Coraggioso e paziente, determinato e tenace, instancabile ideatore di progetti artistici, catalizzatore di emozioni, educatore rivoluzionario, Antonio Presti ha scelto di dedicare tutto sé stesso alla bellezza tanto da farne il pilastro della sua vita.
Devoto alla sua esigente Dea oggi come il giorno in cui ribaltò le aspettative della famiglia e del suo entourage, ripercorre senza tentennamenti la via tracciata dai nostri illustri avi, papi, principi, imperatori che committenti illuminati hanno creato questo scrigno di bellezza che è il nostro Paese. Raccoglie dalle loro mani il testimone e diventa riferimento per gli artisti dall’Italia e dal mondo che grazie a lui sprigionano la loro creatività.
La sua storia è avvincente come un romanzo giallo, e poetica come il Cantico delle Creature.
Rampollo di una famiglia importante, avviato ad una carriera di successo, decide di passare la mano senza rimpianti. Sa che essere privilegiato comporta grandi responsabilità e per questo sceglierà di seguire il suo sentire da tempo improntato ad un forte afflato à verso il ben – essere spirituale del prossimo.
Vede e sente che la Bellezza può essere una chiave di volta nel cammino dell’evoluzione dell’Umanità, e ne diventerà il paladino.
La passione è grande e gli interventi sul territorio sono notevoli, ma questo suscita appetiti e purtroppo l’interesse della delinquenza organizzata. In un Paese che brilla purtroppo per gli scempi edilizi, la sua devozione alla bellezza e all’armonia diventa oggetto di strali di ogni tipo.
Gli incontri ravvicinati con la delinquenza sono una realtà. Si ritrova sempre più solo, ma lungi dal deprimersi continuerà a perseverare in questo suo cammino pur costellato di minacce, sanzioni, processi e accuse da cui verrà prosciolto una volta per tutte.
Intanto la prima freccia scoccata con Consagra coglie il bersaglio. A questo gigante se ne aggiungeranno via via altri. Le sculture ormai antenne emanano onde potenti. Il mondo risponde.
Antonio Presti realizza l’impossibile, sa che l’arte è vitale per lo spirito quanto lo è l’ossigeno per i polmoni.
Per questo non ha esitato a mettere in gioco il proprio patrimonio e la propria pace.
Realizzerà le sue utopie e non si è ancora fermato. Un vero titano.
Il suo dictat Arte è Vita nel suo continuo divenire senza barriere o confini di nessun tipo.
Questo mio flash sul suo immenso lavoro può solo socchiudere uno spiraglio su un panorama che ha fatto della Sicilia un faro che pulsa arte nel mondo. Palermo, Castel di Tusa, Messina, Catania ma l’elenco è lungo.
Tanti e complessi i progetti realizzati come il Parco di Sculture di Fiumara d’Arte, una realtà che non ha eguali nel mondo, l’Art hotel Atelier sul Mare dove artisti come Mario Ceroli, Hidetoshi Nagasawa, Mauro Staccioli, Paolo Icaro, Luigi Mainolfi ma senza perdere mai di vista i giovani, hanno lasciato il loro potente segno, Librino a Catania, un intero quartiere degradato e recuperato alla vita grazie all’arte che ha convolto tutti gli abitanti, ancora TerzOcchio, il Chilometro di Tela, il Museo Domestico, Io sono bello. A Palermo ha avviato da alcuni anni un altro progetto per il risanamento del fiume Oreto, ridotto a discarica. Ancora una volta l’arte arriverà a salvare una realtà perduta grazie ad un museo di nuove committenze di sculture monumentali.
Dopo decenni di lotte per creare un territorio ricco d’arte e di cultura, apprende dell’ennesimo attacco sferrato dalla delinquenza a Fiumara, alla Valle dell’Hala-esa nei parco dei Nebrodi, ma afferma : La mafia non è invincibile, ancora una volta il progetto di bellezza messo in moto dalla Fiumara d’Arte dimostra di poter sconfiggere la prepotenza mafiosa. La bellezza è diventata oggi identità da preservare, conservare e difendere … // … le opere, per intenderci, sono per me i miei figli. La Fiumara d’arte non si tocca, è inviolabile.
Il battesimo della Fiumara cadde in un momento molto critico per la sua esistenza.
Cinque i procedimenti giudiziari attivi.
Il suo dictat era ed è unire etica ed estetica in un legame indissolubile per una nuova politica dell’essere, una politica sociale forte e fatta di impegno civile. Siamo nel cuore della Magna Grecia. Ci soccorre il pensiero di Aristotele sul potere educativo dell’arte. Oggi più che mai il messaggio di Presti al mondo dell’arte, ai potenti, agli intellettuali, agli artisti, ai giovani è quello di intraprendere un percorso per una politica sociale forte e fatta di impegno civile.
La parola fine all’iter giudiziario che lo affligge per 25 anni si deve al Presidente Carlo Azeglio Ciampi che accolse l’appello di eminenti personalità di tutto il mondo che chiedevano di salvare un simile patrimonio che si vuole emblematico del nuovo spirito della Sicilia.
La Sicilia la Bellezza l’Arte i suoi grandi amori.
E per finire qualche citazione del suo iter, una goccia nel mare: Paolo Schiavocampo 1988 Una curva gettata alle spalle del tempo, Tano Festa, padre di Monumento per un Poeta Morto, nota come Finestra sul Mare, 1989 che extrema ratio poi coprirà sottraendola alla vista. Lo stesso anno si inaugura Stanza di barca d’Oro di Hidetoshi Nagasawa, mentre in seguito a un concorso di scultura bandito da Presti e riservato ad artisti sotto i 40 anni, giungono a Tusa il fiorentino Antonio di Palma, autore di Energia Mediterranea, e il mantovano Italo Lanfredini, autore di Labirinto di Arianna. Sempre nel 1989 viene completata Arethusa, la coloratissima decorazione in ceramica della caserma dei Carabinieri di Castel di Lucio, grazie a Piero Dorazio con la collaborazione di Graziano Marini. 1990, il Muro della Vita, oggi Via della Bellezza, opera collettiva di 40 artisti nazionali e internazionali, che sorge a Mistretta.
Antonio Presti è ARTOUR-O d’Argento con Umberto Vattani nel 2006.