Segno 291

La copertina del numero 291 della rivista Segno – maggio/giugno 2023 – è dedicata all’opera Un segno per segno di Gino Sabatini Odoardi

Nelle prime pagine di Segno 291 vengono presentate le news e le anteprime di mostre presso gallerie e fondazioni, come The Modena paintings, a cura di Sam Keller e Iris Hasler, che avrà luogo nella Fondazione Beyeler e Kiss and Tell, la prima personale italiana di Summer Wheat presso la Fondazione Mudima a cura di Erin Dziedzic.

La copertina del numero 291 è dedicata all’opera Un segno per Segno di Gino Sabatini Odoardi. L’artista si ispira al primo numero della rivista, uscito nel novembre del 1976. Sabatini Odoardi inaugurerà il suo ultimo progetto espositivo, Bilico/Equilibium, nella galleria Gowen Contemporary di Ginevra a fine giugno e presenterà una raccolta dei lavori più importanti dell’artista.

Si procede con la mostra Never-the-less, una personale di Øystein Assan, allestita nella Galleria Enrico Astuni. La mostra presenta un corpus di circa quaranta opere realizzate negli ultimi anni, facenti parte di due cicli di lavori differenti. 

Miriam Di Francesco intervista Gülsün Karamustafa, con la quale affronta il tema della migrazione, tema scelto per la prima edizione di Cantiere Aperto, rassegna di arte, musica e poesia organizzata da No Man’s Land Foundation. Per questa prima rassegna, l’artista turca presenterà la sua ultima installazione permanente site-specific.

La parola sembra essere l’elemento cruciale per H.H. Lim, il quale presenta, alla Fondazione Baruchello di Roma, la sua personale intitolata No Words Can Speak, a cura di Carla Subrizi. Il nome della mostra sembra essere una provocazione, con il quale vuole riflettere sulla condizione dell’essere contemporaneo, mettendo in luce una realtà amara e ironica.

Alla Mangano Arte di Cremona, fino al 28 giugno, in mostra Antonella Mazzoni. Gabriele Perretta ci racconta come “L’immagine mediale realizzata dalla Mazzoni racconta una lunga storia, che testimonia il passaggio dall’analogico al digitale.”

Medea, è uno dei personaggi più famosi e controversi della mitologia greca: 17 artisti, provenienti da tutto il mondo, si sono confrontati con questo mito, dando una propria interpretazione su di esso, creando un mostra ricca di punti di vista differenti. La mostra, a cura di Demetrio Paparoni e intitolata Medea, è stata allestita nell’Antico Mercato di Ortigia e sarà visitabile fino al 30 settembre 2023.

Successivamente si parlerà del borgo medievale di Ponzano Romano, nel quale tre anni fa è stato fondato il PRAC, un centro che ha come obiettivo principale la valorizzazione dell’arte contemporanea, promuovendola mediante mostre allestite presso due antichi palazzi seicenteschi. 

Illusioni ottiche che fanno divertire lo spettatore, ma che inevitabilmente lo portano a riflettere su ciò che è reale e ciò che è finzione: queste sono le due componenti delle opere di Leandro Erlich. Oltre la soglia è la prima monografica dell’artista argentino, presentata in Europa a Palazzo Reale di Milano.

Pezzi storici degli anni Settanta e Ottanta eseguiti da grandi artisti, come Renato Mambor, Pino Pinelli, Prampolini e tanti altri, saranno visibili nella mostra Occasioni del tempo. Opere della Collezione Filiberto e Bianca Menna, a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani, presso la sede romana della Fondazione Filiberto e Bianca Menna

Il frontman dei Negrita, Paolo Bruni, alias Pau, quest’anno ha presentato la sua mostra personale nella OFF Gallery di Napoli, intitolata ICONS. L’artista racconta a Lorena Cangiano come e quando questa passione per la pittura sia rinata, raccontando un po’ del passato ma anche di progetti futuri.

Si parlerà della mostra di Teresa Giannico, Archives of Empathy, dove le opere, frutto di un simil found footage, esploreranno gli stati d’animo dei protagonisti e porteranno lo spettatore in uno spazio dove il tempo sembra si sia fermato.

Segue a ciò un’intervista di Cecilia Paccagnella fatta ad Alex Pinna. L’artista ligure ci racconterà della sua mostra personale intitolata Blu e allestita nella Galleria Giovanni Bonelli

Si prosegue, poi, con tante recensioni dedicate ai musei e alle gallerie che continuano a presentare una realtà che necessita dell’arte per sopravvivere, per vedere anche il bello di questo mondo.

La sezione architettura si sofferma sul padiglione italiano, su quello Cinese della Biennale di Venezia Architettura 2023 e sul progetto speciale Biennale Sessions

Infine, presentiamo una serie di libri e cataloghi ricevuti in redazione e recensiti da Andrea Guastella e Maila Buglioni.

Con il numero 291, in esclusiva per i suoi abbonati, Segno pubblica Intramural Sports, una raccolta di 21 poesie di Davo Liver e Aliah Rosenthal, accompagnate dalle illustrazioni di Ai Weiwei

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it