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UniCredit dà il buon esempio, è tempo che l’arte digitale entri in banca

L’arte digitale è viva più che mai. UniCredit ha ufficialmente lanciato la sua prima galleria d’arte virtuale all’interno di una piattaforma online.

UniCredit Art Collection si configura come un recipiente interattivo di mostre, contenuti immersivi e attività didattiche. Il settore bancario cavalca l’onda del momento e consolida la propria attenzione nel collezionismo e nella divulgazione di una vasta eredità culturale. 

La banca si è da tempo trasformata in un ambiente digitale fruibile attraverso comode app in grado di soddisfare tutti i servizi canonici. Oggi, dunque, sposa anche processi di innovazione tecnologica connessi all’ambito artistico. Ma perché non digitalizzare anche i propri possessi?

Nasce così il nuovo sito web che riunisce attualmente oltre duecento opere, di più di cento artisti, provenienti dal patrimonio artistico delle sedi in Austria, Germania e Italia, tra cui Giacomo Balla, Georg Baselitz, Pizzi Cannella, Antonio Donghi, Dan Flavin, Jakob Gasteiger, Hans Hartung, Axel Hütte, Cornelius Völker e Walter Pichler. 

La UniCredit Art Collection è una delle maggiori collezioni d’impresa in Europa, costituita a partire dalle raccolte delle singole banche che nel tempo sono entrate a far parte del gruppo e hanno diffuso la propria passione per l’arte. Comprende decine di migliaia di beni vari, da antichi reperti archeologici a opere d’arte classiche, moderne e contemporanee. Si contano in totale circa 60mila pezzi conservati anche in alcuni Paesi dell’Europa centrale e orientale come Polonia, Turchia e Russia.

Le tre raccolte principali mostrano tutte una notevole profondità temporale e un legame spiccato con il territorio, che si riflette nelle scelte artistiche che hanno portato a un patrimonio fortemente legato alle radici storiche delle singole regioni di provenienza. Ogni raccolta possiede opere dei grandi maestri del passato e di autori del Novecento e converge su una dimensione internazionale con un’attenzione particolare a promuovere artisti giovani ed emergenti.

La fotografia costituisce un punto di sintesi comune, con oltre 4.000 scatti, sia storici sia contemporanei. La raccolta fotografica di UniCredit, infatti, rappresenta una delle maggiori collezioni d’impresa.

Il gruppo ambisce a rendere la collezione accessibile al maggior numero di persone. Da tempo le opere sono esposte negli uffici, nelle filiali e anche presso importanti istituzioni museali, attraverso partnership e comodati di lungo periodo, e sono valorizzate tramite prestiti temporanei per mostre nazionali e internazionali. Oggi anche il grande pubblico può ammirare le opere attraverso il museo online.

È, dunque, desiderio dell’azienda continuare a diffondere la conoscenza e l’esperienza artistica come fattore di crescita e sviluppo culturale e sociale, rendendo la UniCredit Art Collection accessibile a un pubblico eclettico.

La galleria virtuale di UniCredit comprende anche una sezione didattica specifica per facilitare l’interesse e l’apprendimento della materia anche a bambini e studenti. Sul sito sono già disponibili un approfondimento sull’iconografia della Madonna con Bambino e un focus particolare sulla produzione creativa tra le due guerre del ventesimo secolo con accurate schede biografiche dedicate alle personalità più celebri della storia dell’arte. Interviste agli artisti e aggiornamenti su mostre sono strutturate da esperti del settore.

“Inversamente” è stata la prima mostra digitale presentata sulla piattaforma online. Si tratta di un’esposizione curata da Bartolomeo Pietromarchi, una vera e propria immersione nell’arte canonica che spazia dai primi anni Sessanta ai Duemila con opere di Hans Hartung, Mario Schifano, Gerhard Richter, Shirin Neshat e di altri artisti la cui ricerca si è concentrata sull’assenza di immagini.

E chissà se un giorno, visto l’andamento tecnologico e i processi innovativi legati anche ai pagamenti in cryptovalute, le banche non certifichino i propri possessi anche sotto forma di NFT garantendo all’opera d’arte la registrazione su blockchain.

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