Dust of Dreams
Dust of Dreams, installazione multimediale, sala del Munizioniere, Palazzo Ducale Genova, 2022, crediti Silvia Aresca, courtesy AlbumArte e Palazzo Ducale Genova

Dust of Dreams – Eva Frapiccini

La polvere dei sogni avvolge ognuno di noi incondizionatamente, senza differenze di tempo e di luogo, e di conseguenza ci lega più di quanto pensiamo.

Nessuno si sarebbe mai aspettato di vivere in questi “tempi interessanti”, segnati da pandemie, guerre e crisi sociali più in generale. I primi mesi del 2020 ci hanno forzati a rimanere chiusi in casa per combattere un nemico invisibile tutt’ora a piede libero e ci ha costretti a guardarci allo specchio giorno dopo giorno, guidandoci in un’analisi introspettiva che, in una società governata dai social media, eravamo riusciti ad evitare immergendoci in una realtà virtuale e fittizia.

Oltre a mangiare e respirare, il sonno ci accomuna e ci raggiunge incondizionatamente, a prescindere dalle circostanze esterne, ed è proprio mentre dormiamo che finiamo tutti in una bolla spazio-temporale dove tutto è concesso. I sogni possono avere sia una connotazione positiva, ma talvolta possono trasformarsi in incubi e, non a caso, un uomo come Freud decise di scrivere un manuale intitolato “L’Interpretazione dei sogni”. L’aspetto interessante, infatti, risiede nella constatazione che spesso, a persone diverse, accade di vivere e vedere situazioni oniriche simili, tanto da poter essere studiate e analizzate in quanto possessori di significati inconsci.

Tutto questo preambolo per spiegare il focus attorno al quale si è concentrato il lavoro di Eva Frapiccini su un arco di dieci anni (dal 2011 al 2021), e diffuso su una superficie geografica comprendente 13 città diverse, raccogliendo circa 2300 testimonianze di centinaia di persone riguardanti proprio le loro personali esperienze oniriche.
Una volta raccolte e analizzate le registrazioni, Frapiccini ha selezionato immagini ed emozioni ricorrenti ed emblematiche, al fine di prenderle a modello per la realizzazione di un lavoro interdisciplinare e multimediale complesso.
Il risultato finale consiste in un’installazione video (realizzata durante una serie di workshop tenutisi a Genova) corredata da una traccia audio risultante dall’associazione delle registrazioni originali con le musiche di Sara Berts, fungendo da scenografia per la performance pensata da Daniele Ninarello ed interpretata da Francesca Dibiase, Ilaria Quaglia e Valerie Tameu.

“Dust of Dreams si propone come evento catartico in grado di superare le attuali distanze culturali e politiche per ritrovare il senso di una “mente collettiva”, per usare le parole dell’artista Michelangelo Pistoletto, che sappia superare le divergenze. Infatti, lo scopo del progetto è trovare simboli e immagini comuni tra culture e società geograficamente lontane, per costruire una visione universale del benessere e delle paure umane.

Lo spettacolo si è tenuto qualche giorno fa a Torino, presso gli spazi del Polo del ‘900, ultima tappa prima della parentesi estiva, per tornare nuovamente Genova, nella sede del Teatro del Ponente, il 24 settembre, in occasione del Festival Resistere e Creare e di Electropark 2022.

Dust of Dreams è stata promossa da AlbumArte con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena”.

Dust of Dreams, installazione multimediale, sala del Munizioniere, Palazzo Ducale Genova, 2022, crediti Silvia Aresca,
courtesy AlbumArte e Palazzo Ducale Genova
Eva Frapiccini, Sogno 9 dalla serie Dust of Dreams, 2022