Nel weekend dell’11 e il 12 settembre si è tenuto un percorso di festa itinerante nei borghi toscani in cui Arte all’Arte. Arte Architettura Paesaggio dell’Associazione Arte Continua da i suoi frutti da ben 25 anni fa. Si è celebrato il progetto (nato il 10 settembre del 1996) che ha unito negli anni artisti, critici e amministratori locali nella realizzazione di lavori site specific, lasciando importanti tracce nelle diverse località toscane. L’ampio programma di attività che ha coinvolto addetti ai lavori e non, è stato pensato per integrare arte e territorio.
Sono stati due giorni di condivisione, presentazione di progetti rimessi in atto anche dopo alcuni anni, e tavole rotonde, dove i termini, territorio, comunità e ovviamente arte sono stati il leitmotiv degli interventi. Laura Cherubini, Giacinto Di Pietrantonio, Florian Matzner, Davide Paolini, Roberto Pinto, James Putnam, Michelina Eremita, Roberto Rossi, Michele Taddei, Pier Luigi Tazzi, Angela Vettese, con gli artisti Loris Cecchini, Mimmo Paladino, Tobias Rehberger e naturalmente con Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo dell’Associazione di San Gimignano hanno ripercorso aspetti delle edizioni scorse nel tempo, con la voglia di unire i tanti punti di una importante storia.

16.000 paia di occhiali nel pozzo / 16.000 pairs of glasses in the well installazione permanente Piazza Santa Caterina,
Montalcino, Arte all’Arte VI
Foto: Attilio Maranzano
©Associazione Art e Continua, San Gimignano – Italy
A partire dal primo appuntamento a Montalcino, il restauro dell’opera Senza Titolo di Jannis Kounellis nel pozzo di piazza Santa Caterina adiacente al Duomo, ha riannodato anche nelle parole del curatore Pier Luigi Tazzi il concetto di arte con quello di luogo e identità, ricordando l’importanza della spinta creativa per rivitalizzare le realtà locali attraverso la visione edificante dell’arte. Michelle Coudray (compagna di vita dell’artista) ha citato una frase di Kounellis “L’ultimo Dio è in fondo al pozzo”, come riferimento laico alla forza dell’arte di evocare la memoria profonda dalla quale emerge l’immagine; evidente in questo lavoro realizzato nel 2001 per la sesta edizione di “Arte all’Arte”.
Si è ricordato più volte Luciano Pistoi, gallerista, critico d’arte ed editore che ha avviato una forte attività artistica in accordo con il territorio, come la rassegna al Castello di Volpaia, e alla cui figura carismatica Cristiani, Fiaschi e Rigello hanno fatto riferimento per iniziare l’importante percorso, con lui condiviso e maturato, che oggi vede i frutti di questo importante lavoro.
Dal loro esordio sono state molte le iniziative artistiche curate in terra toscana e molte le personalità intervenute da diverse parti del mondo; progetti realizzati e agganciati a un’identità che da locale è divenuta internazionale. La lingua dell’arte è il mezzo comune da cui partire e solidificare azioni che vadano al centro della condivisione. Il coinvolgimento delle realtà locali è reso evidente dal lavoro a Colle di Val d’Elsa nell’unione di arte, territorio e realtà storico-produttive con il ripristino del progetto di UMoCA (Under Museum of Contemporary Art) dell’artista Cai Guo-Qiang. Del museo permanente ne è il vessillo il grande neon, sul Ponte di San Francesco che collega la città alla chiesa omonima, per l’unione tra passato e futuro. UMoCA potrà essere realizzato grazie a un finanziamento di un bando pubblico con il recupero di molte opere compiute negli anni da “Arte all’Arte”; per costruire il museo aperto sotto gli archi del Ponte, e l’avvio del distretto artistico agro-ambientale. A Colle di Val d’Elsa si trovano alcune opere del progetto dell’Associazione Arte Continua, molte delle quali sono state riallestite, fra queste Red Girl (2011) di Kiki Smith collocata fra gli archi del ponte medievale, e poi al Palazzo Pretorio Concrete Blocks (1997) di Sol LeWitt accompagnata dalle parole del curatore Giacinto di Pietrantonio e The weakening Voice (1998)diIlya Kabakov con la partecipazione e il ricordo dei curatori Florian Matzner e Angela Vettese.
Il percorso è proseguito fino alla Fonte delle Fate di Poggibonsi, dove finalmente l’opera di Mimmo Paladino, I Dormienti, ha avuto la sua cornice sonora ideata appositamente dall’artista britannico Brian Eno. Anche per questo lavoro, concepito nel 1998 all’interno della fonte medievale e donato dall’artista al comune nel 2000, i curatori Florian Matzner e Angela Vettese con l’Assessore alla Cultura di Poggibonsi e Mario Cristiani hanno sottolineato l’importanza di un’azione artistica per fini collettivi, valorizzata dal completamento dell’opera originaria grazie alla traccia musicale di Eno, che sarà finalmente unita in forma permanente a I Dormienti.
La mattina del 12 settembre nel Parco della rocca di Montestaffoli di San Gimignano le celebrazioni hanno avuto una valida conclusione con la tavola rotonda con curatori e alcuni artisti di Arte all’Arte, in uno degli spazi pubblici maggiormente rappresentativi, con una conversazione aperta sull’arte e la condivisione. Il concetto di comunità è stato più volte toccato e molto sostenuto anche da Laura Cherubini, perché si possa continuare ad agire nell’impegno reciproco per una costruzione dialettica tra curatori, artisti e comunità. Il ricordo della proprietaria degli spazi dell’ex cinema di San Gimignano, sede della Galleria Continua, ha dato la giusta conclusione allo spirito di questo weekend con la frase “L’arte salverà il mondo!”, un incentivo per la salvaguardia di un patrimonio e di un’eredità artistica e collettiva.
Durante Arte all’Arte 25 si sono inaugurate delle mostre negli spazi della Galleria Continua a San Gimignano. Le personali di Hans Op de Beeck e di Carlos Garaicoa aperte a fine luglio sono ancora visibili nella sede centrale della galleria.
Negli ambienti della torre la mostra Giovanni Ozzola invita Kiki Smith rappresenta un esempio dialettico che porta due artisti, dai percorsi diversi, ad entrare in accordo e costruire una relazione visiva e di linguaggi negli ambienti della torre. Immagini fotografiche con stampa su cemento di Ozzola e le sculture e installazioni di Smith vanno ad alimentare la simbologia ancestrale e primigenia derivante dal tema del mare per l’uno e della donna e dell’universo celeste per l’altra.
Nella mostra personale Remembering Being There, di Nikhil Chopra (Calcutta 1974)le esperienze dell’artista indiano, vissute in un viaggio tra il reale e l’immaginario sulle coste di Goa e le montagne del Kashmir in India, sono riportate in forma visiva da disegni e video che ricostruiscono una visione tra atti esplorativi e ricerche introspettive.
Infine in When They Come Alive l’artista venezuelano Juan Araujo (Caracas 1971)racconta, attraverso nuove opere ad olio, il lavoro di ricerca su Cy Twombly. Il confronto porta allo studio di una cifra simbolica dove le iconografie sono ispirate dai disegni e le pitture dell’artista americano. Alcune opere riprese da libri o immagini di pitture storiche sono come consumate: l’origine è fotografica, la porzione iperrealistica è ferma su tagli di particolari visivi evanescenti trattenuti in un tempo di nostalgia.
Il lavoro fatto in questi anni dai “ragazzi” di San Gimignano, per una dimensione artistica da locale a internazionale, e dal singolo alla collettività, prosegue e viene anche rafforzato dalla raccolta fondi lanciata per sostenere progetti per la comunità a per l’ambiente. Molte altre idee prenderanno forma. Di nuovo Happy birthday!