Bianco Valente

Bianco Valente intervistati da Lorenzo Kamerlengo per The Hermit Purple, Luoghi remoti e arte contemporanea su Segnonline.

Parlami di un tuo maestro, o di una persona che è stata importante per la tua crescita.

Le piante, infestanti e titolari, che vivono nei vasi sul pianerottolo di casa. Se guardi le strategie con cui accettano di vivere insieme, come ognuna cerca di “allargarsi”, di prendere spazio, luce, aria, di attirare l’attenzione con i colori, le forme, i fiori, impari un sacco di cose sul mondo dell’arte. Poi scendi in strada e vedi che anche le persone che affollano ogni spazio calpestabile del quartiere popolare in cui viviamo, che è anche un mercato all’aperto, adottano le stesse strategie, luce aria colori, cercano di attirare l’attenzione e di guadagnare spazio, proprio come facciamo noi in galleria e nei musei, luce, aria, colori, cerchiamo tutti di conquistare l’attenzione e il nostro spazio. Tornando alle piante, ti insegnano anche che ogni cosa appartiene al proprio ciclo, emerge temporaneamente, distinguendosi dal rumore di fondo, per poi farvi immancabilmente ritorno.

Quali sono secondo te il tuo lavoro/mostra migliore ed il tuo lavoro/mostra peggiore? E perché?

Realizziamo opere quasi esclusivamente in funzione di progetti che coinvolgono anche altre persone, ogni volta in un luogo diverso. A volte queste relazioni temporanee sono più dolci, maggiormente fruttuose, altre volte lasciano segni dolorosi che poi impiegano un po’ di tempo ad andare via. Le opere che emergono sono una sorta di specchio in cui possiamo rivederci, mentre cerchiamo di far rimanere tutto in equilibrio almeno per un momento, a volte con maggiore intensità, altre volte con un trasporto voluttuoso, altre volte ancora con un disagio malcelato. Amiamo tutti.

Se ti ritrovassi su un’isola deserta, proseguiresti la tua ricerca artistica? Se sì, in che modo?

Se fossimo veramente persi su un’isola deserta saremmo comunque in due e quindi non sarebbe del tutto deserta, all’inizio cercheremmo di trovare il modo per sopravvivere per poi intavolare una dura discussione sul “che fare?”

In che modo sta influendo l’isolamento di questo periodo su di te?

Non lo sappiamo di preciso, stiamo dedicando molto tempo alle piante nei vasi, sul pianerottolo di casa.