La mostra coinciderà con lo Zurich Art Weekend 2023 e con altre due esposizioni museali dell’artista e fotografa statunitense: “Cindy Sherman – Tapestries” presso l’ARoS Aarhus Art Museum, in Danimarca, e “Cindy Sherman: Anti-Fashion” alla Staatsgalerie di Stoccarda.
Le sue fotografie all’avanguardia indagano da ormai oltre quarant’anni tematiche senza tempo quali la rappresentazione e l’identità nell’arte contemporanea. Salita alla ribalta alla fine degli anni ’70 assieme al gruppo Pictures Generation – di cui facevano parte Sherrie Levine, Richard Prince e Louise Lawler, la Sherman studia presso arte il Buffalo State College. E’ il 1972 quando decide di rivolgere la sua attenzione esclusivamente al medium fotografico. Nel 1977, poco dopo essersi trasferita a New York, inizia a lavorare alle sue acclamatissime “Untitled Film Stills”, pietre miliari dell’arte contemporanea che ancora oggi continuano a ispirare i giovani artisti che si avvicinano al mondo dell’image-making.
La Sherman utilizza costumi, oggetti di scena e ambienti per manipolare il proprio aspetto e dare vita a fotografie che richiamino immagini di spot promozionali. La nota serie, i cui singoli pezzi sono successivamente stati riuniti in una raccolta, esplora la tensione tra l’identità e l’artificio nella società dei consumi, che l’artista ha indagato e provato a capire durante la sua intera carriera. Grandissima trasformista, Cindy Sherman riesce a dare vita a personalità tra le più disparate. La sua è la riflessione sul ruolo dell’uomo e della donna in una società in cui lo stereotipo è mantra e l’individualità va ormai frammentandosi indissolubilmente.
Dai primi anni 2000, la Sherman continua a lavorare sull’immagine. In particolar modo, si concentra su uomini e donne noti al grande pubblico e si serve dell’aiuto della CGI per riuscire a catturare quella frattura che caratterizza la vita dell’individuo nella società moderna. Nella realizzazione delle sue nuove opere in mostra a Zurigo, l’artista si è servita della tecnica del collage per ricomporre diverse parti del suo volto: nel farlo, ha manipolato digitalmente le immagini per accentuare le stratificazioni e la plasticità dell’Io. La mostra sarà accompagnata da un catalogo curato da Hauser & Wirth Publishers.
Zurigo sarà animata da una tre giorni dedicata all’arte contemporanea. La città, in attesa di Art Basel 2023 (15-18 giugno), si prepara a catalizzare l’attenzione del mondo dell’arte e a essere annoverata tra i grandi poli culturali europei.
Dal 9 giugno al 16 settembre 2023