A Firenze Yan Pei-Ming, pittore di storie

Chiude oggi la mostra Yan Pei-Ming. Pittore di storie a cura di Arturo Galansino, prima mostra ad essere inaugurata nel periodo estivo di Palazzo Strozzi.

Yan Pei-Ming nasce a Shanghai nel 1960 in un tempio buddista abbandonato, appassionato d’arte sin da piccolo, nel 1980 si trasferisce a Parigi e poi a Digione dove studia arte. Un percorso interessante che emerge nella sua produzione pittorica, in cui indaga temi autobiografici come la famiglia – soprattutto la figura materna – ma anche il ritratto, la rappresentazione del potere e lo studio della storia dell’arte.

La mostra omaggia la produzione dell’artista e le maggiori tematiche da lui indagate, attraverso le opere di grande formato, per la cui produzione non si serve di aiuti ma ne è interamente l’artefice. Le prime tele che ci accolgono in mostra lo raffigurano in un trittico ispirato all’iconografia cristiana dal titolo Nom d’un chien! Un jour parfait, 2012, tratto dall’esclamazione di un critico francese nel vedere per la prima volta quest’opera. Il tema autobiografico è sottolineato dal curatore Arturo Galansino, che porta in mostra un oggetto molto personale dell’artista, proveniente dal suo studio, un carrello sul quale si sono depositati residui di colore di oltre trent’anni di pulizia dei pennelli, testimoniando la pratica quotidiana.

«Il ritratto è il centro del mio universo» si legge sul pannello che introduce la sala successiva dedicata alla madre dell’artista, in cui troviamo un ritratto della madre insieme ad un Buddha e ad un paesaggio ideale in cui immagina si trovi adesso la genitrice. Ogni sala è accompagnata da pannelli che ne introducono la tematica indagata ed sui quali sono riportate citazioni di Yan Pei-Ming in cui si racconta.

Così nella sala Monna Lisa scrive: «Il funerale di Monna Lisa significa seppellire Monna Lisa. Monna Lisa è un mistero come la morte stessa» qui, oltre l’omaggio per l’omonimo dipinto, troviamo un ritratto del padre sul letto di morte, contrapposto ad una visione dell’artista in cui si immagina anziano ed esorcizza la sua morte.

Interessanti le due sale minori, dove nella prima troviamo il trittico del 2008 Vladimir Putin, Tsar of the new Russia, che ritrae il leader russo pubblicato sulla copertina del Time, collegata alla seconda per la quale l’artista realizza un altro trittico Volodymyr Zelensky & the spirito f Ukraine, 2023, commentate così dall’artista: «La storia è una tragedia, crudelissima, che travolge l’umanità».

In mostra sono presenti anche immagini che Ming realizza sulla storia occidentale e, in particolare, sulla storia italiana degli anni Settanta come Aldo Moro (9 May 1978, Roma), 2017, tratta da una foto pubblicata su un giornale di cronaca e come la morte di Pasolini a Ostia nel 1975, 2023, accanto alle quali inserisce un dipinto della crocifissione che si rifà ad un fotogramma del Vangelo secondo Matteo di Pasolini.

Un pittore di storia e di storie, che ripropone pittoricamente l’evento storico divenuto immagine attraverso il medium fotografico, rielaborato mediante la tecnica tradizionale della pittura monocromatica.

www.palazzostrozzi.org

+39 055 2645155

prenotazioni@palazzostrozzi.org

Ma mère, 2018, olio su tela, cm 350 × 350, Collezione privata, Photography: André Morin, © Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2023.
Ostia, due novembre 1975, 2023, olio su tela, cm 250 × 300, Courtesy MASSIMODECARLO e Thaddaeus Ropac gallery, Photography: Clérin-Morin, © Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2023