LETIZIA BATTAGLIA Vucciria, Palermo, 1985 © Fotografia di Letizia Battaglia Archivio Letizia, Battaglia – Palermo, riproduzione riservata

Luogo

Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Calle Mayor 86, 28013 Madrid
Sito web
https://iicmadrid.esteri.it/iic_madrid/it

Data

Mag 08 2024 - Giu 29 2024
In corso...

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Fotografia

Palermo Mon Amour

Dopo il successo ottenuto alla Fondazione Merz di Torino, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid presenta nei propri spazi espositivi, dal 7 maggio al 29 giugno 2024, la mostra Palermo Mon Amour, un inedito affondo nella storia di una città contraddittoria e visionaria restituito attraverso l’obiettivo della macchina fotografica di autori d’eccezione come: Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Fabio Sgroi e Lia Pasqualino. Per l’occasione il progetto espositivo si arricchisce, grazie alla collaborazione con l’Istituto Cervantes, di alcune fotografie di Begoña Zubero, realizzate durante una sua lunga permanenza a Palermo nel 2020.

L’esposizione, a cura di Valentina Greco, restituisce attraverso lo sguardo dei cinque fotografi italiani, uno scorcio della storia di Palermo dagli anni ’50 al 1992, esplorando l’immaginario poetico di una città in continua deflagrazione e non sempre ricomposta nella sua complessità. Alla visione gentile, giocosa, colta e antiretorica che caratterizza gli anni ’50 e ’60, lacerata da scenari di miseria e degrado ma anche attraversata da una tensione alla rinascita civile ed economica, seguono gli assalti degli anni ’70 e i fatti di cronaca feroce che costellano la vita quotidiana di Palermo fino al 1992, l’anno in cui sembrava che tutto potesse cambiare. Alle rivoluzioni del movimento punk e alle manifestazioni studentesche si affiancano le produzioni teatrali, l’arte, la vita politica contraddittoria nella costruzione di uno stato d’eccezione costante, di cui la scrittura e la fotografia sono state attente osservatrici e protagoniste. Dal bianco e nero emergono uomini e donne: simboli come i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; oppure Letizia Battaglia, a sua volta, fotografata da Lia Pasqualino e Franco Zecchin. Emerge anche il ritratto di persone comuni, tutte spettatrici e allo stesso tempo protagoniste di una storia e di un’umanità in continua evoluzione.
Spiega Valentina Greco, curatrice della mostra: “La fotografia è un dispositivo necessario per sperimentare un linguaggio che possa raccontare cosa accade in una città, che cosa sia una città. Scattare una fotografia significa partecipare alla felicità, alla fragilità, alla quotidianità, alla eccezionalità, alla ferocia, all’ipocrisia, all’affabulazione, alla ricchezza, alla miseria, alla meraviglia delle situazioni collettive sia pubbliche che private. Le fotografie svelano l’implacabile decostruzione del tempo, e rivelano che tra due situazioni c’è lo scompiglio, la deflagrazione.

Con un salto al presente, il percorso espositivo si arricchisce del punto di vista e delle immagini della fotografa Begoña Zubero Apodaca (Bilbao, 1962). La ricerca di Zubero spazia dall’esplorazione dello spazio urbano all’astrazione della fotografia soggettiva. In Palermo Mon Amour, Zubero trae ispirazione dai suoi lunghi soggiorni in Italia, in cui si concentra sull’architettura palermitana, interpretata come memoria viva del suo passato e degli influssi culturali ricevuti. Lo spazio urbano diventa testimonianza del carattere multiculturale della città e dei cambiamenti socio-politici che ha subito, completando perfettamente il ritratto tracciato da Sellerio, Battaglia, Zecchin, Sgroi e Pasqualino. Il titolo della mostra è ispirato al romanzo Hiroshima Mon Amour di Marguerite Duras. La mostra è pensata come una passeggiata visiva, dal ritmo frenetico e ricco di incontri, che percorre Palermo attraverso più di sessanta fotografie di medio e grande formato, componendo il ritratto mosaico di una città in costante stato di eccezione, in cui la fotografia, insieme alla scrittura e al teatro, sono stati attenti osservatori e protagonisti. “Siamo sicuri che nessun visitatore potrà rimanere indifferente davanti alla forza innovativa di Palermo Mon Amour. Agli occhi di questi straordinari fotografi che, negli anni, hanno gravitato attorno al capoluogo siciliano, raccontandone il presente e consegnandolo, con le loro immagini, alla storia” – dichiara Marialuisa Pappalardo, direttrice dell’IIC di Madrid – “Ringrazio la Fondazione Merz per aver accettato l’invito a realizzare la mostra nei nostri spazi e l’Istituto Cervantes, in particolare la sede di Palermo, per aver reso ancora più speciale questa tappa madrilena grazie alle fotografie della Palermo contemporanea scattate da Begoña Zubero”.


Palermo Mon Amour
Con le opere di: Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Fabio Sgroi, Lia Pasqualino e Begoña Zubero
A cura di Valentina Greco
Dall’8 maggio al 29 giugno 2024
Istituto Italiano di Cultura di Madrid | Calle Mayor, 86 – Madrid