Arco Madrid 2025

Committenze Istituzionali e private in dialogo per Escher

Continuiamo passo passo la nostra esplorazione delle varie sfaccettature del rapporto arte – committenza, quel rapporto che ha permesso nei secoli di far sì che l’Italia diventasse uno scrigno di tesori unico al o al mondo.
Questa volta lo spunto ce lo fornisce la mostra di Escher a Palazzo Ducale a Genova, che ci permette di accostarci a questo poliedrico stupefacente personaggio.

“Lo stupore è il sale della terra“ è il pensiero che ha improntato la sua vita. Una necessità vitale per lui stupirsi e stupire. Allestita negli appartamenti del Doge a Palazzo Ducale a Genova, la più grande ed esaustiva mostra a lui dedicata e intitolata semplicemente Escher, rispecchia pienamente questo suo messaggio.

Un genio assoluto e come tutti i geni lungi dall’essere compreso nel momento della sua esplosione creativa perché troppo potente e complessa, dedicò tutta la vita alla scoperta di nuove realtà, tanto da rimanerne imprigionato. Accostarsi al mondo di Escher può sembrare facile. A prima vista i suoi teoremi possono sembrare decori, capirlo  implica apertura mentale e coraggio, il coraggio di mettere in discussione il proprio punto di vista, le proprie certezze, il proprio equilibrio psico-fisico per lanciarsi in un mondo “altro” che Escher vedeva, sentiva, viveva appieno, da quello filosofico a quello scientifico, a quello naturalistico e spirituale. Pur essendo nato alla fine dell’Ottocento riesce ancora a stupirci usando un lessico attualissimo, invitandoci per esempio ad interagire con le sue opere.

Mauritius Cornelis Escher nasce nel 1898 a Leeuwarden nei Paesi Bassi.Il suo nome è indissolubilmente legato alle  incisioni su legno, litografie e mezzetinte che esprimono visioni impossibili, a cui si appassionò per la fascinazione che su di lui esercitò  Giovanni Battista Piranesi.
La rassegna genovese magistralmente concepita e realizzata analizza tutte le sfaccettature del suo percorso  artistico e ne riesce a mediare il linguaggio per il pubblico. 
Siamo tutti invitati così a condividere le geniali esperienze proprie della sua inarrestabile  e incoercibile ricerca, paradossale nel senso etimologico del termine,  para doxa, frutto in realtà  di rigidissime regole architettoniche e prospettiche.

Immergersi nel suo mondo ci fa  percepire le potenzialità purtroppo a volte sopite della nostra mente, risvegliando il bambino  e quindi la creatività che è in noi.Esperti, scienziati, appassionati, giovani meno giovani bambini possono  partecipare a questa stupefacente panoramica a lui dedicata.
Palazzo Ducale ci invita ad entrare nel suo immaginario rendendoci a nostra volta protagonisti, seguendo gli intelligenti e vivaci percorsi ideati per coinvolgere il pubblico. 
Entriamo negli appartamenti del Doge il cui fascino si sposa con i voli pindarici reali di questo olandese “volante”. 
Otto le sezioni e a noi interessa particolarmente quella dedicata alla Committenza  che qui risponde al nome Lavori su commissione e che sono: Gli esordi, L’Italia, Tassellazione, Metamorfosi, Struttura dello spazio, Paradossi geometrici ed Eschermania.

Una produzione immane che riuscì a sostenere grazie agli incarichi professionali,  dai pannelli di legno intarsiati per il municipio di Leida nel 1940-41, alle stampe, alla ideazione di francobolli e illustrazioni per diversi ex libris,  come altri geni  da Raffaello a Leonardo, a Brunelleschi, che eseguivano opere su ordinazione che gli permisero un’autonomia progettuale ed economica fino a raggiungimento della fama. 
Seppure il rapporto Arte Committenza iniziò ad allentarsi ai primi del Novecento in concomitanza con l’emergere della figura del mercante, Escher non se ne diede per inteso, anzi seguì  invece gli input dovuti agli incarichi ricevuti e la sue sperimentazioni non conobbero limiti.
Ripropose con forza il dialogo tra arte e scienza, normale nel  passato dove la figura dell’artista era inscindibile dal Maestro di bottega, dell’artigiano, dell’architetto e ingegnere ma anche del poeta e del musicista.Escher intuisce e vive una sua  dimensione in cui la matematica è regina artis e il numero il dominus di tutto ciò che ci circonda. Portato a vedere oltre i paradigmi della sua epoca, la sua vita non è stata facile, ma riuscì ad essere sempre fedele al suo sentire, tanto da rifiutare a Mike Jagger il permesso di usare un suo lavoro per la copertina di un Ellepì dei Rolling Stones. Una mostra da non perdere, che si legge a più livelli, che invita ad aprire la mente a nuovi punti di vista  e soprattutto  in grado di coinvolgere un pubblico estremamente eterogeneo.

Testi di Giovanni Toti Presidente della Regione LiguriaMarco Bucci Sindaco di Genova  Luca Bizzarri Presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
La mostra è curata  da Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company e Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperi di Escher al mondo.
Promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova, Regione Liguria, Arthemisia, in collaborazione con M.C. Escher Foundation 
Catalogo Maurits Audioguide Orpheo con Arthemisia per Escher
Orari : Lun  14.00 19.00 gli altri giorni domenica compresa 10.00/19.00

Tiziana Leopizzi

Architetto, giornalista iscritta all’albo da circa 25 anni, è stata nominata accademico ad honorem per la sua scelta di diffondere i valori dell’arte e della cultura in modo semplice e trasversale. È membro quindi dell’AADFI l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa, voluta da Cosimo I e Giorgio Vasari nel 1563, che vanta come primo Accademico Michelangelo. Recentemente nel 2018 è stata nominata Ambasciatore della Città di Genova nel Mondo. Il suo mentore è Leonardo da Vinci il cui CV che non manca occasione di pubblicare, è fonte di saperi inestimabili per tutti noi. Usa l’arte come strumento di comunicazione realizzando progetti in Italia e all'estero.