Kristina Inciuraite The Fragment as a Proverb, 2014; CAC, Vilnius. Ph. courtesy l’artista

Luogo

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4A - 00196 Roma
Sito web
https://www.maxxi.art

Data

Ott 12 2019
Evento passato

Ora

17:00 - 21:00

Kristina Inčiūraitė | The Fragment as a Proverb + presentazione del catalogo

In occasione della 15a Giornata del Contemporaneo AMACI, sabato 12 ottobre 2019 il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo ospiterà presso il Centro Archivi la performance dell’artista lituana Kristina Inčiūraitė, The Fragment as a Proverb, sostenuta dal Lithuanian Council for Culture, i-Portunus (progetto selezionato e finanziato da Creative Europe Programme) e Lithuanian Culture Institute.
The Fragment as a Proverb è una performance musicale che vede la partecipazione di Mariko Takagi, maestra giapponese dell’arte del fischiare e degli Elementi della Cantoria dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, accompagnati dal Maestro del Coro Massimiliano Tonsini.

The Fragment as a Proverb invita ad ascoltare diversi frammenti di canzoni popolari e ad analizzare la memoria personale e collettiva. Nella società contemporanea le tecnologie audio video diventano strumenti che possono controllare e plasmare le nostre scelte. Nell’era digitale, le canzoni sono diventate accessibili a tutti e, proprio per il fatto che vengono continuamente trasmesse, sono entrate a far parte della nostra memoria collettiva. Agnès Jaoui, la sceneggiatrice del film di Alain Resnais “Parole, parole, parole…” (On connait les chanson, 1997), una volta disse che raccogliendo canzoni popolari per i film, i frammenti delle stesse diventano proverbi. Secondo lei, i luoghi comuni crescono nelle parole delle canzoni popolari e sintetizzano i sentimenti e, al contempo, li impoveriscono. Kristina Inčiūraitė con questa performance amplifica il depauperamento delle emozioni tramite l’impiego di frammenti di canzoni, mormorati o fischiati e prova, al contempo, ad arricchire questa esperienza ridotta e trasformandola in un momento intimo e personale.
Ogni melodia solleva alcune domande relative al nostro comportamento sociale. Cosa hanno in comune coloro che cantano e coloro che ascoltano? Condividiamo simili esperienze ed emozioni?
La performance musicale è stata creata nel 2014 e sarà presentata in Italia per la prima volta.

Chiuderà l’evento la presentazione del catalogo della mostra Reflecting Women dedicata all’artista presso AlbumArte (in corso fino al 26 ottobre) e curata da Benedetta Carpi De Resmini, edito da Iacobelli Editore (ottobre 2019). Saranno presenti per parlare del libro gli autori: Cristina Dinello Cobianchi (Fondatrice e Presidente di AlbumArte), Claudio Libero Pisano (critico e curatore) e Donatella Saroli (Assistente al Direttore Artistico/ Ricerca, Ufficio Curatoriale MAXXI).
Reflecting Women è la prima personale a Roma di Kristina Inčiūraitė che presenta un corpus di opere video e installazioni che si imperniano sul tema della trasformazione dell’identità al femminile, aprendo una riflessione sulla condizione del divenire donna, evidenziandone le problematiche e le politiche sociali.
Reflecting Women è stata organizzata da AlbumArte, Latitudo Art Project e lo Studio di Kristina Inčiūraitė. È stata promossa dall’Ambasciata della Repubblica di Lituania in Italia e realizzata grazie al supporto del Lithuanian Council for Culture, i-Portunus (progetto selezionato e finanziato da Creative Europe Programme) e Lithuanian Culture Institute.

Kristina Inčiūraitė, vive e lavora a Vilnius, Lituania. Il suo lavoro analizza i problemi legati alla trasformazione delle identità, e si pone domande circa il meccanismo del potere egemonico nella società. L’arista è nota per le numerose collaborazioni con professionisti di diversi settori, in particolare con giovani creativi delle Accademie. Inčiūraitė ha preso parte a più di 100 mostre ed eventi internazionali e nazionali. Il suo lavoro è stato presentato presso istituzioni quali il National Art Museum of China, Beijing, il National Art Museum of Ukraine, Kiev, il Oi Futuro Cultural Center a Rio de Janeiro, il Kalmar konstmuseum in Svezia, il Łaźnia Centre for Contemporary Art a Gdansk, il ar/ge kunst Galerie Museum a Bolzano, il Kumu Art Museum a Tallinn, il Muzeum Sztuki a Lodz, il Műcsarnok a Budapest, il NGBK a Berlino, il Casino Luxembourg – Forum d’art contemporain in Lussemburgo, il Pori Art Museum in Finlandia, il National Gallery of Art e il Contemporary Art Centre a Vilnius, e molti altri.

Mariko Takagi, vive e lavora nella prefettura di Fukushima, in Giappone. È una maestra riconosciuta internazionalmente nell’arte di fischiare, pluri premiata. È divenuta campionessa (nella sezione adulti-donne) in varie gare internazionali di fischio, presso l’International Whistlers Conventions a Louisburg, North Carolina, USA nel 2013 e a Kanagawa, Giappone, nel 2014. Takagi ha preso parte a numerosi eventi pubblici nazionali, più di un centinaio sono le performance che tiene ogni anno in Giappone.

Sabato 12 ottobre 2019, ore 17.00

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo | Centro Archivi |

INGRESSO GRATUITO | fino a esaurimento posti

via Guido Reni, 4/a – Roma

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