Matteo Negri

L’antiretorica di Matteo Negri alla Galleria Monopoli

La Galleria Monopoli ospita Antiretorica, la personale di Matteo Negri curata da Lorenzo Madaro.

Matteo Negri, milanese, conosciuto per le sue installazioni scultoree che spaziano dal recupero di materiali di scarto alla ricerca di matrice pop, propone la sua indagine sulla tridimensionalità, con un diverso approccio.

L’interesse di Matteo Negri per le diverse possibilità luministiche offerte dai materiali è evidente già nelle pitture su alluminio della serie Piano Piano (2016), che negli spazi di via Ventura, dalla dimensione scultorea, vengono proiettate sulla parete. 

Tali oggetti, ufficialmente bidimensionali, acquistano spessore materico conferitogli dai diversi livelli di colore, grafite, carta e pellicola, i cui strati creano più piani ed altezze.

Ma il dinamismo delle opere è tutto giocato sulle illusioni e sugli effetti ottici, piuttosto che sui reali spessori. Difatti, la scelta dei materiali è seguito di lunghi studi sulle potenzialità di vetro e ferro e sulla percezione della luce e del suo riflettersi sulla pellicola dicroica, che qui ricopre una sezione geometrica di ogni opera.

Le opere rivelano in modo inequivocabile ogni elemento che le compone, così da comprendere in che modo, attraverso la policromia o l’acromia di ogni materiale, si riescano a percepire le variazioni coloristiche e luministiche della pellicola. Ogni opera presenta la giustapposizione di carta cotone colorata graficamente su cui interviene sopra con la grafite, in un processo quanto più omogeneo per poter garantire uniformità nel cambiamento di colore.

I lavori sono ambientati nel white cube, dall’artista e dal suo curatore, in relazione alle fonti di luce naturali ed artificiali, le quali sono parte attiva del processo di ‘cangianza’ del colore che tiene conto della vibrazione luministica percepita dall’iride.

Oltre alla carta, Matteo Negri propone supporti che presentano un diverso indice di rifrazione, come l’acciaio, sul quale stende diverse sottili sedimentazioni a passaggi di colore acrilico, ogni volta carteggiati, fino a crearne materia. Anche qui la messa in posa della pellicola sottolinea i diversi livelli e spessori, ogni volta tendenti alla scultura, in un’ottica sempre più minimalista come osserva il curatore Lorenzo Madaro nel catalogo.

Fuori da ogni ‘retorica’, fuori da ogni ridondanza, l’osservatore è invitato ad indagare le sorprendenti possibilità offerte dalla luce su una superficie specchiante.

Galleria Monopoli fino al 26 gennaio 2020.
Via Privata Giovanni Ventura, 6, 20134 Milano
per info: 02 3659 3646 info@galleriamonopoli.com
Orari: martedì – sabato 14:00 – 19:00
https://www.galleriamonopoli.com/