Linee d’Umbria
Sabato 22 febbraio 2020, alle ore 17, inaugura presso la Rocca di Umbertide-Centro per l’Arte Contemporanea la mostra collettiva Linee d’Umbria, curata da Giorgio Bonomi, il quale ha selezionato per l’occasione diversi artisti “umbri” (per nascita o per residenza).
Sono presenti varie tendenze stilistiche, varie modalità tecniche, varie generazioni anagrafiche: ecco perché “linee” al plurale. Nell’insieme viene documentata la pluralità delle diverse esperienze artistiche presenti nel territorio, che è una “terra di maestri”, cioè una regione piena di artisti di grande livello e spessore, documentati dai loro successi, in Italia e all’estero.
Sono presenti opere di artisti già molto affermati, quali Giuliano Giuman, l’artista del vetro e del fuoco; Bruno Ceccobelli con un lavoro fortemente simbolico; Graziano Marini con un’astrazione dai colori lirici e Mario Consiglio, che presenta un’opera composta con vari materiali. E poi pittori dalle forti cromie come Ferruccio Ramadori; Sergio Cavallerin con la sua ironia “estroflessa”; Massimo Diosono con la sua nera cenere, Danilo Fiorucci con il nero del bitume accanto al colore. Diversa è la poetica di David Pompili che riprende, su un piano engagé, la pop art; e sulla stessa linea è il simbolico lavoro di Massimiliano Poggioni. Un altro tipo di “pittura” è quella di Laura Patacchia che sostituisce colori e tela con spilli e velluto; mentre pongono al muro l’opera anche lo scultore Marino Ficola e Lucilla Ragni che è pittrice, testimonianze, queste, dell’odierno superamento dei generi tecnici nell’arte.
Partecipano anche scultori che operano con vari materiali: Eraldo Chiucchiù presenta una porcellana invetriata che appare come marmo; come l’opera, in calce solidificata, di Toni Bellucci; Tonina Cecchetti espone una sua “bambina” che se non è proprio cinica è certo ironica e inquietante. I due fratelli gemelli Auro e Celso Ceccobelli che lavorano assieme hanno creato un’opera che risente del ready made e di quello che Argan chiamava “bricolage”. Il duo, costituito dai coniugi Sandford&Gosti che lavorano a quattro mani, mostra una scultura “aerea” che pende dall’alto del soffitto, mentre Vittoria Mazzoni e Stefano Bonacci posizionano davanti a una loro scultura un loro disegno.
Infine, le opere di tre giovani artisti: una poetica fotografia di Flavia Antoniazzi; una pittura “neoromantica” di Edoardo Cialfi e un “disegno” costruito con il filo di ferro di Gabriele Verducci.
22 febbraio 2020 / 14 marzo 2020
Inaugurazione: sabato 22 febbraio 2020, ore 17.
Con la presenza del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Umbertide, Luca Carizia e Sara Pierucci.
Sede: Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea
Orari di apertura: dal Martedì alla Domenica, compresi festivi (10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30);
Lunedì chiuso.
L’evento è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide, con il contributo di Regione Umbria.