “Arts & Foods. Rituali dal 1851”, Padiglione d’Arte di Expo 2015, nella Triennale di Milano. Nel 2016 è stato Project Director di “The Floating Piers”, opera di Christo e Jeanne-Claude al Lago d’Iseo. Nel 2018 ha curato le mostre “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943” alla Fondazione Prada, Milano, e “Mimmo Rotella Manifesto” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma.


Mimmo Rotella Catalogo ragionato Secondo volume 1962-1973
Prezzo: € 320,00 Offerta Web:€ 304,00 Acquisto su Skira.net
Lingua:bilingue (italiano-inglese)
Anno:2020
ISBN:885724270
Dimensioni:24 x 28 cm
Pagine:720
Illustrazioni a colori:2050
Illustrazioni in b/n:300
Rilegatura:Cartonato in cofanetto

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it