Evita Vasilijeva
Evita Vasilijeva, Barely Invisible Cities, Maruggio (TA), Puglia. Ph Christian Mantuano. Opera realizzata con il sostegno di Fondazione Elpis nell’ambito di Una Boccata d’Arte, 2023

Evita Vasilijeva. Barely Invisible Cities

In territorio pugliese, il borgo di Maruggio (TA) ospita il progetto Barely Invisible Cities dell’artista lettone Evita Vasiļjeva (Riga, 1985), coordinato da VOGA Art Project e realizzato con il patrocinio della Presidente del Consiglio della Regione della Puglia e del Comune di Maruggio. 

Nel 2023 giunge alla sua quarta edizione Una Boccata dArte, il progetto d’arte contemporanea, promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Come ogni anno, l’evento vede la presenza di venti artisti italiani e internazionali che, accolti in altrettanti borghi di tutta Italia, operano per la realizzazione di interventi strettamente legati al territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni esclusive; i venti progetti si delineano, così, come espressione identitaria di realtà locali specifiche in un dialogo intimo tra sperimentazione e memoria storica. 

La pratica scultorea di Evita Vasiļjeva è strumento di osservazione, indagine e decodificazione delle differenti forme attraverso cui si declina il paesaggio antropico. Le opere e le installazioni realizzate restituiscono una personale immagine di estetica urbana in cui i materiali edili, inerti e impersonali, sono utilizzati secondo soluzioni sensibili capaci di narrare un’umanità più viscerale oltre il consumo e la produttività. La ricerca dell’artista, spesso profondamente legata a contesti specifici, muove, dunque, anche attraverso la riappropriazione di elementi e immaginari singolari che, manipolati e riuniti in legami inconsueti, diventano portavoce del tempo presente, della sensibilità e dell’insofferenza che lo caratterizza.

Evita Vasiļjeva attraversa e osserva l’intrico di vicoli che definisce la struttura del borgo di Maruggio, ne scandisce il percorso e il suo ritmo, individuandone i caratteri esclusivi; è proprio dalla relazione instauratasi tra il suo sguardo e il territorio indagato che nasce il progetto Barely Invisible Cities, capitolo organico nella narrazione dell’artista che, anche in questo caso, utilizza l’atto creativo per definire nuove ipotesi e nuovi criteri di interpretazione del paesaggio. Quella realizzata nel centro del borgo pugliese è un’operazione di risemantizzazione di elementi frequentemente ripetuti nel pattern cittadino: inferriate, cancelli, recinzioni, sistemi di chiusura e preclusione, fondendosi nella struttura di sedute, definiscono una condizione ideale di incontro invertendo, dunque, la funzione originaria della loro stessa presenza. L’iconografia delle opere esposte rimanda esplicitamente ad una tradizione religiosa radicata ma, al tempo stesso, alterata da una sensibilità superstiziosa e ben disposta alla creazione immaginifica e favolistica, accordo che favorisce una narrazione spesso frammentaria ma tenace nella memoria. 

Il progetto dell’artista è, dunque, concessione alla pausa, occasione di incontro e riscoperta di luoghi marginalizzati eppure determinati da una specifica complessità e singolarità storica e culturale; Barely Invisible Cities definisce un percorso prezioso che muove da un passato chimerico al pragmatismo del tempo presente e viceversa, attraverso un necessario rinnovamento prospettico. 

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Evita Vasilijeva. Barely Invisible Cities
a cura di VOGA Art Project
Maruggio (TA) – Intervento diffuso nel borgo
Fino al 24 settembre 2023