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L’inarchiviabile. L’archivio contro la storia, intervista a Marco Scotini

Da organo di potere, espressione di un’esigenza di ordinamento delle tracce della storia e di controllo della memoria, a strumento di riscrittura della stessa e dispositivo di resistenza socio-politica. Del processo di “disarchiviazione dell’archivio” parla Marco Scotini nel suo ultimo libro L’inarchiviabile. L’archivio contro la storia, pubblicato di recente da Meltemi. Uno studio che riprende e arricchisce la sua riflessione critica sul tema, portata avanti pionieristicamente da oltre vent’anni: evidenziando la problematicità di ogni discorso sull’archivio e il ribaltamento dell’illusione di classificazione e di controllo da cui nasce ad opera di molte pratiche artistiche internazionali. Esperienze che sconfinano con l’attivismo politico e che da più parti portano avanti “una moltiplicazione di assemblaggi combinatori, concatenamenti plurali e imprevisti di passato”. In una “sfida alla storia” come “traiettoria predefinita” e costrutto lineare, che implica anche “una revisione radicale dell’idea del tempo” e apre alla rivendicazione di altre temporalità possibili…