CONNEXXION …per essere liberi. Tra identità e memoria.
Cosa significa davvero, essere liberi? Essere liberi significa, innanzitutto conoscere, ricordare, comprendere. Livia Savorelli, ideatrice e curatrice del Festival Diffuso CONNEXXION di Savona, tornato ad abitare la città ligure per il secondo anno consecutivo, ha scelto di dar vita al festival CONNEXXION a partire da questi concetti ideali, resi reali, tangibili, frutto di analisi e ricerca, attraverso un dialogo profondo con Savona e suoi iconici luoghi ma, in particolare, con artiste e artisti invitati a raccontare un tema così complesso, multisfaccettato e suscettibile di mutamenti e trasformazioni altere.
Anche per l’edizione 2023 – che, ricordiamo, è aperta al pubblico sino all’aprile 2024 – Livia Savorelli ed Arteam hanno lavorato gomito a gomito con il Comune di Savona, la Regione Liguria e la Fondazione Agostino De Mari, con Espoarte in qualità di main media partner, con alcune collaborazioni di grande rilievo culturale tra cui quella con ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato Provinciale di Savona), ANED (Associazione Nazionale degli Ex Deportati nei campi nazisti Sezione Savona-Imperia), ISREC (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Savona), Museo Casa Natale di Sandro Pertini di Stella San Giovanni (SV), Società Savonese di Storia Patria, Istituto Internazionale di Studi Liguri e, anche per la seconda edizione del Festival, è tornata la collaborazione con il Museo della Ceramica.
Una edizione completamente rinnovata rispetto alla prima, per una volontà rigeneratrice atta a compiere un passaggio di prospettiva e certamente a dar modo di ampliare la riflessione su tematiche che l’Arte, più d’ogni altro linguaggio, riesce a… connettere con il quotidiano. CONNEXXION 2023|24 si è definito anche grazie ad un peculiare titolo
…per essere liberi. Tra identità e memoria mediante cui il Festival vuole stimolare una riflessione ad ampio raggio sul concetto di libertà, in un mondo sempre più mosso da nazionalismi, derive autoritarie, guerre e sconvolgimenti a livello planetario e da un’accentuata spinta al radicalismo e all’estremismo.
Livia Savorelli
Non è un caso, difatti, che per questa edizione, CONNEXXION abbia affidato un ruolo principe ad una figura straordinaria, incredibile accompagnatore tra le trame di un viaggio unico nella Storia – quella di cui, ormai spesso, siamo dimentichi -, Sandro Pertini. Come ricorda ancora Livia Savorelli.
Il titolo di questa edizione si ispira, in particolare, ad una frase di Pertini: “…gli uomini per essere liberi è necessario che siano liberati dall’incubo del bisogno… è nella solidarietà con gli altri membri della collettività che si eleva la personalità del singolo…”. Una visione declinata al plurale da Pertini, con uno sguardo sempre rivolto alle nuove generazioni – quelle per le quali, attraverso la lotta e una giovinezza spesa a salvaguardare i propri ideali democratici, si adoperava per garantire un futuro di libertà – affinché i giovani si persuadessero di questo: “la dittatura è tenebre, la democrazia è luce; la dittatura è il silenzio, la democrazia è ragionamento”.
Un viaggio che ha avuto inizio attraverso la mostra Dialoghi intorno alla libertà che si sviluppa nelle sale de Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo, presentata lo scorso novembre, curata da Livia Savorelli con opere di Elena Bellantoni, Davide Dormino, Rocco Dubbini, Armida Gandini, Gianni Moretti. Un vero viaggio tra passato e presente, ove i confini scompaiono per portare luce in un presente annebbiato, in cui il ruolo della memoria ha perso la forza civica che la Storia le aveva affidato. Ed ecco, perciò, che gli artisti chiamati a relazionarsi con la libertà hanno scelto di farlo secondo i prodromi di grammatiche affini eppure aggregate per differenza, proprio come libertà esige e identità propone.
Un percorso a ritroso nel tempo, quello del nostro Paese, della nostra storia ma non soltanto, anche di qualcosa che accomuna l’umanità intera, nel suo essere travolta da ogni attentato alla vocazione di essere libera, sé stessa. Il dialogo tra le opere degli artisti in mostra con i reperti museali ha gemmato una relazione complessa ma capace di aprire spunti di riflessione plurimi, generanti ponti futuri che, ahinoi, il quotidiano ci insegna essere sempre più deboli ed instabili. L’Arte, ancora una volta, soccorre le nostre labilità.
CONNEXXION è un festival diffuso che lega e relazione arte e luoghi, iconici spazi con necessarie azioni artistiche ed è proprio la volontà di far crescere il dialogo con la città di Savona che una delle novità di questa edizione del festival è la presenza di un Guest Curator, Matteo Galbiati, che ha affiancato la curatrice in alcuni momenti fondamentali del Festival e che ha co-curato la mostra al Civico Museo Archeologico, Frammenti. Atti di conservazione per un futuro di libertà, con opere di Roberto Ghezzi, Alberto Gianfreda, Laura Pugno, Attilio Tono e Ivano Troisi.
Un modo, oltre che un modello, per raccordare l’importanza del frammento, quello che diventa Storia e che, nell’atto di recupero, si rifà ad un concetto di nuova cosmogonia e che nei frammenti storici rivela la maniera per salvaguardare la libertà che si relaziona con il passato, come testimoniano i reperti museali e con il presente, come attestano le opere dei cinque artisti presenti. Tuttavia, la ricerca del frammento, la sua ideale ricostruzione è affidata al visitatore, in una personalissima strada nella quale le opere sono accompagnatrici.
Roberto Ghezzi, Alberto Gianfreda, Laura Pugno, Attilio Tono e Ivano Troisi hanno stabilito un contatto inscindibile dalle radici: la struttura del Museo savonese, della Fortezza del Priamàr, diventano, d’improvviso, le fondamenta del nostro tempo, originando la strada per una ricostruzione necessaria, mai satura di visioni e prospettive che sappiano tessere nuove trame di stabilità.
Entrambi i grandi progetti espositivi che racchiudono uno dei fulcri di CONNEXXION stabiliscono dettami di sinergie territoriali, ma soprattutto con una volontà di raccordare deficit di memoria storica che sempre più risulta assente. Compito degli artisti e della loro pratica è, pertanto, riportarci al momento del sapere, non quello assoluto quanto quello pronto a scardinare l’ignoto.
Per fare questo, il festival ha scelto anche altre modalità, quelle sinergie capaci di raccordare l’espressione degli artisti ospiti con la realtà quotidiana della città di Savona, dei suoi luoghi nodali, attraverso installazioni site-specific, performance, talk e momenti di confronto, come accadrà in aprile, dal 20 al 27 all’interno dell’ex Carcere Sant’Agostino; un luogo chiuso da anni, situato nel centro della città volto a tornare spazio transitorio di una riflessione “conclusiva intorno al concetto di libertà, memoria e identità, per attuare una rigenerazione che da individuale possa diventare collettiva, accompagnandosi ad una progettualità basata sulla cultura che possa con gli anni restituire alla città questo bene con una rinnovata funzionalità” come suggerita dall’assessore Nicoletta Negro.
Il folto programma di CONNEXXION, tuttavia, non si cristallizza in una malinconia del passato come luogo ideale, bensì, mediante le incursioni di alcuni artisti e momenti specifici dedicati alle loro ricerche, il pubblico ha potuto e potrà definire una linea di connessione, appunto, con realtà, indagini, conversazioni in grado di offrire un ampio e profondo scambio attitudinale, culturale e prospettico.
Proprio all’interno del programma messo a punto da questa edizione di CONNEXXION emergono le relazioni che una città capace di cogliere il fermento culturale e farlo proprio. Savona, in tal modo, insieme con Connexxion, Arteam ed Espoarte – main media partner del festival – ha saputo cogliere nuovamente la forza implicita che la cultura genera, anche in quei luoghi talvolta obliati o che vivono di un proprio flusso, come, ad esempio, nel caso del prezioso Museo della Ceramica con i progetti A tavola con Rochester Square, a cura di Alessio Cotena, Marco Isaia e Daniele Panucci in collaborazione con Francesca Anfossi, e Diario, personale di Tommaso Corvi Mora a cura di Daniele Panucci.
CONNEXXION ha dimostrato, ancora una volta, che trasformare i luoghi è possibile, innestare nuove linfe è necessario, recepire sguardi e voci da un altrove lontano è fondamentale per saper rileggere il nostro tempo alla luce di un ponte verso il futuro.
Allo stesso modo, anche l’edizione di Arteam Cup 2023, nelle grandi sale del Palazzo del Commissario, conclusasi lo scorso 6 gennaio con la proclamazione dei vincitori a Savona – Segnonline, mediapartner dei progetti ve ne ha svelato tutto qui – ha ridefinito quel rapporto imprescindibile con il luoghi, con una città che, dinnanzi all’infinito del mare sa guardare a sé stessa anche con gli occhi di la avvicina per la prima volta.
Dopo i diversi mesi che hanno portato alla scoperta felice e memorabile di Savona, delle voci d’artista ospiti, dei progetti che hanno definito un vitale spazio di ragionamento e riflessione, l’ultimo appuntamento di CONNEXXION sarà ad aprile, nei giorni conclusivi del festival diffuso ed in concomitanza con le celebrazioni per il 25 Aprile.
…per essere liberi. Tra identità e memoria appare impossibile una strada che priscinda dall’arte e dalla cultura, sono queste, infatti, a connetterci con le istanze più profonde del vivere.
CONNEXXION
Festival Diffuso di Arte Contemporanea …per essere liberi. Tra identità e memoria
A cura di Livia Savorelli
Nell’ambito di Arteam Cup 2023
Savona, Sedi varie, 25 novembre 2023 – 27 aprile 2024
Presentazione ufficiale: sabato 25 novembre, ore 16.00, Sala della Sibilla, Fortezza del Priamàr
Open day: sabato 25 novembre, ore 16.00-19.30
MOSTRE 2023:
Frammenti. Atti di conservazione per un futuro di libertà
Opere di Roberto Ghezzi, Alberto Gianfreda, Laura Pugno, Attilio Tono e Ivano Troisi
A cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati
Civico Museo Archeologico, Palazzo della Loggia, Fortezza del Priamàr
Corso Mazzini 1, 17100 Savona
Orari: martedì-venerdì 10.00-16.00; sabato e domenica 10.30-15.30 (lunedì chiuso)
Biglietto: intero € 5,00, ridotto € 3,00; ingresso gratuito fino ai 18 anni, disabili con accompagnatore, soci Istituto Internazionale di Studi Liguri, insegnanti con classi e guide turistiche con gruppo
Dialoghi intorno alla libertà
Opere di Elena Bellantoni, Davide Dormino, Rocco Dubbini, Armida Gandini, Gianni Moretti
A cura di Livia Savorelli
Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo, Palazzo della Loggia, Fortezza del Priamàr
Corso Mazzini 1, 17100 Savona
Orari: martedì-giovedì 9.30-13.30, sabato 15.00-18.00
Biglietto: ingresso intero € 2,50, ridotto € 1,50; ingresso gratuito fino ai 18 anni, studenti universitari, ICOM, possessori Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta, possessori Abbonamento Musei Lombardia Valle d’Aosta, associazione AUSER, guide turistiche, insegnanti in visita con una classe, giornalisti, diversamente abili con eventuale accompagnatore
http://musa.savona.it/museo-sandro-pertini-e-renata-cuneo/
PROGRAMMA www.connexxion.it
INFORMAZIONI:
Arteam Associazione Culturale
Via Traversa dei Ceramisti, 8/bis – 17012 Albissola Marina (SV)
T. +39 019 4500744 | info@arteam.eu | www.arteam.eu | info@connexxion.it | www.connexxion.it
www.facebook.com/asso.arteam | www.instagram.com/arteam.associazione/
CON IL PATROCINIO E IL CONTRIBUTO DI:
Comune di Savona
CON IL CONTRIBUTO DI:
Regione Liguria
Fondazione De Mari
CATALOGO:Vanillaedizioni – www.vanillaedizioni.com
MEDIA PARTNERS:
Espoarte –www.espoarte.net
Segno – https://segnonline.it/
UFFICIO STAMPA:
CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia
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