L’arc de Triomphe
Christo and Jeanne-Claude L'Arc de Triomphe, Wrapped, Paris, 1961-2021 Benjamin Loyseau © 2021 Christo and Jeanne-Claude Foundation

Christo e Jeanne-Claude L’arc de Triomphe, Wrapped, Paris 1961-2021

Dopo due rinvii finalmente è stato possibile vedere l’opera postuma di Christo e Jeanne-Claude su L’arc de Triomphe a Parigi.

A distanza di 36 anni dall’impacchettamento del Pont Neuf di Christo e Jeanne-Claude, Parigi accorda un altro progetto creativo concepito dalla coppia per un monumento emblematico come l’Arc de Triomphe, per una realizzazione postuma. É il primo lavoro che viene realizzato dopo la morte di Christo, avvenuta a maggio dello scorso anno (dopo la scomparsa di Jeanne-Claude Denat de Guillebon nel 2009 Christo aveva cercato di portare a termine i diversi progetti pensati con la moglie). Gli artisti si erano conosciuti nel 1958 proprio nella Ville lumiere e da qui avevano iniziato il loro cammino artistico, ideando il concetto di “wrapping” ed elaborandolo per l’arco napoleonico già nel 1961. Chi conosce il lavoro di Christo sa bene della lunga gestazione necessaria per vedere concretamente realizzata ogni opera ambientale su monumenti storico artistici e sugli spazi pubblici. Le procedure burocratiche, per ottenere permessi e consentire verifiche di sicurezza e salvaguardia delle strutture e dei luoghi interessati, non sempre hanno portato ad esiti positivi. Molti di questi lavori però, dopo lunghe attese, hanno avuto la loro effettiva attuazione. Come per il recente e conosciuto The Floating Pears sul Lago d’Iseo (i primi schizzi risalgono al 1970 e la realizzazione al 2016) lo stesso è avvenuto per il monumento emblematico della capitale francese, di competenza del Centre des monuments nationaux (CMN) che ha supportato il progetto con il Comune di Parigi e il Centre Pompidou.

L’inaugurazione de L’Arc de Triomphe, Wrapped,è stata posticipata due volte, la prima (aprile 2020) per consentire la nidificazione delle aquile nella struttura dell’arco e la seconda (settembre 2020) a seguito della pandemia. Finalmente è stato possibile vederlo – dal 18 settembre al 3 ottobre 2021 – nella sua nuova luminosa veste argento blu di 25000 m₂ di polipropilene, assicurato alla struttura da 3000 m di corda rossa dello stesso materiale riciclato. Come ogni installazione di Christo e Jeanne-Claude, i costi di realizzazione sono stati completamente sostenuti dalla Fondazione che porta il loro nome attraverso la vendita di schizzi, collage, lavori preparatori, per consentire la piena autonomia sulle scelte creative ed operative; svincolati dalle ingerenze degli sponsor. Tutti i materiali verranno poi riciclati attraverso un processo di lavorazione per ottenere materiale innovativo pronto al riuso, come nelle abituali disposizioni della coppia.

L’intento progettuale è di attivare una nuova esperienza della realtà, del paesaggio e dei monumenti, dello spazio pubblico. Proprio nello spazio pubblico si innesca l’azione di azzeramento, con una impronta politica, del concetto storico-artistico o della percezione ambientale, per annullare e ripartire con una diversa conoscenza del contesto. Il rapporto è emotivo, fisico, percettivo e privo di strutture intellettuali precostituite. Si tratta di un’opera “aperta” che fa assumere una nuova identità al monumento pubblico o al paesaggio. L’Arco diviene un “oggetto vivente che si muove nel vento e riflette la luce”, proprio come ne parlava Christo stesso, che riteneva che la nuova superficie del monumento assumesse una valenza sensuale portando le persone a instaurarci una esperienza diretta, un contatto fisico. Così è stato in questi 16 giorni in cui il monumento impacchettato si è disposto con un’altra identità (nei fine settimana l’area circostante chiusa al traffico), e le persone lo hanno avvicinato in vari modi, anche appendendosi alle corde rosse per fare selfie e video. Attraverso il “wrapping”,lafruizione delle strutture pubbliche può cambiare e consentire di entrare in rapporto diretto con un nuovo ente simbolico, che fa perdere l’origine primaria e istituzionale del monumento. Celare per portare una nuova esperienza e visione, per dichiarare la libertà dell’esperienza creativa e veicolare messaggi che da molti anni sono modulati in maniera esclusiva su una dimensione collettiva: questa è la più chiara eredità lasciata da Christo e Jeanne-Claude


Christo e Jeanne-Claude
L’Arc de Triomphe, Wrapped, Paris, 1961-2021
Dal 18 settembre al 3 ottobre 2021
Arc de Triomphe 
Place Charles de Gaulle – 75008 Paris