Giovanni Gaggia, Niente sarà più come prima

CONNEXXION | Festival diffuso

Arteam, Espoarte e Livia Savorelli portano a Savona il festival diffuso di Arte Contemporanea, CONNEXXION, in città sino al 7 gennaio.

CONNEXXION. Riconnettersi a partire dalla città. Un pay off che è, innanzitutto, una sfida di questi tempi, in cui la connessione è un concetto scontato ma affatto inteso nella sua complessità.

Connessione trova nel suo etimo latino – connexio -onis, derivante dall’unione di cum e nèctere, ‘unire assieme’- il senso intrinseco di ciò che connettersi dovrebbe originare: l’unione di differenti sensibilità attraverso la prospettiva percettiva dell’intelligenza emotiva. È possibile dar vita ad una simile tessitura mediante l’interpolazione di luoghi, identità e realtà convergenti in un festival d’arte diffuso? Livia Savorelli, Arteam ed Espoarte se lo sono chiesti e hanno pensato di portare il festival a Savona, città d’elezione dei soggetti ideatori.

CONNEXXIONdi cui Segno è media partner, e vi aveva anticipato qui – afferisce alla 7a edizione di Arteam Cup 2022, arricchendone la progettualità attraverso uno stargate che trasversalmente si apre ad una moltitudine di livelli fruitivi, emozionali, urbani, collettivi. L’idea di coinvolgimento ha generato una vera traiettoria trainante, i cui prodromi, Livia Savorelli, li ha trovati nella letteratura.

Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.

Italo Calvino, Le città invisibili

Guardando indietro ad un tempo cui siamo ancora legati, non potremo non renderci conto di quanto gli spazi vitali, d’improvviso scollatisi dalla realtà, abbiamo mutato le loro funzioni e la percezione dettata ed interpretata. Ecco, dunque, che la connessione, quella digitale s’è trasformata in una finestra esistenziale, perimetrante distopie, confusioni, involuzioni.

CONNEXXION, il festival, ha scelto, al contrario, di riportare la città e i suoi punti nodali all’interno di un nuovo flusso, in cui centro e periferia si reincontrano, si relazionano, dialogano con la collettività autoctona e non solo.

CONNEXXION porta l’arte più vicina a chi l’arte la frequenta poco.

Roberto Sala

Il Festival savonese ha tessuto una trama inattesa e sorprendente; memorie del passato generate dalla riappropriazione di spazi storici ed in disuso ed espressioni artistiche con i piedi ben piantati a terra, per dirla con Flaiano, hanno gemmato una spirale profonda. Qui al concetto puro si è concatenata la presenza, la partecipazione, una relazione dialogica di estrema, quanto insita, potenza. Una forza che rimanda alla dimensione onirica, alla dimensione ancestrale ma che guarda dritto in faccia, senza mezzi termini, il nostro tempo. Senza timore.

Un processo che ha visto il pieno coinvolgimento delle istituzioni cittadine e di alcune importanti realtà imprenditoriali, vicine al valore di CONNEXXION ed ha costruito, con i 12 artisti selezionati, una trama fitta di suggestioni. Un itinerario i cui poteri evocativi sono stati tali da connotare, attraverso il senso ed i sensi le volontà esperita, i desiderata e le tensioni. Al vaglio delle sovrastrutture rigide che il nostro quotidiano impone, le artiste e gli artisti di CONNEXXION hanno saputo far crollare qualsivoglia limite, trasformando ogni azione performativa od espositiva in una traslazione altera di conoscenza e interpretazione.

Uno degli esempi che ha dato corpo a tale volontà progettuale è da riconscersi nella scelta di dar avvio al festival il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alla presentazione ufficiale di CONNEXXION è seguita la performance di Francesca Romana Pinzari, Ti amo troppo. Azione partecipata, volta a mostrare la tossicità di talune dinamiche amorose, evidenziando i luccichii delle gabbie relazionali errate, in un contesto del tutto ‘normale’: la hall del Palazzo Comunale della città, sulla cui prospiciente piazza il caos, il caso e il quotidiano continuavano a scorrere indipendentemente dalla tragedia narrata.

Il nostro tempo, poi, con la sua pesante zavorra, è tornato a farsi protagonista grazie all’opera di Giovanni Gaggia, Niente sarà più come prima, realizzata con la Caritas di Savona e alcune donne ucraine testimoni d’eccezione di un presente che ha perduto ogni riferimento e certezza. Una riflessione, tessuta dalla trama stilistica di Gaggia, che ha trovato spazio sacralmente laico nella dismessa Cappella Sistina di Savona.

Pathos riemerso con forza estrema poche ore dopo, in occasione della performance di Mona Lisa Tina, Tra te e me, nella Cappella dell’ex Ospedale San Paolo: un inedito lavoro che ha solcato gli apici e gli abissi degli animi dei presenti, trafitti da parole che hanno risuonato nelle profondità di ognuno cui l’artista si è silentemente rivolta.

Un itinerario, quello del festival, intersecato da alcune tappe extra fenomeniche. Esse hanno riportato il pubblico in precipuo raccordo con la città. Come, ad esempio, la possibiltà di visitare il Museo della Ceramica di Savona in compagnia dell’artista Sandro Lorenziniche attraverso le sue opere, in perfetta armonia con la storica collezione del museo, ha saputo narrare per forma e colore, le suggestioni di un tempo storico complesso ma che, necessariamente, deve tornare a riconnettersi con il nuovo reale – Od ancora tracciare una linea peculiare al Ristorante stellato Bino, tra arte e creazioni gourmet.

Alice Padovani, Deimatico, 2022, live performance inedita in occasione di CONNEXXION, sound design Le Piccole Morti, Museo Archeologico di Savona. Foto: Michele Alberto Sereni

Un reale, dunque, che ha trovato ancestrale raccordo grazie all’inedito progetto Archeologie del contemporaneo. Svelamenti, delle artiste Camilla Marinoniinsieme con Francesca Romana Pinzari – e Alice Padovani. Nel Museo Archeologico sono state presentate due toccanti performance, L’immortalità non consola della morte e Deimatico con il sound design di Le Piccole Morti. Attimi, racchiusi nella Fortezza del Priamàr, che come stille di vita hanno squarciato varchi di riflessioni intensi e ontologicamente eseenziali. Attimi, poi, che risuonano nella galleria GulliArte, nel centro di Savona, attraverso la tripersonale Archeologie del contemporano. Sospensioni, a rimarcare non già e non solo una ricerca artistica di rara raffinatezza, quanto anche il legame tra i luoghi di una città che sa dialogare mediante l’Arte, grazie alle tre artiste ospiti.

Camilla Marinoni, L’immortalità non consola della morte, 2022, performance ed installazione al Museo Archeologico di Savona. Foto Michele Alberto Sereni

Relazioni e interconnessioni continue, che non hanno fatto altro che accentuare la forza della visione di Livia Savorelli nel voler scegliere di dar corpo al Festival CONNEXXION.

Il programma, infittitosi sempre di più nel weekend inaugurale, con anche l’opening della grande mostra legata al Premio Arteam Cup 2022ma questa è un’altra incredibile storia che Segno vi racconterà altrove – ospitata nel Palazzo del Commissario della Fortezza del Priamàr, ha investito nel missaggio inatteso di luoghi e realtà, in modo sorprendente, come la possibilità di attivare nuove narrazioni sulla nave Costa Smeralda di Costa Crociere, main partner dell’evento, ove tutto è apparso in grado di trasformarsi in altro da sé, non per illusione ma per fantasmagoria, come sempre avviene nella cosmogonica dimensione dell’Arte.

Al fluttuare di visionari istanti ha, infine, fatto da contraltare uno dei momenti più intimi dell’intero weekend di opening di CONNEXXION: quello legato ai workshops. Il primo, tenuto da Mona Lisa Tina, straniante e potente inabissamento e rispecchiamento nelle spire dell’Arte Terapia ed il secondo, un laboratorio relazionale tenuto da Camilla Marinoni con gli studenti del Liceo Artistico Arturo Marini.

CONNEXXION, pertanto, sino al 7 gennaio, ha tutta l’intenzione di perimetrare, senza ingabbiare, una ampia mappatura del territorio, dando avvio a percorsi mai esplorati – persino insperati – che hanno trovato nella Amministrazione cittadina e nell’Assessore Nicoletta Negro “una scossa di adrenalina di cui Savona aveva bisogno” e che anche spazi privati e gallerie d’arte hanno compreso e congiunto.

Il percorso, l’input generato da CONNEXXION appare inarrestabile, come sempre accade quando al centro della visione collettiva e dell’azione corale si sceglie di mettere gli artisti, quelli di senso, quelli il cui lavoro e la cui ricerca nulla hanno a che vedere con l’egotica e semplicistica decorazione.

Lo spazio pubblico, restituito in tal modo alla cittadinanza e ai turisti, diviene luogo di interpretazione e non solo di fatuo passaggio. All’effimero, che pure appartiene intrinsecamente all’arte pubblica, fa da eco la risultanza di un nuovo radicamento, di trasformazioni di contenitori del quotidiano che sanno riscoprire i contenuti ed il loro imprescindibile valore.

CONNEXXION assume, dunque, anche il capitale ruolo di esperimento, intreecciandosi con la città di Savona ed il suo tessuto urbano ed umano, seguendo traiettorie inattese, tra archeologia e tensione verso il futuro. In tale spazio, in tale labile varco, potranno generarsi forme di interconnessione ampie e pluridisciplinari.

Connettersi è anche questo: pensare e osservare grazie a nuove visioni.


CONNEXXION
Festival Diffuso di Arte Contemporanea | Riconnettersi a partire dalla città
A cura di Livia Savorelli
Nell’ambito di Arteam Cup 2022
Savona, Sedi varie, 25 novembre 2022 – 7 gennaio 2023

Presentazione ufficiale: venerdì 25 novembre, ore 11.00, Sala Rossa, Comune di Savona
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Atrio Comune di Savona, ore 12.00, performance Ti amo troppo di Francesca Romana Pinzari

ARTISTI: Andrea Bianconi, Eleonora Chiesa, Vanni Cuoghi, Giovanni Gaggia, Loredana Galante, L’orMa, Ilaria Margutti, Camilla Marinoni, Vincenzo Marsiglia, Alice Padovani, Francesca Romana Pinzari, Mona Lisa Tina

LUOGHI: Comune di Savona, Museo Archeologico, Museo della Ceramica, Cappella Sistina, Torre del Brandale, Seminario Vescovile, Cappella ex Ospedale San Paolo, GULLIarte, Temide Design Art Store, Galleria d’arte Vico Spinola, Atelier a picagetta, Ristorante Bino

PROGRAMMA (fino alla fine di dicembre):
www.connexxion.it


INFORMAZIONI: Arteam Associazione Culturale
Via Traversa dei Ceramisti, 8/bis – 17012 Albissola Marina (SV)
T. +39 019 4500744 | info@arteam.eu | www.arteam.eu | www.connexxion.it
www.facebook.com/asso.arteam | www.instagram.com/arteam.associazione/


CON IL CONTRIBUTO E IL PATROCINIO DI: Comune di Savona
IL CONTRIBUTO DI: Fondazione De Mari
IL SUPPORTO DI: Costa Crociere
CATALOGO: Vanillaedizioni
MEDIA PARTNERS:
Espoarte
Segno


UFFICIO STAMPA: CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia
T. +39 0522 1715142 | M. +39 3487025100 | info@csart.it | www.csart.it

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.