Veduta mostra œil di Pietro Finelli Area35 Art Gallery Milano

Pietro Finelli Œil

Si è chiusa lo scorso 30 settembre la personale di Pietro FInelli Œil a Milano da Area35 Art Gallery

Ciò che colpisce nei dipinti di Pietro Finelli è l’estrema rarefazione del punctum pittorico, il non ricercato e il non codificato, che affiora nelle sue opere, il “il momento in cui l’immagine mi guarda e agisce sulla mia memoria, agisce su di me” Barthes. Di rarefazione in rarefazione, il corpo pittorico dell’artista si è esteso, determinando uno dei più originali e complessi dispositivi dell’arte contemporanea.

Nella mostra milanese alla galleria Area35 Art Gallery, dal significativo titolo Œil, Finelli ha presentato la sua più recente produzione di dipinti, disegni e un video dal titolo “La Pittura” (2021). La destrutturazione filmica che l’artista compie sul cinema, originando la produzione pittorica e disegnativa portata avanti da Finelli, riceve in questa mostra una ulteriore conferma dei propositi che sono alla base di questa scelta. Nelle parole di Finelli, “c’è una Nota di Paul Schrader che, nella sua definizione del cinema noir come «visione morale della vita basata sullo stile – life’s moral vision based on the style», «capace di risolvere i conflitti in termini visivi e non tematici – able to solve conflicts through visual terms and not thematic ones», indica e supera quella concezione dicotomica di forma/tema. Anzi la sposta e, in questo caso, parlando di stile (che vale anche per la forma), la integra e diventa un modus operandi che sottoscrivo” (intervista con Renato Venturelli, tratta dal libro Œil di Finelli, una biografia dialogica, uscita in contemporanea nei giorni della mostra, edita da Stockmans Art Books di Anversa). Ci sembra importante questa posizione dell’artista, che ha ribadito più volte, di perseguire “un’arte che nella sua potenza visuale assorbe e incorpora i temi della rappresentazione e dei conflitti” che è “anche un modo per uscire da certa problematicità, così imperante e presente in tanta arte discorsiva, “impegnata”, tautologicamente autoreferenziale, un tipo di arte che assolve una “funzione”.

Portare la pittura in questa zona liminare, sottraendola ai balbettii imperanti e formali, ci sembra uno degli obiettivi raggiunti da Finelli in questa mostra. La deflagrazione del punctum pittorico riesce a comunicarci e a penetrare in quegli anfratti delle nostre esistenze e l’arte e la pittura di Finelli, rendono testimonianza e si fanno interpreti di questa distanza che nel vuoto della memoria, ricostruisce l’immagine smarrita.


Area35 Art Gallery, Milano
Dal 9 giugno al 30 settembre 2021
www.area35artgallery.com