Damir Očko, Dear Tiziana installation view, credits Galleria Tiziana di Caro, Ph Maurizio Esposito

Damir Očko alla Galleria Tiziana di Caro

Damir Očko e Dick Maroo festeggiano la ‘famiglia scelta’ con la gallerista Tiziana di Caro, trasformando la galleria in una Drag Queen.

A Napoli, la Galleria Tiziana di Caro viene invasa da cocktail e lustrini, per un party che non può terminare a maggio e che merita di essere prorogato fino al 10 giugno.

Dear Tiziana è una storia che racconta l’affetto e l’amicizia tra l’artista croato Damir Očko e la sua gallerista Tiziana di Caro, una complicità che dura da molti anni e che Damir qui esprime attraverso una serie di opere introspettive ma anche installazioni che rimandano al loro rapporto.

L’idea nasce prima della pandemia e da questo evento viene nel complesso modificata. Damir Očko è un artista poliedrico con una personalità talmente feconda da aver dato vita al suo alter ego, Dick Maroo, che prende vita solo all’interno del suo studio. La Drag Queen Dick Maroo, per questo evento, ha scelto di invitare Tiziana di Caro a far parte della sua ‘famiglia scelta’ e, visto che non è possibile celebrare l’evento con un party a causa delle restrizioni, ha trasformato la galleria truccandola come una drag, difatti un muro è cosparso di cipria.

Anche se le due identità dell’artista si incontrano per la prima volta fuori dallo studio di Damir, ovvero nella Galleria di Tiziana di Caro, questa comfort zone viene separata dal resto della città. Il mondo esterno, piazzetta Nilo, un luogo vivo e folcloristico, resta fuori dalla visione dell’interno attraverso una tenda composta da ciò che resta alla fine di una festa, alla fine di una serata, rifiuti raccolti in giro per strade di Napoli.

L’idea di recuperare lo scarto è espressa anche nell’installazione dell’ultima sala, dove su una base a tre livelli, un piedistallo, primeggiano sculture variopinte e luccicanti. Questi elementi sono a tutti gli effetti party cristallizzati nel tempo, sono composti da bicchieri utilizzati durante le feste organizzate da Dick Maroo, con all’interno ciò che gli ospiti lasciano nel suo studio ma anche oggetti caratterizzanti l’evento, come il coltello utilizzato dalla Drag per tagliare la torta al suo party di compleanno, citato anche nell’affettuosa lettera dedicata alla gallerista, divenuta poi comunicato stampa della mostra.

L’aspetto vivace e giocoso delle installazioni viene ripreso nei collage sulle pareti che trattano un argomento tutt’altro che divertente: le fobie. Esistono oltre mille fobie e Damir Očko decide di aprire la mostra con un DragForm rappresentante la fobia dei proiettili, espressa attraverso un autoritratto in quanto paura vissuta in prima persona dall’artista, nato a Zagabria nel 1977 e quindi sopravvissuto alla guerra dei Balcani.

I collage proseguono con riferimenti formali più o meno attinenti alle fobie che l’artista vuole rappresentare, ma queste non vengono espresse direttamente, vengono raccontate attraverso l’anagramma dei nomi scientifici.

Nonostante l’accezione negativa della parola ‘fobia’, l’intento dell’artista è quello di ridare gioia e speranza, sentimenti da lui provati mentre rimetteva in ordine il suo studio devastato dal terremoto di Zagabria del 2020.

Le due anime di Damir Očko convergono nella Galleria Tiziana di Caro, per festeggiare insieme la speranza nel futuro e la capacità umana di ripartire dopo ogni fermata imposta dalla vita.

Galleria Tiziana di Caro
Piazzetta Nilo, 7, 80134 Napoli

https://www.tizianadicaro.it/

info@tizianadicaro.it
+39 081 552 5526