Simposio internazionale di Land Art a Villa Cernigliaro
Dodici artisti invitati a lavorare per 10 giorni nella Dimora storica Villa Cernigliaro, presentano le loro opere ispirate al territorio naturale della Valle Elvo e alle sue peculiarità: i diversi tipi di bosco, la presenza di rocce e di alberi monumentali, i torrenti e gli alpeggi e gli scenari caratteristici dell’alta montagna; opere generate da stimoli, impressioni ed energie derivanti dall’ambiente stesso, distaccate dall’idea di arredo e orientate verso la concezione dell’arte ambientale dell’opera in rapporto al sito, che interagisce e dialoga con la sua specificità.
La realizzazione delle sezioni espositive si basa su innovazione e ricerca in chiave di accessibilità diffusa, che fanno del giardino un centro di interpretazione del paesaggio di cui è parte, spazio educativo e di partecipazione.
Gli obbiettivi
- valorizzazione del territorio e delle sue risorse, con particolare riferimento al patrimonio paesaggistico prealpino e boschivo della Valle Elvo.
- incremento del settore turistico naturalistico mediante l’esposizione qualificata di opere d’arte.
- sensibilizzazione al rispetto della natura, affinché diventi un punto fondamentale del rapporto tra l’artista e l’ambiente in cui crea; che la natura sia nel contempo soggetto ed oggetto dell’opera d’arte, stimolo e fonte d’ispirazione; grazie all’intervento dell’artista lo “spazio” si possa trasforma in “luogo”.
- rivalutazione dei luoghi del vissuto quotidiano, del lavoro, ma anche della spiritualità per fondere il passato al presente.
- arricchimento del patrimonio artistico dell’area geografica.
- riflessione sulla creazione artistica come commistione tra gli aspetti naturali-paesaggistici e, quelli estetici e funzionali dell’arte.
- sensibilizzazione della cittadinanza all’intervento artistico con particolare riferimento alle ricerche e sperimentazioni di artisti appartenenti alla corrente Earth Art Movement.
- sviluppo del confronto interculturale attraverso la compresenza di artisti appartenenti a età ed etnie diverse.
- sensibilizzazione del pubblico ai linguaggi artistici della contemporaneità.
I cantieri e gli artisti
Myriam Kachour, Sceaux terrestres (Sigilli terrestri), ciottoli, pigne, foglie di palma
John K Melvin, L’altro, pigne d’Abete su Fagus Rex, corda di juta
Andrea Mori, Il tuo tiglio, fiori caduti di rododendro, radici di Tiglio abbattuto
Roberta Toscano, MAinTERrNITà, vetro, cartapesta, terra, semi, nido
Ivano Troisi, La via dell’acqua, tronchi di Abete bianco, cera d’api
Elisa Franzoi, La memoria del suono, la memoria del suolo, rame, stagno, pietra, foglia d’oro
Giacomo Pinton, Punti di vista, ghiaia, argilla, prato
Marco Scarcella, Eremus, rami, ramaglie, corda di juta
Chiara Simone, Il bosco delle operaie, calce, sabbia della Yanca, pigmenti colorati