Simone Pellegrin, Punto di voltata, 74x150 cm, 2011. Courtesy l'artista

Le opere di Simone Pellegrini in mostra a New York e in Spagna

La ricerca artistica di Simone Pellegrini tra i protagonisti italiani presenti in mostre internazionali tra il 2023 e il 2022.

Il 27 maggiio si è chiusa “Edgewalker: Sacred and Profane”, collettiva statunitense che ha visto la partecipazione dell’artista italiano Simone Pellegrini presso la Cavin-Morris Gallery di New York. La galleria ha dato la possibilità all’anconetano di mettere in mostra la propria definizione di creatività, al di fuori di qualsiasi tipo di classificazione e in linea con quel pensiero critico che mira alla distruzione di qualsivoglia concetto di limite artistico o creativo.

All’esposizione newyorkese hanno preso parte anche altri artisti internazionali quali JJ Cromer, Shane Drinkwater, Sarvian Farsian, William Fields, Tony Fitzpatrick, Kriangkrai Kongkhanun, Franck Lundangi, Izabella Ortiz, EvelynePostic, Frances Smokowski e Miroslav Tichý.

Se proviamo a intersecare tramite due diagrammi di Eulero-Venn l’Art Brut e quella tipologia di produzione artistica che oggi definiremmo Mainstream, possiamo dedurre come gli artisti che hanno esposto presso la Can-Morris Gallery si posizionino esattamente al centro dell’intersezione, in quell’incontro che definisce la terra di nessuno nell’ambito della storia dell’arte contemporanea.

Ai margini di quella tendenza portata in auge più di 70 anni fa da Jean Dubuffet e parzialmente accettati dal mondo dell’arte Mainstream e del mercato odierno, Simone Pellegrini e gli altri artisti in mostra a New York sono e saranno sempre veri e propri “Edgewalkers” nel senso più stretto del termini ovvero creativi che si muovono ai margini di un sistema che non riesce a comprenderli del tutto, né tantomeno a inquadrarli dentro un’unica tendenza artistica.

“Racconti (In)Visibili: tra cielo e terra”

Inoltre, il lavoro di Pellegrini sarà protagonista fino a giugno 2024 della mostra internazionale collettiva “Racconti (In)Visibili: tra cielo e terra” dislocata in varie sedi presenti in varie località del mondo tra cui Barcellona, Aínsa-Sobrarbe, Madrid, Lisbona, La Havana and New York. L’esposizione è curata da Dominique Lora e Micol Di Veroli ed è stata realizzata con l’ausilio del Central Institute for Intangible Heritage e del Ministero della cultura.

Tra i 15 artisti italiani selezionati figurano Antonio Ligabue, Matteo Basile, Bertozzi&Casoni, Paolo Buggiani, Cinzia Sarto, Vincenzo Marsiglia, Stefano Canto, Angelo Bellobono, Davide Dormino, Simone Pellegrini, Elena Bellantoni, Elena Mazzi, Leonardo Petrucci, Benedetto Pietromarchi e Maurizio Sapia oltre ai registi Francesco de Melis e Massimo Cutrupi.

La seconda parte della mostra – già precedentemente aperta al pubblico a febbraio –  è stata inaugurata sabato 1° aprile presso il Centro de Arte Contemporàneo di Aínsa-Sobrarbe, che ospita la tappa successiva di questo tour internazionale fino al 24 giugno 2024.

Rappresentato dalla Galerie Gugging di Vienna e dalla Cavin-Moris Gallery di New York, il lavoro di Simone Pellegrini è qui protagonista assoluto di una mostra che abbraccia quattro città, quattro paesi e due continenti con storie e tradizioni diverse, unite sotto il segno dell’arte contemporanea.