Premi In/Arch Abruzzo 2020

In/Arch premia il progetto di Giovanni Vaccarini VGRAMSCI e la carriera di Carlo Pozzi

Ogni architettura, o elemento che si inserisce nel palinsesto territoriale, altro non è che parte di una narrazione d’insieme: il racconto di un luogo. Tuttavia, è ovvio che, quando una storia viene scritta a più mani, il rischio è quello che essa perda di omogeneità e di coerenza sintattico-morfologica, fino ad avere un insieme di elementi che non riescono più a raccontare nulla, se non l’evidenza di un caotico disordine.

In questo panorama complesso, si inserisce il lavoro dell’Istituto Nazionale di Architettura, il quale svolge un incessante lavoro di ricerca delle eccellenze nascoste nei territori, ovvero di architetture attente: quelle che hanno saputo inserirsi nel contesto ponendosi in dialogo con esso. Il premio IN/ARCH, osservando sia gli interventi di nuova costruzione sia interventi di trasformazione e riuso di manufatti esistenti, nasce dal presupposto di promuovere queste buone pratiche, elogiandone le qualità di un progetto e mettendole in risalto in un panorama nel quale troppo spesso prevalgono le logiche di mercato o i personalismi.

Tra i vincitori della sezione “Abruzzo”, l’edizione 2020 annovera il progetto VGRAMSCI, disegnato dallo studio di progettazione Giovanni Vaccarini Architetti: un intervento di sostituzione edilizia posto in una delle arterie più percorse della città di Giulianova. A pochi passi dalla terrazza belvedere della parte alta della città ed al margine tra l’edificato storico e gli interventi di recente espansione, l’edificio polifunzionale non si pone in maniera avulsa dal contesto, ma dialoga con esso attraverso ricercate giustapposizioni di pieni e vuoti e rapporti geometrici che generano occasioni di traguardo visivo e spaziale.

I protagonisti delle trasformazioni dei territori sono molteplici, ma nel caso delle singole architetture, i ruoli rilevanti sono quelli del progettista, del committente e dell’impresa che realizza l’opera: se anche solo uno di questi tre attori non possiede la sensibilità capace di sapersi porre in ascolto di un luogo, ne risulta un progetto compromesso e compromettente. In questo fortunato caso, l’incontro tra la mano attenta dell’architetto Giovanni Vaccarini e la figura unificata di committente ed impresa, Di Ferdinando Costruzioni, ha consentito di mantenere viva la voglia di ricercare la qualità del progetto d’architettura contemporaneo non solo rispetto alle mere questioni estetico-linguistiche, ma anche e soprattutto attraverso un processo di ricerca dei valori e dei temi dei quali la buona architettura si deve far promotrice.

Il premio IN/ARCH, quindi, riconoscendo la rilevanza del ruolo dell’architetto, premia anche peculiari figure, oltre che specifiche opere. Il premio alla carriera del 2020 è spettato all’architetto e professore Carlo Pozzi: docente di Progettazione Architettonica ed Urbana presso il Dipartimento di Architettura di Pescara, del quale è stato direttore nel difficile periodo di riforma della struttura universitaria compreso negli anni 2012-2014. Negli anni ha incentrato le sue ricerche attorno ai temi ed ai valori dell’architettura, stimolando una significativa riflessione cosa questa possa rappresentare per il nostro territorio, senza abbandonare la passione verso la professione ed il pragmatismo necessario per poterla svolgere al meglio.