Torino è la quarta tappa dell’ormai noto progetto dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e INWARD. Ospitato dall’ACU Il Cerchio e Le Gocce, l’artista internazionale Vincent Huibers è stato protagonista dell’evento che si è tenuto dal 4 al 10 ottobre 2021. Abbiamo parlato delle altre tappe del progetto e oggi portiamo quello che finora è probabilmente il punto più alto raggiunto dagli organizzatori.
Si è chiusa il 10 ottobre, a Torino, la quarta tappa di HollAndMe – Dutch Street Art In Six Italian Cities, il percorso intrapreso dalla creatività urbana olandese in Italia, che fa parte del più ampio programma culturale (S)punti di Vista dell’Ambasciata e del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia in partnership con INWARD – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e che è in collaborazione con diverse ACU – Associazioni per la Creatività Urbana. Il Cerchio e Le Gocce ha dato spazio alla creatività dello street artist olandese Vincent Huibers. Artista di fama internazionale, è legato con l’associazione da una vibrante connessione artistica che dura ormai da anni: entrambi sono protagonisti attivi del mondo dell’Urban Art; Vincent Huibers e Il Cerchio E Le Gocce sono proprio tra i più prolifici organizzatori di eventi (tra cui festival e jam) nei rispettivi Paesi di provenienza. Sono grandi in quello che fanno e riescono a cogliere le dinamiche e l’essenza di un mondo complesso come quello della street art.
Ed è proprio in relazione a questa interconnessione che Il Cerchio e Le Gocce ha pensato, per l’intervento di Torino, a una linea curatoriale che fosse il più fedele possibile non solo allo stile e alle tematiche affrontate solitamente da Huibers, ma soprattutto a quelli che sono gli intenti dell’intero progetto di HollAndMe – Dutch Street Art In Six Italian Cities. “Open Minds See No Borders” (questo è il titolo dell’opera) è stata appositamente ideata e realizzata assieme all’artista sulla facciata del Residence Universitario EDISU Olimpia, all’interno del quartiere Vanchiglia, edificio popolato da una comunità di studenti eterogenea e multietnica nella città di Torino e luogo ideale per la divulgazione di un messaggio inclusivo e intriso di conoscenza, uguaglianza e apertura verso il nostro prossimo, senza alcuina distinzione di genere, etnia, età o estrazione sociale.
«Con HollAndMe portiamo avanti un percorso dedicato all’arte urbana che ha avuto inizio l’anno scorso», ha spiegato Stefano Musilli dell’Ufficio Cultura del Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano. «Le opere dei sei artisti che sosteniamo con questo progetto sono lasciti gioiosi per le comunità che, con entusiasmo, hanno deciso di ospitarle, oltre che formidabili strumenti di rigenerazione e aggregazione. Il murales di Vincent Huibers, con il suo messaggio di speranza, è un esempio di come l’arte può contribuire ad abbattere gli steccati».
L’opera porta insieme a sé i segni di una ricerca fatta di composizione e scomposizione della lettera e del sapiente uso dei materiali usati solitamente dall’artista, profonda, che conta su anni ed anni di applicazione dei dettami della Scrittura Graffita. In questo modo, ogni lettera di “Open Minds See No Borders” è portatrice di un senso di curiosità, incontro e unione di culture che abitano lo stesso pianeta e non solo la stessa casa, andando a comporre un vero e proprio simbolo di appartenenza. La selezione dei materiali, inoltre, è stata tutto meno che casuale: realizzata con spray, l’opera risalta su uno sfondo in scala di grigi, realizzato tramite vernici da esterno facilmente lavabili. Lo scopo è quello di lanciare un messaggio semplice da comprendere ma allo stesso tempo profondo e pieno di significato, tonalità cromatiche, inclusivo e stimolante rispetto ad un’apertura e un vero dialogo aperto con il mondo intero.