Villa Fiorella Art Hotel | Arte & Impresa per osare contro gli stereotipi

Art Hotel, una filosofia vincente. Ne parliamo con Alberto Colonna, proprietario del Villa Fiorella di Massa Lubrense, gioiello d’arte e ospitalità.

Villa Fiorella Art Hotel ha fatto del connubio Arte & Impresa una filosofia: è un luogo la cui storia si intreccia ad un presente che appare lontano dalle origini, eppure, come spesso accade in Campania, quella Felix, tutto torna alle ancestrali significazioni, laddove il legame con le radici porta ad emersione una costante straordinarietà di elementi che, chi ha occhi per guardare e anima per intendere, sa trasformare, per imprenditoriale alchimia, in un piccolo paradisiaco angolo prospettico. Già, perché il Villa Fiorella non è semplicemente definibile come un boutique hotel della Penisola Sorrentina, in dialogo costante con il Golfo di Napoli, Capri, Ischia, Procida e i Campi Flegrei, è un luogo la cui anima è pervasa dall’interazione con l’arte, tale da plasmare l’intero modus operandi e dunque vivendi dalla hall alla terrazza superiore, attraverso una costellazione di opere d’arte e di visioni che afferiscono alle arti intese come maestre di vita: non v’è nulla, dall’hospitality, alla ricerca enoculturale, dalla visione dello Chef Carmine Mazza per finire alla mixology di Bruno Mastellone che non abbia a che vedere con una costruzione capace di rendere armonico ogni gesto, ogni elemento in grado di concorrere a costituire una dimensione sensoriale unica. Naturalmente, tutto accade sotto l’occhio di vigile delle opere d’arte che abitano Villa Fiorella, che accoglie gli ospiti con Mario Sironi e Luigi Mainolfi e che, in questi giorni ha visto giungere opere di un suo affermato allievo: Domenico Borrellima di questo vi parlerò presto in un’altra occasione, abbiate pazienza – in mostra sino al prossimo ottobre, in collaborazione con Shazar Gallery.

Ed è a tal proposito che ora lascio la parola ad Alberto Colonna, proprietario e CEO del Villa Fiorella Art Hotel.

Alberto Colonna, CEO Villa Fiorella Art Hotel, Massa Lubrense

Azzurra Immediato: Una passione, quella per l’arte ereditata da Suo padre e che, anche nell’imprenditoria ha seguito l’idea di creare un art hotel, il Villa Fiorella, resort della Penisola Sorrentina, perla del golfo che, nelle sue suites e nel giardino, ospita una vasta collezione contemporanea. Qual è la storia del Villa Fiorella e come si è intrecciata alla Sua?

Alberto Colonna: Quando ero ragazzo, appena finiti gli studi in Svizzera, mio padre che aveva in gestione Villa Fiorella decise di farmi fare la prima esperienza lavorativa lì. Successivamente mio nonno Antonino ci suggerì di acquistare la proprietà. Mi fu offerta la possibilità di realizzare un progetto di qualità superiore a Villa Fiorella e mettere in pratica tutto ciò che secondo me doveva contenere un hotel fuori dal comune. Era per me il posto perfetto. Così nel 2016, dopo anni di ristrutturazione, nasce nella parte meno caotica della Costiera Sorrentina, Villa Fiorella Art Hotel.

A.I.: Ogni suite, ogni spazio comune ed ogni angolo del giardino sorrentino di Villa Fiorella Art Hotel raccontano una storia, quella tradotta da artisti che appartengono alla collezione Colonna ma anche quella che artisti invitati nell’Art Hotel trasformano in suggestioni che rendono ogni camera ed il soggiorno degli ospiti, peculiari momenti esperienziali. Come avviene tutto ciò?

A.C.: Tutto ciò avviene attraverso i numerosi contatti, ormai storici, della famiglia Colonna con gallerie d’arte e artisti. L’idea è sempre stata quella di unire la mia competenza per l’hotellerie con uno degli hobby di famiglia, il collezionismo d’arte. Grazie a mio padre, che è da sempre un grande appassionato, abbiamo oggi molte opere d’arte contemporanea importanti anche a livello internazionale come Sironi, Chen Zhen, Takeo Hanazawa, Luigi Mainolfi e molti altri. Oltre, dunque, all’esposizione delle opere di famiglia, ogni anno l’hotel ne riceve sempre altre per esposizioni temporanee.

A. I.: Villa Fiorella Art Hotel, dialoga fortemente con il territorio in cui è immersa e, alla stessa maniera, ogni artista conversa profondamente con gli spazi a disposizione della libera creazione. Cosa distingue Villa Fiorella e la Sua visione da quella di un qualsiasi luxury hotel?

A.C.: Sicuramente la prima distinzione con un qualsiasi luxury hotel è la presenza di numerose opere d’arte in tutta la struttura, oltre al fatto stesso di essere un art hotel a 360° dove puoi sentire l’arte nell’aria e vivere un’esperienza artistica mista ad una naturale. L’obiettivo principale è sempre stato quelli di creare un luogo accogliente e autentico che ti faccia sentire come a casa ma in maniera esclusiva, unito ad eleganza e qualità, insomma un piccolo paradiso dove rifugiarsi. Inoltre lo spazio è sempre stato per me uno dei valori aggiunti della nostra location. Il lusso oggi è sicuramente potersi muovere in spazi confortevoli sia nella location dove si va in vacanza che nella struttura e le nostre camere sono un 20% più grandi delle camere standard presenti sul territorio e non temono gli standard più elevati a livello internazionale.

A. I.: Alla luce di un triennio drammatico iniziato nel 2020 e della lenta ripresa cui assistiamo, secondo Lei in che maniera la cultura e l’arte possono definire una visione sino ad ora disattesa e spesso inascoltata? In che modo anche il settore economico può e deve modularsi per una ripresa che rimetta al centro la cultura come volano di una nuova ripresa?

A.C.: La cultura e l’arte oltre ad essere valide economicamente, rendono le nostre società più felici, sane e inclusive. È sempre più evidente che i livelli di partecipazione culturale sono aumentati e che abbiano avuto effetti positivi sul benessere e sulla salute. Inoltre, la cultura e l’arte aumentano anche l’attrattività dei luoghi come destinazioni da vivere, visitare e in cui investire. Il settore, infatti, era in forte crescita anche prima della crisi. Attualmente il mercato sta infatti puntando sugli hotel che sembrano musei, con installazioni e performance all’insegna dell’arte, esclusivi e all’insegna della bellezza artistica, scoprendo anche talenti poco noti.

A. I.: L’ultimo progetto di Villa Fiorella Art Hotel è la mostra RI-CONTENERSI, di Domenico Borrelli in collaborazione con Shazar Gallery di Napoli. Ci dica di più

A.C.: Quest’anno il protagonista dell’hotel è appunto l’artista Domenico Borrelli, scultore torinese, docente di scultura all’Accademia di Belle Arti Albertina di Torino. L’artista esporrà presso la struttura tre sculture frutto della sua mostra personale RI-CONTENERSI presso Shazar Gallery, Napoli. Le opere sono tre figure antropomorfe dalle dimensioni imponenti realizzate in resina pigmentata. Caraffante 22, Bottiglia 22, e Boccale 22 sono la rielaborazione di un progetto del 2004, in cui Domenico Borrelli espleta la sua attuale ricerca sul corpo, su una umanità mostrata parzialmente e contenuta da recipienti, gli esseri portatori e contenitori del carburante vitale dell’uomo. La fusione dell’immagine classica e dell’oggetto creato dallo stesso uomo pone una domanda esistenziale – è l’uomo che diventa bottiglia oppure è la bottiglia a diventare uomo? Le tre sculture tendono a rappresentare la trasformazione imminente dell’essere, emblemi di una società che si trova di fronte a un cambiamento epocale, che ci conduce a riconsiderare la forma, la bellezza, lo spazio. Oltre alle tre sculture, Villa Fiorella ospiterà una serie di 25 pannelli dal titolo: “Stanza” in resina dipinta dalle dimensioni di 30×30 cm. In queste opere le sculture di cui sopra, sono ambientate in contesti quotidiani, immaginate in ambienti o stanze pompeiane.

A. I.: Infine, progetti per il futuro di Villa Fiorella Art Hotel?

A.C.: Villa Fiorella Art Hotel è per me un progetto infinito. È una struttura che mi stimola costantemente. Nel 2023 mi sono predisposto di offrire un posto di lavoro superiore ai miei dipendenti, offrendo occupazione e qualità del lavoro. In un mondo dove sempre di più l’umano viene messo da parte, mi sento di difendere fortemente il diritto del lavoro e del lavoro di qualità. DI sicuro non sarà facile, soprattutto in un Paese come il nostro, il quale risulta ricco di controsensi e sfide. Per quanto riguarda il progetto, di sicuro non si fermerà e si evolverà in altri concetti unici in diverse località e strutture. Villa Fiorella però resterà unica, non ci saranno cloni. I progetti futuri avranno altre particolarità e caratteristiche uniche.

Villa Fiorella Art Hotel serba in sé innumerevoli elementi che ne mostrano il forte e prezioso radicamento con il territorio come anche una visione che rifugge dallo stereotipo folkloristico partenopeo. In che modo? Come suggerisce Alberto Colonna ‘La cultura e l’arte oltre ad essere valide economicamente, rendono le nostre società più felici, sane e inclusive. È sempre più evidente che i livelli di partecipazione culturale sono aumentati e che abbiano avuto effetti positivi sul benessere e sulla salute. Inoltre, la cultura e l’arte aumentano anche l’attrattività dei luoghi come destinazioni da vivere, visitare e in cui investire.’ Il modello arte&impresa, modellato sui valori concettualizzati dall’Art Thinking, definiscono una geometria variabile, in cui i confini dell’arte entrano in quelli del vivere quotidiano e viceversa, il medesimo ambito in cui avvengono crescita economica, sviluppo imprenditoriale, rigenerazione umana. Villa Fiorella Art Hotel di_mostra attraverso la sua filosofia imprenditoriale quanto la relazione biunivoca con l’arte sia in grado di offrire un modello di crescita trasversale, delineando in maniera nuova l’esperienza del viaggio ma anche della sosta. Attraverso le suites in cui le opere diventano tutt’uno con lo spazio, mediante gli spazi comuni che si interfacciano costantemente con le opere della collezione permanente, il tempo dedicato alla pausa, al riposo, al cibo o al bere, si trasformano in attimi di necessaria riflessione, in un contesto intimo o corale.

Questo è ciò che compie l’arte: non miracoli ma insegna a vivere e a guardare il mondo ben oltre i limiti e le gabbie degli stereotipi, ed in un boutique hotel fa degli ospiti dei viaggiatori, non dei turisti.

Villa Fiorella Art Hotel
Massa Lubrense, Napoli
Via Vincenzo Maggio, 5
Press Office Allumeuse Communication

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.